-ti vedo sempre in giardino,con quel criminale
-zabdiel?
-si,eravamo amici,una volta..
-perché ora non più ?
-smettila di farmi così tante domande,lui mi ha fatto arrivare qui dentro. Anche se spesso mi odi io non voglio faccia lo stesso con te,Non devi più vederlo.
-senti,raccontami tutto.
-no,ti repito,allontanati da lui prima che non potrai più liberartene.finirai per impazzire.
-smettila di parlare così di lui.
Mi alzai per uscire dall'infermeria e mentre aprivo la porta sentii lui dire un ultima frase...
-stai difendendo un assassino,come tuo padre.
Lo guardai scioccata,non potevo arrabbiarmi,aveva ragione,mio padre era un assassino,ma zabdiel?....
andai fuori al giardino,mi sedetti da quel lato del muro di ferro dove vedevo sempre zabdiel e rimasi fino alla sera.
.
Alle 10 di sera ero ormai sola li fuori,e arrivò quel ragazzo a cui due volte feci del male,non sapevo il nome ma parlammo parecchio e alla fine non era così male,o almeno sembrava.
Il suo nome era Matías.
Parlammo del più o del meno,dei pregi della casa famiglia e dei difetti,lui era lì ormai già da 2 anni e si era abituato ma io continuavo a pensare di voler scappare un giorno prima o poi... non avevo nessun familiare lì fuori,e io nella casa famiglia non volevo starci.
Allora dopo un po' gli dissi
-io vorrei andarmene da qui. Lui si sposta da vicino a me e mi guarda stranito
-e dove vai?
-scappo
-Fede qui starai bene,ti ci abituerai
-smettila non voglio sentire niente
Mi alzai e corsi per entrare dentro,corsi nel dormitorio e andai a letto.
.
Mi era partito di nuovo quel momento in cui non sentivo più ragioni,corsi per evitare di usare le mani,alla fine lui nonostante tutto quello che avevo fatto mi stava ascoltando,ma anche lui,come zabdiel,come tutti,non mi capiva.