20

2.1K 154 10
                                    

Dopo quella specie di scaramuccia fra "adolescenti arrapati", finalmente riuscirono a parlare.

Da una borsa a tracolla che portava sempre con sé, così insulsa da risultare invisibile, Hon estrasse alcuni fascicoli, contenenti informazioni e foto.

-Ognuno di voi viene osservato costantemente da questa gente.- Indicò varie foto che aveva posato sul tavolino, davanti al divano. -Sono guardie del corpo, investigatori privati.- Fece un sorriso furbo. -Ma sono anche stupidi, visto che rilasciano informazioni ai "colleghi".-

Gli altri tre lo guardavano in silenzio, mentre memorizzavano le facce.

-E quindi, ora abbiamo la conferma che sono pagati veramente da vostro padre.- Guardò i due fratelli. -Ho contattato il vostro avvocato, che sta già iniziando le pratiche per richiedere asilo politico qui. Ti avviso, Hariq, dovrai dichiarare di essere gay, e quindi persona perseguitata nel tuo paese.-

Lo sentì emettere un lieve sbuffo, ma non commentò.

-Ma la cosa non finisce qui. Da ricerche più approfondite, ho scoperto un'incongruenza: nessuno di voi è stato diseredato da vostro padre, quindi alla sua morte, anche voi erediterete una parte del suo capitale. Secondo fonti non ufficiali, ha fatto un testamento dove specifica le cifre esatte che lascia a voi, e si aggirano sul milione e mezzo di dollari americani. Quindi, guardie e investigatori, sicuramente sono qui per proteggervi. Nessuno di loro vuole farvi del male.-

-Ma se non è lui... allora chi è che...- Namur si zittì, voltando la testa lentamente a guardare il fratello.

Entrambi avevano il volto tirato.

-Il primo figlio maschio di nostro padre... Il futuro sceicco Malik...- mormorò Namur.

-E cosa c'entra lui con te, o con voi?- chiese subito Augy, attento.

-Questo te lo spiego io.- disse Hon prendendo un foglio, in mezzo ai vari documenti. -Se i figli nominati nel testamento dovessero morire prima del padre, la somma che sarebbe spettata a loro, andrebbe al futuro sceicco, senza essere spartita tra gli altri eredi.-

Hariq corrugò la fronte. -C'è qualcosa che noi non sappiamo e che Malik conosce? Qualcosa sulla salute di nostro padre?-

Namur si alzò di scatto. -Dobbiamo parlare anche con Marawagh! Se lui sente regolarmente sua madre, magari lei sa qualcosa...-

Hon annuì. -Sì, dobbiamo renderlo partecipe, e far sapere tutto a vostro padre.-

-Non sarà facile...- disse il suo compagno, ancora innervosito.

-Può essere, ma non è impossibile. Le guardie del corpo che vi ha messo alle calcagna sono ai suoi diretti ordini. Vostro fratello non ha nessun potere su di loro, finché vostro padre è in vita!-

-Quindi, aspetta... Fammi capire bene...- Augy alzò una mano, con fare teatrale. -Il loro padre, in pratica, ha fatto apposta a fingere di diseredarli perché fuggissero in America... per proteggerli dall'altro figlio, che vuole la loro morte per tenersi i soldi?- Fece un lungo respiro. -Honey... stai dicendo questo?-

-Sì, e non solo. Come sono in pericolo loro tre, così credo lo siano anche gli altri figli e figlie, oltre che le loro madri. Io non ho idea di come siano morte le vostre, ma non vi sembra strano che nel giro di cinque anni, quattro fra le mogli e le concubine di vostro padre, siano tutte morte di cancro alle ovaie?-

Namur era ancora in piedi, ma si afflosciò come una bambola sul divano, vicino ad Hariq.

-Ma nemmeno sapevo dell'eredità. Io ho i miei soldi...-

Hariq emise un sospiro infastidito. -Dovremmo parlarne con Hassan. In linea di successione è quello che diventerebbe sceicco, se Malik fosse diseredato.-

Hon scosse il capo. -Dobbiamo dirlo a vostro padre e basta! Più gente coinvolgiamo, meno notizie sicure avremo.-

-Da qui, non possiamo fare nulla- borbottò Namur.

-In realtà, non è vero...- rispose tranquillo il biondo. -Ho appena spedito tre dei nostri investigatori negli emirati arabi. Da là, partiranno per raccogliere informazioni e mettersi in contatto con qualcuno vicino a vostro padre.-

Entrambi i mori si passarono una mano fra i capelli.

-Parliamone anche con Marawagh. Magari, con l'aiuto di sua madre possiamo far qualcosa...- disse infine Hariq.

Namur gli porse il telefono e lasciò che il fratello parlasse con il minore.

Honey Rock *Investigation Agency 1*Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora