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Aveva scoperto che la famiglia che lo avrebbe ospietato, era mista, lui era un felinoide, una pantera, lei umana. I 3 figli di 10anni, Adrian, 7 anni, Jessica, e 3 anni, Paul, erano degli animaloidi, era stato preso per aiutare il più grande, un gattoide, molto simile a lui e quindi potevano comprendersi meglio.

La sorella di pochi anni più giovane era una lupettina dolce e timida, e il più piccolo era un panda. Cosa più dolce e coccolosa non avrebbe mai potuto vedere in vita sua Blue.

I bambini erano meravigliosi, i bambini di ogni razza, etnia, i bambini erano il futuro.

Frank il capofamiglia lo accolse benevolo, Rose la moglie per qualche attimo lo squadrò da capo a piedi per poi regalargli un sorriso bellissimo. E i bambini erano molto incuriositi.

Il loro accento differenziava di poco, ma i bambini ridacchiavano per il suo americano.

E lui rideva con i piccoli, facendo il solletico con la sua coda a chi lo prendeva in giro.

La stanza era simile a quella che aveva condiviso con Daniel fino a qualche giorno prima.

Mandò messaggi come una macchinetta ai suoi e a suo fratello.

E poi per via del jat lag per la prima volta dormì durante la notte. Si sentiva uno straccio a dormire al contrario, ma a breve si sarebbe abituato. E poi aveva i corsi, lo studio.

Un po di peso sullo stomaco gli fece aprire gli occhi trovandosi naso-naso con degli occhietti lupini divertiti, e poi un paio di orecchie e una coda da gatto che gironzolava nella sua camera.

-Ciao piccole pesti...che fate nella mia camera?-

-Mamma ci ha detto di vedere se dormivi...ma sei sveglio...-

-Ora lo sono...-Rise.

-Hai bisogno di mangiare....-Disse il piccolo mentre si infilava sotto le coperte e gattonava fino ad uscire al suo fianco facendolo ridere.

Lo stomaco di Blue scelse proprio quel momento per gorgogliare. -Sì...mi sa che ho bisogno di mangiare...- i bambini risero poi scesero dal letto lasciando che si preparasse e andasse nella cucina.

Molti profumi deliziosi colpirono il suo naso. La donna cucinava come sua madre.

-Bensvegliato....- esultò lei preparando un piatto ricolmo di varie pietanze, che lui mangiò di gusto.

-Oggi e domani ti riprendi ancora dal jet lag, poi fra due giorni ti accompagnamo all'università, così prendi conoscenza con il posto...ci vorrà qualche tempo perchè ti abitui ai nostri ritmi, sono un po' più lenti di quelli a cui sei abituato. Anche perchè siamo in piena città, quando andremo nella casa di campagna durante le vacanze, ti accorgerai del tempo che rallenta...-

Blue ascoltava quel fiume di parole della donna, gli piaceva tutto.

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Due giorni dopo come d'accordo fu portato all'università, gli diedero l'indirizzo una tessera per l'autobus e alcuni numeri di telefono che inserì subito nella memoria del suo telefono.

Andò subito alla segreteria, incontrando una varietà di persone che non avrebbe mai immaginato, vide coppie di ogni genere e razza, camminare accanto a lui, senza che nessuno interferisse.

A son di guardarsi intorno andò contro un muro. Quando alzò lo sguardo sul muro che aveva davanti, emise un flebile miao spaventato. Davanti a lui c'era il più bell'esemplare maschile di uomo, che avesse mai visto.

Il muro-Uomo si voltò guardandolo curiosamente.

-Un gattoide...- Sbuffò per poi dargli le spalle e andarsene via, sembrava infastidito.

-Sei stato fortunato...Dorian di solito ti malmena...si vede che era di giornata buona...- un ragazzo vicino a lui si era piegato dandogli la mano. -Sono Friz...un orsoide della specie dei koala...-

Era piccolo di statura, gli occhi neri il volto un poco schiacciato, le orecchie erano dolcissime.

-Oddio...non farlo...-Gli disse il ragazzo.

-Co...cosa?-

-Gli occhioni da "gatto con gli stivali"-

-Io non...-Non finì di parlare che il ragazzo gli si avvinghiò addosso proprio come un koala.

-Mi dispiace, ma noi koala quando vediamo cose tenere...andiamo fuori di testa...-

Blue scoppiò a ridere, posandosi sul muro. -Ok...almeno indicami la segreteria...-Gli disse facendogli una lieve carezza sulla schiena.

Sentì il volto dell'altro piazzarsi sul suo collo e le braccia e le gambe stringersi di più a lui. Una mano solo si spostò indicandogli la strada.

-Friz! Molla subito quel gattoide...- Sentirono una voce alle spalle, che fece alzare di colpo la testa del piccolo koala, e scese veloce arrampicandosi su na pertica di ragazzo e tuffando il viso nel collo di quello.

-Scusalo...- Gli disse quello, era minimo alto due metri. Un viso dai bei lineamenti. -Mi chiamo Miky, e lui spero si sia presentato, è Friz, e ha una smodata passione per i gattoidi e non resiste quando aprono gli occhi dolcemente...-

Blue sorrise guardando il koala. E sorrise alla pertica. -Non importa, mi è stato utile per trovare la segreteria. E io mi chamo Blue...-

-Awww come il colore dei tuoi occhi...-Mormorò Friz stringendosi di più a Miky.

I tre si guardarono scoppiando a ridere. 

AnimaloidDove le storie prendono vita. Scoprilo ora