"Cancelliamo il passato" le parole di Jimin mi erano rimaste impresse nella mente come il suo profumo tra i mei vestiti.
Era un'idea sensuale, abbandonare ciò che ero per ciò che sono.
Un nuovo inizio.
Ma era davvero possibile?
Sarei riuscito ad abbandonare tutto, a cancellarmi?A rinnegarmi?
In realtà non ne ero affatto convinto, ma proprio per niente.
Allungai la mano sul tavolo cercando inutilmente di afferrare il telefono, che vibrava senza sosta da ormai venti minuti, tentando contemporaneamente di non distogliere l'attenzione dalla moltitudine di fogli e libri che avevo ammassato sopra i tavoli della biblioteca.
Più che una vera e propria biblioteca si trattava del vecchio studio di mio padre, in cui libri di ogni genere rivestivano completamente le pareti come variopinti pezzi di stoffa.
Feci scorrere velocemente il pollice sullo schermo
:" Jungkooooooooooook"
Allontanai immediatamente il cellulare dal mio orecchio, ma nonostante fosse a dieci centimetri di distanza riuscivo chiaramente a sentire la voce squillante di Jin:"Sta sera festeggiamo alla grande come solo noi sappiamo fare"
Mi portai due dita agli angoli degli occhi, premendovi per fermare il principio di emicrania che mi stava per far saltare la testa.
:" jin non so se sia una buona idea..."
:" No, non puoi fare così, devi assolutamente venire, non ti perdonerò se mancherai al compleanno del tuo migliore amico"
Scossi la testa confuso.
:" No, no, sono sicuro che Yoongi compia gli anni a Mar-":" STO PARLANDO DI ME"
Oh cazzo, me ne ero completamente dimenticato.
Andare alla festa significava tornare in città, disobbedire a mio padre, rivedere i miei vecchi amici e ubriacarmi.
Cose che solitamente amavo fare, ma dall'altro lato correvo il rischio di incontrare la fantastica famiglia perfetta di mio padre, del quale l'unico elemento marcio ero io.
E secondo la sua concessione se fossi rimasto a lungo con loro avrei contaminato tutto...E poi c'era Jimin.
:"Aaaaaan, si ma certo! Senti.... è un problema se porto qualcuno?"
Esordii:" Massì porta chi vuoi, basta che vieni.
Anzi, più siamo meglio è".
Rise Jin prima di riagganciarmi il telefono in faccia.Chiusi i libri con un tonfo sordo che rimbalzò sui muri e mi alzai.
Forse non era stata una grande idea quella di portare Jimin con me.
Sapevo cosa facevano durante quelle feste, ero davvero sicuro di voler mostrare a lui questo mio lato?Adesso avevo decisamente mal di testa.
Uscii dalla biblioteca.
Forse avevo solo bisogno di aria...quindi mi misi a cercare l'unico con il quale mi sembrava di respirare di nuovo.❁ ❁
Mi morsi il labbro inferiore prima di avventarmi nuovamente su quelle di Jimin, che, intrappolato tra il mio corpo ed il muro, tratteneva il fiato.Avevo passato ore a girovagare per i quattro piani della villa in cerca di lui, e quando mi ero convinto a rinunciare lo avevo trovato nel corridoio che passeggiava tutto tranquillo.
La voglia di prenderlo alla sprovvista mi aveva assalito.
Con uno scatto fulmineo lo avevo attaccato al muro, posandogli delicatamente un dito sulle labbra, tacitamente implorandolo di non gridare.
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Let me be the promise that you keep
FanficJungkook arriva all'improvviso nella lussuosa villa di campagna dove lavora un misterioso ragazzo dai capelli color miele e gli occhi tempestosi. Entrambi nascondono dei segreti, ed entrambi devono convivere con le loro parti oscure. Perché stai...