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Quello era stato il loro primo incontro. La casa di Daniel era semplice. I suoi genitori che ad un primo momento erano rimasti sorpresi dal giovane gattoide, poi saputo cosa era successo, lo avevano accolto con abbracci e coccole. E lì era rimasto. Avevano aggiunto un letto nella camera del figlio, e lo trattavano come un loro pari.

Lo avevano adottato, non come un animale da compagnia, ma come un membro effettivo della famiglia, mandandolo a scuola, una serale, per via dei suoi orari, e per fargli compagnia, Daniel aveva scelto di fare le serali insieme.

Poi studiavano, facevano i compiti, alle volte giocavano, e dormivano al mattino.

Blue era bravo nelle materie matematiche, fisiche e scientifiche, mentre Daniel in quelle artistiche.

Era un membro effettivo della famiglia e in quegli anni, poteva finalmente chiamare casa un posto.

I genitori di Daniel, erano diventati anche i suoi, senza minime gelosie da parte di quello che considerava un fratello, che proteggeva.

In quegli anni, che passavano, non si era più chiesto come sarebbe stata la sua vita se fosse riuscito ad andare in Australia. Anche se la curiosità alle volte lo logorava, le leggi razziali in quel paese erano soppresse. Umani e animaloidi vivevano in pace in una nazione molto aperta culturalmente.

Daniel sarebbe andato presto all'università, aveva scelto archittettura.

Mentre Blue, non aveva scelto, la loro famiglia si sarebbe svenata, per mandare anche lui all'università. Per quello si rifiutò, chiedendo un anno per poter lavorare, per trovare qualcuno che gli desse un lavoro, mettendo via i risparmi, avrebbe potuto seguire qualche corso. Magari per una laurea breve, trovandosi qualche lavoro part-time.

In quegli anni molte volte aveva pensato a cosa sarebbe successo un giorno se avesse trowvato qualcuno per condividere la sua vita.

Aveva sentito dire che in quel paese ammettevano anche i rapporti fra umani e animaloidi, cosa che non esisteva in tutto il resto del mondo.

Anch se era protetto dalla sua famiglia, da quella che considerava la sua famiglia, su alcune cose non lo era, era bisessuale, questo lo sapevano, e sapevano anche che quelli come lui, oltre ad avere un apparato sessuale maschile, aveva anche un utero, e quindi poteva avere dei figli, erano casi rari anche per gli animaloidi. Aveva avuto un paio di cotte negli anni, ma gli umani erano trogloditi. Aveva fatto sesso, sempre da attivo, e mai si era concesso da passivo, quello era qualcosa che non era disponibile a dare a nessuno.

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Gli ultimi giorni prima della partenza di Daniel furono una sofferenza per lui. Era quello che lo comprendeva di più al mondo, era l'unico a conoscere ogni sfumatura del suo sguardo.

Come ora leggeva in lui la sua tristezza e la sua disperazione per quell'allontanamento.

-Vieni con me...-Gli disse piano Daniel mentre si abbracciavano nel letto.

-Sai che non è possibile...sai che voglio...pagarmi gli studi da solo...e poi...prima...vorrei riuscire ad andare in Australia...vorrei vedere almeno una volta nella mia vita quelli come me...al pari di quelli come te...-

-Sarà impossibile, i fighi come noi sono unici...- Gli disse facendoli scoppiare a ridere entrambi.

-Mi mancherai Blue...-

-Anche tu...fratellino...-

La cena fu normale e tranquilla, i loro genitori continuavano a chiacchierare normalmente come se il giorno dopo Daniel non dovesse partire, come se il giorno dopo, la loro vita non sarebbe cambiata.

La loro madre fece un gesto a Daniel che sorrise e che si alzò prendendo una busta da un cassetto e dandola a Blue.

Il giovane spostò la testa di lato guardando i tre che lo fissavano sorridendo dolcemente.

-Questo è un regalo per te...- Gli disse il padre.

Blue aprì veloce la busta guardando curiosamente al suo interno.

Un passaporto, un foglio di permesso di soggiorno ed un biglietto aereo per l'Australia.

-Ma...non...io...- La voce gli uscì spezzata in piccoli miagolii. -Avrete speso una fortuna...non...dovevate...ci sono già così troppe spese...- Disse con le lacrime che gli scendevano dagli occhi.

Daniel gli strinse una mano. -Mentre io andrò all'università tu sei stato iscritto in un università a Sidney, con una borsa di studio di scambio culturale...anche se avevi deciso di rimandare i tuoi studi, noi ci siamo informati, e siamo riusciti con l'aiuto di alcuni tuoi professori a farti avere quella borsa di studio...il biglietto aereo, è rimborsato dalla famiglia in cui andrai, mentre studierai avrai anche un lavoro part-time...-

Aveva la bocca aperta dalla sorpresa.

-Voi...voi...avete fatto questo...per me?-

Sua madre lo strinse in un abbraccio "stritola ossa". -Certo, sei il nostro bambino...cesciutello, ma sei parte della famiglia...-

Anche la madre pianse, oltre che al loro padre, lui e Daniel.

Fu un abbraccio generale.

I loro figli crescevano e dovevano percorrere la loro strada.

AnimaloidDove le storie prendono vita. Scoprilo ora