Un fascio di luce blu colorò il soffitto della camera, insinuandosi sotto le mie palpebre semi aperte.
Ero sveglio da un po', ma la pigrizia mista al tepore del letto mi avevano convinto a rimanere lì disteso, perché lo volevo, non certo perché un orso mi stava usando come cuscino impedendomi di fuggire.Scostai appena il solido braccio di Jungkook, che con un leggero grugnito si girò dal lato opposto.
Ma quanti muscoli doveva avere per pesare così tanto?Sgusciai fuori dalle forti braccia che teneramente mi avevano ospitato per la notte, afferrai il telefono e raggiunsi il corridoio.
02:15 "Grandioso, il mio turno inizierà esattamente tra cinque ore e io ho dormito solamente per un'ora e un quarto" sospirai una volta nel corridoio.
Avevo una tempesta di emozioni dentro, pensieri e situazioni che si scontravano creando un baccano enorme che potevo sentire solo io, ero preoccupato per il lavoro che avrei dovuto lasciare per seguire Jungkook, terrorizzato dal fatto che lui potesse abbandonarmi, arrabbiato con i miei genitori e demoralizzato dai commenti della matrigna di Jungkook, eppure nonostante questo, nonostante tutto questo, non potevo che essere l'uomo più felice della terra.
Tutti i mei problemi coincidevano con quel ragazzo dai capelli scuri che fino ad un momento fa mi stringeva tra braccia.
Le uniche persone che avevo vicino in questo momento erano lui e ...
CAVOLO HOSEOK!
Presi tempestivamente il telefono e composi il numero del mio migliore amico.
Esitai un secondo davanti allo schermo, erano le due di notte, non lo sentivo da tanto, che fosse arrabbiato?
Mi sarei fatto perdonare in caso.
Premetti il bottone.Jungkook aveva mantenuto la promessa, mi aveva comprato un nuovo telefono, ma quando mi ero offerto di ripagarglielo non aveva voluto sentire ragioni.
:"pronto?" La voce assonata di Hobie mi fece sentire immediatamente più leggero.
:" Hey Hobie" sorrisi come se lui potesse vedermi.
:" Jimin, stai bene? Oddio ero davvero preoccupato, ti ho chiamato un'infinità di volte, che fine avevi fatto?"
Non avevo mai sentito la voce di Hoseok così prima, fragile, preoccupata.
Non era affatto da lui.:"Hobie mi dispiace, avevo rotto il telefono, sai come sono fatto..."
Omisi di proposito il fatto che Jungkook me lo avesse spezzato davanti agli occhi.:"Mi hai fatto morire, pensavo ti fosse successo qualcosa di grave..." sospirò.
:" non preoccuparti, sto benissimo, anzi, più che benissimo"
Mi tornò alla mente l'immagine del corpo forte e sinuoso di Jungkook che si muoveva assieme al mio.
Arrossii:" Jimin" il tono ancora più serio nella voce del mio solare amico mi destò, riportando la mia attenzione a lui.
:" Ascoltami, te lo avrei detto prima, ma non rispondevi al telefono"
Perfetto, l'ultima cosa che mi serviva era un altro problema.
:"Hoseok parla" dissi con il cuore in gola.
:" È venuto a trovarmi tuo padre"
Ecco si, avevo smesso di respirare.
Cazzo:" Mi ha chiesto come stavi, se sapessi dove fossi e se andava tutto bene"
:"Non gli hai detto nulla giusto?"
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Let me be the promise that you keep
FanfictionJungkook arriva all'improvviso nella lussuosa villa di campagna dove lavora un misterioso ragazzo dai capelli color miele e gli occhi tempestosi. Entrambi nascondono dei segreti, ed entrambi devono convivere con le loro parti oscure. Perché stai...