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Il pensiero fisso sul fatto che avrebbe dovuto essere con suo fratello, che avrebbe dovuto essergli vicino e non a quasi 12 ore di distanza.

Rose rimase sorpresa alla sua comparsa.

Lo vide sull'orlo del pianto, e lo strinse in un abbraccio.

-Io...io...non so...che sta succedendo...Dorian...non mi...risponde...e non...sono...stato...vicino...a mio...fratello...quando ne...aveva...bisogno...- Singhiozzava e piangeva sul petto della donna, mentre lei lo stringeva e lo accarezzava dolcemente sulla testa per calmarlo.

La donna parlava dicendo cose senza senso, fino a che il gattoide si fu calmato.

-Avrà avuto qualche urgenza...non devi entrare in panico per queste cose...-

-Ma nemmeno...un messaggio?-

-Avrà dimenticato il telefono a casa...-Gli disse tranquillamente. -E per tuo fratello, sta tranquillo...non eri con lui fisicamente, ma eri nel suo cuore...ha fatto ciò che hai fatto tu con lui...o con il tuo amico all'università...-

Blue le fece un sorriso tremulo.

Poi mandò un messaggio anche a Daniel, per sapere come stavano andando le cose.

Ma anche lui non rispose. Calcolò l'ora e avrebbe dovuto vederlo. Non era tardi.

Provò con sua madre e con suo padre.

Ma anche da loro silenzio.

Guardò Rose. -Ora sono veramente preoccupato...nessuno dei miei risponde, di solito lo fanno subito...non è tanto tardi anzi...io...io...- Scoppiò di nuovo a piangere. -Devo andare a casa...devo vedere che stiano bene...ho bisogno di un biglietto aereo...io...devo trovarli...-

Piangeva mentre camminava avanti ed indietro farfugliando cose senza senso.

-Blue...Blue calmati...- Gli disse la donna cercando di trattenerlo.

Ma si liberò veloce.

Un gattoide in pieno terrore era difficile da tenere fermo.

-Blue ascoltami...fai dei respiri profondi...cerca di respirare...-

Guardò la donna e fece come gli aveva detto.

Il primo respiro profondo faceva quasi male.

Il secondo iniziò a portargli di nuovo ossigeno in circolo.

Il terzo riuscì a mettere a fuoco Rose, che lo guardava preoccupatissima.

Quando lo vide finalmente lucido. Gli si avvicinò di nuovo, lo prese per il braccio lo strinse di nuovo a sè, poi con calma lo accompagnò nella sua camera e lo mise a letto. Blue si raggomitolò stringendosi alla coda.

La donna lo coprì con le calde coperte, e poi rimase con lui accarezzandogli dolcemente la testa, finchè si addormentò.

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-Vedete di fare molto in fretta, ci ha chiamato Rose, la donna che ospita Blue. È andato in panico, perchè non riceve risposte da nessuno. I gattoidi sono istintivi, ma sono molto sensibili, e si agitano parecchio. Quindi qualcuno di voi faccia qualcosa. O vi troverete un gattoide in preda a crisi di panico, ed ansia...- Miky e Friz guardarono lo schermo del pc.

Dorian si stava passando una mano fra i capelli.

-Portatelo da mio padre per una visita, non possiamo ancora muoverci, ci sono delle...complicazioni e...-

-Dorian...fate quello che volete...ma fatelo in fretta...-

L'umano annuì.

Si guardò alle spalle spostandosi di poco e un altro umano guardò dentro la cam.

-Voi siete Miky e Friz...Blue mi parla sempre di voi...- Daniel sorrise ai due che ricambiarono.

-Fatelo dormire, a quanto diceva, ha ancora i ritmi scombinati, non riesce a dormire bene...ha bisogno di coccole e calore, parlate con la famiglia da cui sta, dit loro di tenerlo a letto, e fate dei turni di coccole. È l'unico modo per tenerlo tranquillo...-

I due animaloidi annuirono.

-Grazie...presto vi ringrazierò di persona...-Sorrise Daniel posando una mano sulla spalla di Dorian.

AnimaloidDove le storie prendono vita. Scoprilo ora