Dopo il super bacio, non ho più sentito Shawn. Lui che mi scriveva, io che non gli rispondevo, lui che veniva a casa per vedermi, io che mi inventavo scuse per uscire, lui che si affacciava alla finestra, io che spegnendo la luce mi nascondevo nel letto.
Alla fine, forse per delusione, forse per stanchezza, non mi scrisse più, a casa veniva solo per stare con Noah e dalla finestra si affacciava solo per fumare una sigaretta una volta ogni tanto.
Perché lo evitavo?
Non sono in grado di reggere una relazione ora. E giustamente adesso vi chiederete: "e perché non dirglielo? Perché non mettere le cose in chiaro?". Semplicemente perché non ne ho il coraggio, preferisco aspettare che in fuoco si spegni piano piano senza rischiare di bruciare tutto, anche se poi alla fine qualcosa viene bruciato lo stesso.
Mentre prendo il libro di diritto sento il campanello suonare, faccio finta di niente fino a che mio fratello non urla dalla sua camera:
<<ARY VAI TU SONO OCCUPATO.>> Faccio per alzarmi, sbuffando, esco dalla cameretta. <<È SHAWN.>> Mi blocco. Cazzo e ora? L'ho evitato per tutto questo tempo, non posso andargli ad aprire... Mentre scendo le scale mi fermo di fronte allo specchio del salone, sono oscena.
Una volta davanti la porta, sospiro ed apro ritrovandomi Shawn Mendes di fronte.
<<Ehi Bro ma quanto ci metti ad aprire una po- ... Arya?>>
<<È anche casa mia fino a prova contraria, cosa c'è di così strano nel vedermi?>>
<<Vederti.>> Dice entrando. <<Dato che mi eviti da giorni.>>
<<Noah è in camera sua.>>
<<Va bene.>>
Mentre lui sale le scale io mi fermo in cucina per un toast. Formaggio e prosciutto. Sono una cazzo di cuoca.
Faccio per salire le scale ma qualcosa, o meglio, qualcuno, mi trascina in bagno.
<<Porca troia.>> Urlo impaurita. La luce si accende e mi ritrovo di fronte Shawn. <<Mi spieghi che cazzo ti prende?>> Urlo spingendolo. <<Non sei normale cazzo!>>
<<No Arya, spiegami tu cosa cazzo ti prende. Prima mi baci, poi non ti fai sentire e mi eviti e adesso sembra che mi odi.>>
<<Ti ho sempre odiato Mendes.>>
<<Ed io ti ho chiesto scusa, per tutto.>>
<<Che me ne faccio delle tue scuse.>> Dico.
<<E allora perché mi hai baciato?>>
<<Tu mi hai baciata.>>
<<No tu.>>
<<Tu!>>
<<Va bene okay, mettiamo che ti abbia baciata io. Perché tu ci sei stata? Potevi tranquillamente staccarti.>>
<<Non bacio nessuno da mesi, un limone ogni tanto fa comodo.>>
<<Tu ti stai prendendo gioco di me, non è vero Brown?>>
<<Interpretala come vuoi.>>
<<Okay.>>
Dopo l'okay le sue mani afferrano i miei fianchi e nell'arco di un secondo mi ritrovo seduta sul lavandino con il toast per terra.
<<Il mio toast! Ma che problemi hai?!>>
<<Sei troppo bassa, non ci riesco.>>
<<Ma a fare cosa?>>
Come risposta si fionda sulle mie labbra, le sue mani che mi stringono i fianchi e le mie che dopo un attimo di incertezza corrono a tirargli i capelli. Non posso resistergli.
Un déjà vu già vissuto.
Le mie gambe che si legano ai suoi fianchi e lo costringono ad avvicinarsi ancora di più, il suo labbro morso dai miei denti. Cristo quanto mi piace.
Ma non posso dipendere da lui così, sono stata inferiore a Shawn Mendes per tutta la mia intera infanzia, adesso però le cose cambiano. Le mie mani arrivano al suo petto e lo spingo con decisione facendolo indietreggiare.
<<Ti piace vincere facile, non è vero Mendes?>>
<<Cosa devo fare per averti Brown?>> dice lui avvicinandosi, io scendo dal lavandino, prendo il mio toast e lo guardo.
<<Voglio vedere quanto resisti.>> gli rispondo, mi avvicino a lui, gli accarezzo il braccio raggiungendo la sua mano. <<Voglio vedere quanto mi vuoi.>> concludo, gli do il mio toast e lo guardo. <<Voglio vederti impazzire all'idea di non potermi avere.>>
Detto ciò apro la porta del bagno ed esco.
<<Arya.>> mi chiama.
<<Shawn è in bagno arriva subito!>> urlo a mio fratello, poi mi volto verso di lui e lo guardo. <<Ti farò impazzire Shawn Mendes, stanne certo.>>
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L'errore più bello
Fiksi PenggemarArya Brown ha sempre odiato Shawn Mendes. I suoi occhi da cerbiatto e il suo sorriso da bravo ragazzo le davano fastidio, perché lui non era così. Shawn con lei era tremendamente instabile e perfido, era quel bambino che le tirava le treccine e le...