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"La mia famiglia?"
Jungkook face un veloce cenno del capo.

:"Oh beh... è.... non è molto bella come storia"
Iniziai grattandomi il capo.

Ero tremendamente in ansia, ma continuavo a ripetermi che Jungkook si era esposto con me, mi aveva raccontato della sua famiglia, si era aperto, adesso dovevo farlo anche io.

:" ai miei i gay non sono mai piaciuti, sono riuscito a tenerlo nascosto per un po', ma quando sono uscite le foto non ho più avuto scuse.
Mia madre si vergognava profondamente ad avere un figlio come me, uno che si è fatto fotografare mentre si faceva scopare da un altro nel ripostiglio della scuola.
Inizialmente si è arrabbiata tantissimo, poi ha iniziato a fare finta che non esistessi.
Mio padre si è comportato allo stesso modo, ma almeno lui ha avuto le palle di sbattermi fuori di casa"

:" cazzo mi dispiace tantissimo Jimin" sussurrò il ragazzo davanti a me, facendomi sedere tra le sue gambe.
Poggiai la testa sulla sua spalla, e intrecciai le dita con le sue, che si erano caldamente poggiate sul mio stomaco.

:" così ho passato l'ultimo anno di liceo a casa di Hoseok, il mio migliore amico al quale sono profondamente devoto, e poi ho iniziato a lavorare per mantenermi. Ho passato due anni saltando da un lavoro all'altro, lavorando giorno e notte per mettere qualcosa da parte e per pagarmi gli studi.
Sono riuscito a prendere un diploma l'estate scorsa, e poi mi sono messo alla ricerca di un lavoro che pagasse bene, e mi sono ritrovato qui"

:" E non hai più sentito i tuoi? "
:" nop"
:" nemmeno a Natale?"
:" no, nemmeno a Natale" sbuffai
Jungkook mi strinse più forte a se.

:" non sei più da solo, adesso hai me"
Mi sussurrò calmo all'orecchio.

: e tu hai me" sorrisi di rimando, ma riacquistai subito in espressione seria.

:"prima Hoseok mi ha chiamato per dirmi che mio padre gli ha fatto visita.
Voleva sapere dov'ero e come stavo.
Lui ovviamente non gli ha detto nulla, ma mi ha caldamente consigliato di andare a trovarlo, temo sia successo qualcosa" sospirai.

:"credo sia una buona idea"
Alzai lo sguardo sgranando gli occhi.

:" hai detto che di Hoseok ti fidi, non penso ti mentirebbe, se è successo qualcosa di grave forse dovresti andare a controllare...
Non li vedi da tanto, forse le cose sono cambiate...."

:"Forse hai ragione" dissi accoccolandomi di nuovo tra le sue braccia.

:" Facciamo così, tra un paio di giorni dovrò partire per Seoul, pre fare quel maledetto esame, potresti prenderti delle ferie, stare con me per qualche giorno e poi andare a trovare i tuoi. Sarebbe una piccola pausa dal mondo, che dici?"

Lo guardai di nuovo negli occhi, gli presi il volto tra le mani e lo baciai.
Lo sentii sorridere sulle mie labbra.
:" lo prendo per un si piccolo Mochi"

E così ci riaddormentammo, abbracciati, persi l'uno nelle braccia dell'altro, in mezzo ad un tepore che non centrava nulla con il corpo, ma con la sicurezza e la consapevolezza di avere trovato qualcuno di simile a noi.
Di aver trovato noi stessi nell'altro.

Let me be the promise that you keep Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora