Louis' POV
Dopo la scorsa notte, ho visto Harry a malapena due volte a causa del suo (e del mio) lavoro.
Due volte di persona, sempre nei sogni.
Lo so, sto diventando come una ragazzina imbarazzante ma si sa, l'amore ti rende scemo.
Hazel davanti a me sbuffa per quella che è la terza volta, cercando disperatamente di attirare la mia attenzione.
La ignoro ancora e sorseggio il mio tè caldo, guardando il paesaggio fuori dalla vetrata della caffetteria.
Essendo quasi arrivato dicembre, le strade sono completamente rivestite di un candido bianco, così come i rami degli alberi, di cui le foglie sono ormai cadute.
Hazel si schiarisce la voce, e so per certo che in questo momento mi sta guardando male.
Ma, detto con sincerità, non mi va di parlare, vorrei buttarmi sul letto e dormire per venticinque ore, magari con Harry accanto.Ma lui non si ricorda di me.
La sottoscritta corruga le sopracciglia "ma sei ritardato o cosa, che ti picchi pure da solo?".
Le lancio un'occhiataccia, per poi spostare lo sguardo sulle mie mani, perennemente fredde.
"Va bene, visto che non vuoi prestarmi attenzione: ho litigato con Charlie" parla lei, con aria solenne.
La guardo, per niente sorpreso.
"Di nuovo. È la terza volta questa settimana. Quando ti decidi a lasciarlo perdere?".Alza gli occhi al cielo "parla chi sta in fissa con un morto".
Sbuffo "non dire cazzate".
Sposto di nuovo lo sguardo sulle vetrate.
"Non è morto".Si stringe nelle spalle "guarda, non so più cosa pensare. Prima è morto, adesso è resuscitato stile Gesù Cristo e non si ricorda nemmeno quante dita abbia. O sono fatta di qualcosa, o la fata madrina ti ha fatto un regalino e te l'ha riportato. Davvero, una botta di culo".
Sospiro, giochicchiando con l'anello di famiglia che porto da anni.
"Non lo so, Hazel" ammetto "è lui, l'hai visto anche tu, e ha detto che in un modo o nell'altro si ricorda di me. Non dovrei esserne sorpreso, però: guardaci, siamo immortali, roba che si trova solo nei libri o, che ne so, nella Bibbia"."Quella è fantascienza, Louis, questa è la vita reale".
"Lo so".
All'improvviso, il suo viso si illumina, nasconde un sorriso e mi guarda.
"Gesù è venuto a trovarci".Corrugo le sopracciglia "e sono io quello che si droga".
"Ciao ragazzi".
Spalanco le palpebre, e guardo Hazel completamente in panico.
Lei mi lascia un sorrisino, per poi rivolgersi a lui.
"Ciao Harry, che bello vederti. Pensavo stessi lavorando".Lo sento sbuffare "stavo lavorando fino a venti minuti fa, il capo ci ha detto di tornare a casa".
La vedo corrugare le sopracciglia "perché?".
"Che ne so, farfugliava qualcosa sul mal tempo e la neve. A me importa solo di esserne uscito".
Mi giro verso la vetrata, notando che la neve sta scendendo più velocemente di prima e che il vento è più forte.
"Io devo andare ad incipriarmi il naso" annuncia Hazel, con un sorrisetto.
La guardo male, implorandole con lo sguardo di rimanere.
Stare con Harry da solo sarebbe imbarazzante in questo momento, viste tutte le parole che ci siamo detti e il fatto che in seguito non ci siamo visti."Harry, siediti pure, tornerò tra poco" detto ciò, si alza, e il suo posto viene occupato da una testa riccia, che sorride.
"Ciao".
Non riesco ad impedire alle mie labbra di alzarsi e formare un sorriso, abbasso lo sguardo.
"Ciao"."Non ti sei fatto vedere in questi giorni" sembra deluso.
Gli sorrido "hai sentito la mia mancanza?".
Lo vedo arrossire "no... cioè, si" alza gli occhi al cielo, chiedendo un qualche aiuto divino "voglio dire: la presenza di un amico sarebbe stata gradita".
Annuisco, nascondendo la delusione "verrò a trovarti a lavoro d'ora in poi, allora".
Lui sorride ampiamente "sarebbe bello".
Oggi è particolarmente carino, le guance rosse, le labbra dello stesso colore delle fragole.
Taste like strawberries
on a summer evening
and it sounds like a song.Ci guardiamo, entrambi leggermente imbarazzati e con un sorriso timido.
"Stavo pensando" spezzo il silenzio "ogni tanto potremmo uscire, andiamo a prendere un caffè o-".
"In biblioteca" mi interrompe, un luccichio negli occhi.
Annuisco.
Io e lui andavamo sempre in biblioteca, una volta.
Harry amava leggere, e io amavo vederlo leggere e vedere tutte le facce che faceva mentre lo faceva.Era una tradizione per noi, prendevamo un libro e lo leggevamo insieme.
Anche se, sinceramente, io non leggevo mai veramente: lo guardavo e basta, e lui non sembrava accorgersene.Finito il libro, mi guardava e mi chiedeva "ti piace?".
E io rispondevo sempre di sì, per poi guardarlo mentre ne parlava.
"Non voglio sembrare noioso" ridacchia "ma io amo leggere, soprattutto in compagnia" mi guarda sorridendo leggermente "ma probabilmente tu lo sai".
Ricambio il sorriso, osservando i dettagli della tazza di tè ormai vuota.
"Si, lo so" faccio una pausa "scusa se ti sembro inquietante".Breathe me in
breathe me out
I don't know if I could ever go without."Scusa se ti ho dato l'impressione di trovarti inquietante".
Mi lascio sfuggire una risata.
Hazel viene velocemente verso di noi, sembra preoccupata.
"Non so se ve ne siete accorti, ma c'è una tempesta di neve là fuori. Dobbiamo rimanere qua dentro".Strabuzzo gli occhi e guardo fuori: il vento è così forte da far quasi staccare gli alberi, la neve cade copiosamente.
Harry si morde il labbro, non staccando gli occhi dalla finestra.
"Che succede?" gli chiedo.
Mi guarda, la preoccupazione nei suoi occhi è evidente.
"Casa mia è lontana da qui, io... credo che dovrò rimanere finché non smette di nevicare" sospira, portandosi le mani ai capelli."Ma ci vorranno ore, se non un giorno intero" ribatte mia cugina.
Si stringe nelle spalle "non ci sono altri modi".
Guardo Hazel, per poi sorridere a Harry "puoi stare da noi finché non smette, viviamo a due minuti da qui. Per noi non è un problema".
"Soprattutto per te" mormora Hazel.
Le tiro un gomitata senza farmi vedere da Harry, continuando a sorridere.
Harry ci pensa su, per poi annuire "non credo ci siano altre soluzioni".
N.A
buon giorno guys!! (o buon pomeriggio?)
ho finalmente aggiornato oh yeah.
avete ascoltato watermelon sugar?
io si, se non si fosse capito lol.
have a good day and tpwk! 🌻
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Immortal [l.s]
FanfictionLouis Tomlinson è un ricco direttore di un'importante giornale londinese, nessuno dei dipendenti ha mai visto il suo volto o tanto meno ne conosce il nome. Tomlinson nasconde un segreto, una vita molto più longeva delle normali aspettative. Mai una...