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Ok, vi avevo tenuto troppo sulle spine con il capitolo di ieri sera, non vi preoccupate, con questo siamo ufficialmente a metà della storia, quindi non preoccupatevi.
Ci sono ancora un sacco di novità in serbo per voi.
Detto questo, buona lettura 💕

"Non può essere vero"
Era l'unica frase con continuava a rimbombarmi nel cervello, prendendo tutto lo spazio che trovava ed impedendomi di concentrarmi su altro.

Avevo vagato per circa un'ora tra le strade di Seoul nella speranza di calmarmi.
Ma avevo finito soltanto col perdermi.

Esausto mi sedetti sul bordo di un marciapiedi.

Dunque era per questo che Jungkook lo odiava.
Aveva tutto maledettamente senso.
Ero un fottutissimo idiota, ci ero cascato di nuovo.
Come poteva aver fatto una cosa del genere?

Tastai le tasche della giacca in Jeans che portavo, per fortuna o per sfortuna, nella mia frettolosa fuga avevo potuto prendere soltanto questa.

Nella tasca destra trovai il portafogli, mentre nella sinistra il telefono.
Bene, almeno non sarei morto di freddo o di fame.

Presi in mano il cellulare e velocemente composi il numero di Hoseok
:" Ahhh... Jimin sei tu?" Mi rispose una voce piuttosto affannata.

:" Si, mi sono perso... è successo un casino,potresti, ecco, venire a prendermi?" Chiesi timidamente.

:" mmm s-si certo.
Dammi,ha! , cinque minuti aaah e arrivo"

:" Ti mando la posizione" dissi concludendo la chiamata.

Mi presi la testa fra le mani.
Continuavo a venire deluso.
Ogni volta che provavo ad aprirmi con qualcuno finiva così.
Ero esausto.
Pensavo che Jungkook fosse diverso, ne ero dannatamente convinto.
Una lacrima scivolò veloce sul mio viso infrangendosi sull'asfalto.

E se quella non fosse stata l'unica cosa che mi nascondeva?
Quanto di quello che mi aveva detto era vero?

:" ehi, tutto ok?" Disse una voce che avrei riconosciuto tra mille.
Alzai la testa e mi trovai una mano tesa davanti al viso.
:" Hobie, sei stato veloce" sorrisi accettando di buon grado il suo aiuto per alzarmi.

:" Sei proprio scemo, l'aria di campagna ti deve aver fatto marcire i neuroni bell mio"
Scossi la testa confuso
:" non ti seguo..."

:" vedi questo grande palazzo davanti a te?" Chiese lui ridendo
:" È dove abito io"

Ma davvero? Sul serio Jimin? Siamo caduti così in basso?!

:" HAHAHAH LA TUA FACCIA IN QUESTO MOMENTO È IMPAGABILE"

Riuscii a fare una risata leggera prima di trasformarmi in una fontana vivente.

:" oh, no dai Chimmie, non fare così... vieni, ti preparo un te.
Stasera dormirai qui, ok?
Abbiamo un sacco di cose di cui parlare"
Disse Hobie asciugandomi delicatamente le lacrime con un fazzoletto a pallini gialli.

Quel ragazzo era un misto tra un clown e un angelo, ne ero certo.

❁ ❁

Entrai nel piccolo appartamento per primo, Hobie mi aveva aperto la porta e si era fermato nell'atrio per portare fuori i sacchetti della spazzatura.

Non era male, aveva uno stile fresco e moderno anche se un po' confusionario, tipico di Hobie.

Venni distratto dal rumore di una serratura che scattava :" Ei raggio di sole, abbiamo finito lo shampoo, di nuovo...
dovremmo cercare di usare meno la doccia e più il letto per questo tipo di cose, non che mi dispiaccia ma-"

Davanti a me, coperto solo da un asciugamano attorno alla vita, mi ritrovai un ragazzo con gli occhi  più neri  che avessi mai visto.
A dir poco inquietante.

Era uscito da quello che ormai avevo capito fosse il bagno, passandosi un asciugamano tra i capelli bagnati,per questo  non mi aveva visto subito.

:" Ah, Jimin, vedo che hai  conosciuto Yoongi"

Il ragazzo mi squadrò dalla testa ai piedi prima di rientrare nel bagno e chiudersi all'interno.

:" si, ecco, non è un tipo molto socievole, diciamo che è timido" Mi sorrise Hobie.

:" Ah" riuscii solo a commentare.

A quanto pare c'erano moltissime cose che ancora non sapevo.

:" Raggio di sole, è successo un disastro, un mio amico mi ha appena chiamato in lacrime, devo andare a vedere cosa sta succedendo" disse il ragazzo spalancando la porta del bagno.

Per fortuna questa volta era vestito.

:" Oh" disse Hobie non nascondendo la sua delusione
:" speravo di poterti presentare Jimin, è un mio caro amico, lo considero al pari di un fratello"

Queste parole mi commossero

Yoongi si avvicinò e mi tese la mano
:" piacere di conoscerti"

Aveva una presa molto solida, non sembrava molto delicato.

:" Torno tra poco, non aspettarmi alzato tesoro" disse poggiando un bacio frettoloso tra i capelli del mio amico.
Dopo di che prese la giacca e lasciò l'appartamento, lasciandoci soli.

:"Allora, partiamo dall'inizio Jimin, cos'è successo?" chiese il mio amico.

E fu lì che iniziò la notte più lunga della mia vita.

❁ ❁

:" sai una cosa Taehyung?
Finora mi sono sempre trattenuto, c'era sempre qualcuno a proteggerti, prima i tuoi stupidi amici, poi tua madre e infine mio padre, ma adesso"
Una risata riecheggiò nell'appartamento
:" Adesso sei solo.
Hai deciso di chiuderti nella tana del lupo, e credimi non ne uscirai vivo"
Dissi finalmente pronto a rimettere in riga quel ragazzino viziato.

:" Sei solo Tae" dissi afferrando la mazza che tenevo nascosta nello sgabuzzino.

:" Lo sei sempre stato"
E così dicendo colpii con tutta la forza che avevo.

Let me be the promise that you keep Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora