Apro di scatto gli occhi e sopra di me c'è il nero del cielo, neanche una stella, tossisco e mi giro su un fianco, sputando dell'acqua, dopodiché mi faccio forza sulle braccia e mi metto in ginocchio, cosicché io possa guardarmi in torno, nonostante il buio.
Sono sopravvissuto...
Mi alzo, quasi a stento, e con lo sguardo cerco di scorgere qualcuno che era sulla nave, ma non c'è nessuno <<Merda>> mi sfugge, in preda all'ansia.
Faccio qualche passo, riuscendo poi a vedere un fuoco in lontananza, segno che qualcuno è sopravvissuto come me <<Omo, ehi! EHI! SONO QUA!>> inizio a camminare più velocemente, e ad urlare, sperando che mi sentano, ma dopo un po' qualcuno mi colpisce in piena nuca, facendomi scappare un piccolo grido, per poi perdere i sensi e cadere sulla sabbia.
Qualche tempo dopo...
(Tempo sconosciuto)Apro gli occhi, vedo tutto sfocato e non riesco a muovermi, sono ancora parecchio stordito.
Credo di riuscire ad intravedere delle candelle rosse accese, ma non lo so, mi sento la testa terribilmente pesante...
Riapro gli occhi sentendo che qualcuno mi sta spostando, sono allungato a terra, credo, intravedo dei pali di legno, delle fiaccole accese, altre candele e...non so cosa, a terra, so solo che puzza da morire e non è affatto pulito.
Dopo un po' riprendo completamente conoscenza, e mi ritrovo appeso a testa in giù, in quella che sembra una caverna.
Mi guardo intorno, e con orrore scorgo dei teschi e delle ossa, altri sacchi appesi accanto a me in cui vi sono dei cadaveri ormai in decomposizione, tutto intorno è pieno di candele rosse, come se tutti questi morti siano un sacrificio.
Cazzo!
Mi agito, sono legato proprio come un salame, sento freddo, sono ancora bagnato, ma non eccessivamente.
<<Aiuto! Vi prego, c'è nessuno? AIUTO!>> urlo, quasi in modo disperato, ma credo di dovermela cavare da solo, così inizio ad oscillare per liberarmi, ma con scarsi risultati.
Mi guardo intorno, accanto al sacco che è vicino a me c'è una fiaccola, così mi viene un'idea, una dolorosa idea.
Ricomincio ad oscillare, sempre di più, riuscendo finalmente a colpire il sacco, facendo muovere pure questo.
Dopo un po' esso prende fuoco, ora non mi tocca altro che far prendere fuoco anche al mio sacco.
Oscillo nuovamente verso il fuoco, una, due, tre volte e il bozzolo in cui sono intrappolato inizia a scaldarsi <<Non morirò così, dai!>> rischio di prendere fuoco anche io, ma per fortuna riesco a liberarmi, per poi precipitare verso il terreno.
L'ho detto già che ho molta fortuna, vero?
La caduta non è una delle migliori, perché l'unico pezzo appuntito che giace su tutto il pavimento coperto da ossa, capita proprio a me, perforandomi un fianco, e provocandomi un dolore lancinante.
Mi metto quasi subito in ginocchio, sento le lacrime minacciare di uscire dai miei occhi <<La sfiga mi perseguita, maledizione!>> mi lamento, prendendo poi l'estremità dell'oggetto, faccio un respiro profondo e con un colpo secco me lo sfilo dal fianco, provocandomi parecchio altro dolore, che quasi mi gira la testa.
Mi alzo a fatica, mentre mi tengo il fianco, e vado verso quella che sembra un'uscita da quel buco.
Nell'andare vedo altre vittime sacrificate, circondate da candele e segni sui muri.
Sono inorridito, ho la mente abbastanza offuscata, ma non devo perdere la calma.
Devo andare avanti...
Sul mio cammino prendo una fiaccola, trovata attaccata ad una trave, e mi faccio luce, continuando a vagare, sperando di trovare l'uscita da quell'inferno.
Dopo un po' sento dei rumori in lontananza, dei passi in lontananza.
<<Merda, devo andare più veloce>> borbotto, quasi impanicato, e aumento il passo, finendo poi di fronte ad una piccola struttura.
Dovrò arrampicarmi per oltrepassarla.
Faccio un bel respiro, nonostante la puzza di marcio in quell'ambiente, e inizio ad arrampicarmi su delle travi e delle rocce, sperando che non si rompa nulla, ma ovviamente la fortuna non è dalla mia parte, perché scivolo a causa di un asse che si è improvvisamente rotto, provocando un rumore assordante e perdo la fiaccola, che inizia a far prendere fuoco a tutte le cose incendiabili qui dentro, come le travi, delle lenzuola lerce, bidoni di benzina, quasi tutto insomma.
Ma chi diavolo mette dei bidoni di benzina dentro una cripta?!
Aumento la velocità, sforzandomi a non pensare al bruciore della ferita, e continuo ad arrampicarmi.
Faccio per passare oltre alla barriera, quando la stanza in cui ero prima esplode, facendomi letteralmente volare a terra, ma mi rialzo subito, altrimenti verrei schiacciato dalla frana che si sta creando.
Inizio a correre imperterrito, fino alla fine della grotta, vedo l'uscita, è un buco, ma dovrei riuscire a passare, mi lancio a terra schivando un masso enorme che rischiava di uccidermi, e mi infilo nel buco.
Non l'avessi mai fatto.
Il pavimento roccioso dell'uscita è crollato, e davanti a me c'è una cascata, l'unico modo per fuggire da qui è buttarmi.
O la va, o la spacca.
Mi lancio, non so con quale coraggio, cadendo, fortunatamente, in acqua, il fiume sotterraneo mi trascina non so dove, trattengo il fiato il più possibile e cerco di non sbattere alle pareti rocciose.
Dopo quasi un minuto il fiume finisce, così come la corrente, così riemergo prendendo aria, e tossendo.
Sono fuori finalmente.
La luce del sole mi colpisce in pieno volto, quasi mi metto a piangere dalla gioia, nuoto verso la riva ed esco dall'acqua, reggendomi il fianco, ancora dolorante.
Sono stanco...
Mi metto sdraiato a pancia in su, non riuscendo ad alzarmi, ho i muscoli tutti doloranti e intorpiditi, la testa che mi scoppia, il mio petto si alza e si abbassa velocemente, i polmoni mi bruciano per la mancanza d'aria di prima, non essendoci abituato.
Chiudo gli occhi, dopo qualche minuto mi rilasso talmente tanto, che non mi accorgo di aver perso i sensi.
STAI LEGGENDO
Hope Raider
FanficDove il ventunenne Jung Hoseok, appena laureato in archeologia, per racimolare del denaro, parte e intraprende un viaggio che lo segnerà per tutta la vita. Completa. -Scene forti -Violenza -Linguaggio scurrile -Boy x boy -Yoonmin, Vkook -Fluff/Smut...