Capitolo 2

47 3 0
                                    

Mi alzai dall asciugamano dove ero seduta con altri ragazzi per chiedere alla signora Janet di andare al bar a comprare dell'acqua e da lontano vidi delle ombre dietro ai due lati del bar,pensavo di avere le allucinazioni,e rimasi perplessa,tutti mi chiedevano che avessi visto ma risposi che non avevo visto nulla,avevo dormito poco magari ero stanca e davo di matto..
Entrai nel bar tranquilla,andai verso il barrista a chiedere una bottiglia di acqua e all'improvviso sentì la cassiera urlare,la guardai e di scatto sentì dietro di me qualcuno che mi prense le braccia per tenermi ferma,mi cadde la bottiglia da mano e questi tipi incappucciati ci dicono di stare zitte,presero i soldi dalla cassa,qualche bottiglia di vino e birra e scapparono,quando pensavo che quell incubo fosse finito,uscii dal bar e appena uscii inizia a correre verso tutti gli altri,ma il parco era enorme,ci voleva molto per arrivare da loro,mentre correvo inciampai e non riuscivo ad alzarmi,presi anche una slogatura alla caviglia..
Da lontano vedo correre questo tipo incappucciato,e di fisico sicuro era quello che mi tenne ferma,cercavo di alzarmi ma dal dolore cadevo e scoppiai in lacrime.
Quando lui venne mi vicino ,gli chiesi di lasciarmi stare,di non farmi del male,ma lui non rispose,mi diede una mano e mi aiutò ad alzarmi,lo guardai negli occhi e improvvisamente da lontano i suoi amici "criminali" lo chiamarono,è lui scappò ,ma dall'altro lato c'erano i miei amici correndo ad aiutarmi,tutti spaventati.

Il nostro amore criminale Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora