Capitolo 2 (parte seconda) : La Maschera

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Quando si è stati scelti dal fato per detenere grandi poteri, la peggior virtù che si possa avere è la superbia, poiché la forza porta con sé l'illusione di essere invincibili e di conseguenza si corre il rischio di sottovalutare il pericolo.

Shugga ha vissuto nelle caverne dell'Oblio per milioni di fiamme: in pochi hanno osato sfidarlo e i molti sfortunati che si sono immischiati nel suo compito eterno hanno trovato la loro fine, perciò non c'è da sorprendersi se considera al pari degli insetti tutte le creature diverse da sé stesso e dal suo scomparso creatore.

E' abituato ad attaccare esseri piccoli e che tremano di paura al solo sentir pronunciare il suo nome, quindi il ritrovarsi davanti un combattente che non corrisponde a nessuna delle due cose non lo preoccupa, né soddisfa la sua natura sanguinaria; lo spinge solo a pensare che sia "strano".

Chiuso nelle sue convinzioni, è stato solo per semplice curiosità se è andato personalmente a controllare un punto qualsiasi della sua immane schiera di servi in seguito alla percezione di un disturbo. Non si sarebbe mai aspettato di rinvenire migliaia delle sue braccia già assorbite e frantumate, tanto meno di scoprire che il responsabile è un bioricombinante bipede alto trenta metri e con due spuntoni lunghi e spessi al posto delle mani.

<<Rivela chi sei, intruso>> ordina la bestia senza aprire il guscio sferico

<<Io sono Legione. E la tua fine è giunta!>> risponde con un tono formato dall'eco di tante voci diverse

Udendo quel nome e i suoni, Shugga, inizialmente dell'idea che si sia trattato di uno sconosciuto, capisce l'identità dell'avversario; tutti gli arti, sia quelli sulla barriera che sui muri, tremano come se avessero assorbito la sua ira.

<<SACRILEGIO!>>

La bestia è furibonda e non esita a tendere due delle otto zampe della forma esterna per cercare di colpire il combattente, che, nonostante le veda arrivare, rimane immobile, senza tentare di schivare. Agglomerati da migliaia di scagnozzi ciascuno, quindi si infrangono sul suo corpo e affondano gli artigli nella carne, ma, invece di vacillare o tentare di liberarsi, solleva le braccia e spezza le estremità di entrambi con un solo attacco.

Fatto sfoggio della sua forza, Legione abbandona i convenevoli e carica a tutta velocità, per poi effettuare un affondo che perfora il guscio e colpisce Shugga in piena fronte. La potenza dell'urto è tale che la creatura sfonda l'altra parte del suo abitacolo e viene scaraventata via a decine di metri di distanza, atterrando sulle sue braccia, accorse ad attutire la caduta; sembra non si sia fatta neanche un graffio pur essendo stata centrata da un'arma appuntita.

Mentre viene risollevata, lancia un'occhiata infernale con quei sette occhi rossi all'essere che ha osato violare la sua casa e toccare il suo vero corpo.

<<Se il vostro desiderio era soffrire, dovevate restare nella cella>> pronuncia con un tono minaccioso e diabolico

Improvvisamente, l'intero agglomerato dalle fattezze aracnidi si sfalda e decine di migliaia di braccia precipitano sul pavimento, per poi lanciarsi a vicenda verso il loro padrone come un'inondazione.

Il massiccio bioricombinante intuisce le loro intenzioni e scatta per fermarli, ma un gruppo di arti venuto da dietro forma un'enorme catena davanti a suoi piedi, facendolo inciampare; l'impatto di un'entità così grande e pesante fa tremare la terra.
Immediatamente cerca di rialzarsi, purtroppo però è troppo tardi, perché quei pochi secondi sono sufficienti per permettere ai nemici di riunirsi e assemblare un corpo per Shugga. Dacché è stato a lungo una testa rinchiusa in una sfera, ora è diventato un mostro dotato di arti superiori e inferiori, della stessa altezza del suo avversario e composto da un ammasso così spesso di sgherri pietrificati da sembrare una statua vivente. In segno di assoluta spavalderia, si assicura anche di tenere la sua ampia faccia ben in vista: non ha paura di mostrarsi, pur essendo il bersaglio sicuro di buona parte degli attacchi in arrivo.

Le Cellule Del Tormento Volume 1: CoscienzaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora