Capitolo 4

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Si avvicinò al muro di ferro e lo guardai,mi alzai e mentre spaventata mi dirigevo verso la porta per entrare,senti dire "ciao" e subito mi girai,non gli risposi,lui mi indicava con la mano di avvicinarmi,avevo paura ma piano piano mi avvicinavo e arrivai quasi davanti a lui,davanti al muro di ferro.
Lui disse "non devi avere paura di me" io abbassai la testa e non risposi.
La rialzai e dissi "allora togliti questa copertura dalla faccia,fammi vedere chi sei."
Lui rise,mi sembrava un pazzo,ma dopo la tolse.
Vidi il suo viso,non avevo mai visto un volto cosi pulito,era davvero bello quel ragazzo che si nascondeva dietro a quel ladro.
Rimasi perplessa e non risposi,abbassai la testa e sorrisi.
Lui mi iniziò a chiedere di me,iniziammo a parlare e mi trovavo bene con lui,era davvero simpatico
Si chiamava Zabdiel aveva 18 anni e era di San Juan,non sapevo più nulla di lui,ma ci sta.. anche lui non sapeva niente di me,anzi ero io quella rinchiusa in una casa famiglia con gente matta,ma lui era un criminale,quindi entrambi nascondevamo qualcosa.
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Mentre parlavamo,venimmo interrotti da un ragazzo che si avvicinò a zabdiel e gli diede uno schiaffo sulla spalla
Zabdiel si giro e ricambiò,per fortuna stavano solo scherzando,ma ad un certo punto zabdiel gli disse"adesso vattene" molto scontroso,tra di loro erano troppo violenti ed aggressivi,i soliti cattivi ragazzi.
E lui disse "ci stai lasciando per stare con questa matta?" Io diedi un calcio del muro di ferro e da lontano arrivò la signora Janet a prendermi,perché senti quel rumore e mi vide con questi due ragazzi molto alti,e vide che non erano bravi ragazzi.
Loro se ne andarono,e ogni giorno mentre ero in giardino zabdiel veniva sempre 5 minuti e parlavamo,diciamo che erano i cinque minuti che mi davano voglia di aspettare un nuovo giorno.

Il nostro amore criminale Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora