Animaloid

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-Oh il gattino oggi è solo...- la voce alle sue spalle lo fece voltare di scatto mettendolo in guardia, le orecchie erano tirate indietro e la coda saettava.

Aveva scoperto che quell'animaloide era una sottospecie di rinoceronte, non aveva corna in faccia, ma un naso osceno, e la stazza che usava per caricare chi lo sfidava.

E ora stava sfidando lui. Senza farsi notare fece uscire gli artigli affilaissimi. Mentre fissava ogni movimento suo e dei suoi amici che lo avevano circondato.

-Mi hai sfidato micetto, e ora rovinerò il tuo bel faccino...e ti farò pentire di avermi sfidato...in tutti i sensi...perchè sei proprio un bel micetto...-

Dal dentro gli iniziò un basso ringhio. -Io almeno non sono sotto steroidi, dopato del cazzo...-Le parole sibilavano mentre la coda sibilava in movimenti nervosi. Ascoltava ogni movimento fatto dagli altri. Sentiva altre persone che camminavano loro intorno, ma nessuno si degnava di aiutarlo, il bullismo e l'omertà in quel posto era quasi peggio di quella che c'era a casa sua.

-Ti avevo detto di stare alla larga da Blue...-La voce dietro al rinoceronte, lo fece sussultare.

-Fatti i cazzi tuoi umano...- Sputò fuori mentre iniziava a corrergli addosso con la testa bassa.

Blue chiuse gli occhi per un secondo, non voleva vedere quella bestia far del male a Dorian.

Sentì un rumore di una testa che picchiava sul muro e riaprì gli occhi, vedendo l'animaloide a terra e Dorian che fissava gli amici dell'altro. -Portatelo via, e state alla larga...- Ringhiò ai 4.

Dorian lo guardò per un lungo attimo.

-G...grazie...-Balbettò, con un mezzo miao finale.

Si prese la coda fra le mani ritraendo gli artigli e guardò a terra, aspettandosi che l'altro se ne andasse via senza salutarlo.

Invece lo vide avvicinarsi.

-Hai salvato il mio amico, senza pensarci due volte, e la cosa non la capisco...non da quelli come te...-

-Non era il primo umano che salvavo...mio...mio fratello adottivo...Daniel...è umano...gli...ho...risparmiato...una...violenza...e mi...mi...ha portato da...lui...- La vicinanza con Dorian lo metteva a disagio e gli mandava in pappa il cervello, aveva un profumo che lo inebriava, e capiva spesso dove era passato grazie ad una scia invisibile che lasciava per i corridoi.

Dorian aveva corrugato la fronte. -Sei...cresciuto in una famiglia umana?- Chiese sorpreso.

Blue annuì. -Vengo dall'America...e dopo che molte famiglie...hanno tentato di fare di me...un animaletto domestico...Mio fratello mi ha portato a casa sua...e...mi hanno adottato come un figlio...e non come un animale...-

Il volto dell'altro era sempre più sorpreso.

Sentì la calda mano di Dorian posarsi sulla sua guancia. -Quando...eri...la...eri al nostro posto...-

Blue alzò gli occhi per un secondo verso il volto ancora sorpreso di Dorian. -Sì...ma...lo avrei fatto comunque, anche a casa...non...amo i bulli in generale...-

Dorian per la prima volta sorrise, Blue sentì le gambe tremargli e diventare di gelatina, si tenne stretto la coda fra le mani e continuò a fissare negli occhi l'altro. Un lieve mugoliò uscì dalla sua gola.

Dorian sorrise ancora di più, portando la mano dietro l'orecchio di Blue e facendogli un paio di grattini.

L'altro alzò le mani sulla bocca mentre dalla gola usciva il ronfare.

-Non è una cosa piacevole per i gattoidi...- La voce di Friz fermò la mano di Dorian.-È sì qualcosa di piacevole, ma fatto da persone di fiducia, altrimenti diventa fastidioso...come se qualcuno ti infilasse un palo nel culo...Dorian...magari ti piace, ma non fatto dal primo che capita.-

Il muro spalancò gli occhi sioccato. -È una sorta di violenza?-

Rosso come un peperone Blue annuì guardandosi i piedi.

Dorian levò di colpo la mano come si fosse scottato. -Scu...scusa...non lo sapevo...-

Il giovane gattoide alzò le spalle, ma si sentì vuoto. Gli era piaciuto.

E quando aveva levato la mano, si era sentito solo.

-Non...fa nulla...non potevi saperlo...ogni animaloide ha le sue particolarità...-

Dorian gli prese la mano. -Scusa ancora...-

Poi si voltò verso Friz, gli fece l'occhiolino ed andò via.