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L'uomo lasciò entrare il figlio che si fiondò sul compagno, controllando ogni ematoma, tastandolo e corrugando la fronte quando cercò di levare la coda dal suo addome.

-Che...?-

-Mi hanno fatto degli esami...-

-Mmmh...- Rispose Dorian grattandosi la testa, quella cosa della coda gli era nuova.

-Sono incinto di una o due settimane.-

Ci vollero alcuni secondi per comprendere quelle parole, la preoccupazione per il suo dolce Blue superava tutto il resto.

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Lo vide spalancare gli occhi e fare un enorme sorriso.

-Ora comprendo perchè hanno chiamato mio padre, e di quella...- Indicò la coda che rimaneva ferma al suo posto. -Spero che la notizia ti renda felice...perchè così è per me...io voglio questo cucciolo...amo te, e in un minuto, da che lo sò, sto già amando nostro figlio...-

Blue si posò sulla spalla di Dorian. -Ho avuto paura, tanta...Mel...mi ha salvato dal padre...non credevo che...fosse così...- Gli raccontò ogni cosa, e mano a mano che parlava, così si sentiva meglio.

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-Mel come sta?- Chiese infine al compagno.

Dorian fece un lungo respiro. -Non bene...ha perso l'uso di un occhio, e appena sarà fuori pericolo, lo opereranno, devono mettergli alcune protesi alla mascella e allo zigomo, glieli ha frantumati...ma nel male...gli è andata bene...è vivo...ed è diventato l'eroe dell'università, per salvare te...-

Blue annuì. -Lo è stato, lo è...suo padre era totalmente fuori di sé...ed ha ammesso di fronte ai figli di aver violentato la loro madre...come si può essere persone così...orribili?- Mormorò infine, la coda si strinse leggermente sul ventre.

-Non lo so...mi dispiace...non ero là a proteggerti...- Gli disse stringendolo dolcemente.

-Non è colpa tua...e nemmeno mia...quell'essere è abominevole...e ora non farà più del male a nessuno...-

Dorian lo strinse piano a sé, la coda di Blue si spostò avvolgendo anche il compagno.

-Mi piace come reagisce la tua coda alla gravidanza...nostro figlio...-Gli prese le mani baciandogliele.

Fece un sorriso e una risata. -Ora capisco perché mio padre...quando è uscito fischiettava contento...sta correndo a casa a dirlo a mia madre... Che diventano nonni...-

Blue emise una risatina.

-Sei...sei...sicuro? Io...non so se sarò un bravo genitore...- La coda si riavvolse sul ventre.

-Sono sicuro di amarti, sono sicuro che amerò il nostro piccolo, lo amo già...sono sicuro sarai un meraviglioso padre, perché difendi i valori giusti, difendi le persone...e poi hai un istinto invidiabile...almeno da un semplice umano come me...-

Blue rise saltando al collo del comoagno.

-Ti ho portato degli abiti, poi se vuoi andiamo a casa, sono tutti preoccupatissimi...ho detto a tutti di attenderci là, il pronto soccorso non è fatto per ospitare troppe persone...-

Con estrema dolcezza Dorian aiutò Blue a vestirsi, mentre gli infilava i pantaloni diede un tenero bacio sul ventre ancora piatto dell'altro.

-Mio padre...starà festeggiando con mia madre...- Rise. -Ma non riesco a non esserne felice...-

-Vediamo come la prenderanno i miei...-Mormorò dolcemente, poi tornò serio. - Possiamo passare prima da Mel?-

Dorian continuò a vestirlo. -Va bene, ma non possiamo entrare nella stanza.

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Arrivati al reparto di terapia intensiva, videro Tessa e una donna sconvolta, era probabile la madre dei ragazzi.

Blue le si avvicinò. -Io...devo la vita a Mel...non so cos'altro dire...signora...-

La donna lo guardò per un po', prima di abbracciarlo dolcemente. -Non darti colpe, anzi...pensa solo che ci hai liberato...Mel era il più influenzabile dei miei figli, non sono realmente come li avete conosciuti, quell'essere, da cui finalmente potrò divorziare, li controllava, li seguiva e diceva loro come comportarsi, male.-

Blue strinse la donna, guardandola cercò di capire a che genealogia animaloide appartenesse.

Tessa accanto a loro era ancora sconvoota.

-Mi...dispiace per tutto...-Mormorò con una vocina bassissima. -Ci faceva controllare...e...-Tirò su con il naso. -Se non facevamo ciò che diceva...erano guai...-

La madre la strinse in un abbraccio, e la ragazza sembrò diventare più piccola dell'altra fra quelle braccia.

La donna guardò ancora Blue, poi Dorian. -Andate tranquilli, appena Mel starà bene, ci trasferiremo a Birsbane da mia sorella, così da poter ricominciare...-

-Verrò a trovarlo quando starà meglio...se me lo permette...- Le disse Blue.

La donna gli sorrise. -Vieni quando vuoi...anche se sarà scorbutico, conoscendolo, ma non te la prendere...-

Blue sorrise, poi accompagnato da Dorian uscirono dall'ospedale.

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