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Gay o meno, il compito che gli spettava era uno dei più struggenti e duri che gli potesse mai capitare.

Gli era stato messo a disposizione un aereo. Accompagnato da Giulio e da Augy, stava riportando a casa un figlio di quella arida terra.

I suoi amici erano preoccupati per lui. Aveva il volto inespressivo, e mai, nemmeno una volta, aveva manifestato il minimo di dolore.

Subito dopo aver catturato il cecchino, erano arrivate le ambulanze, e Namur era stato portato in un ospedale, con Hon sempre vicino.

Dopo alcune ore, durante le quali Namur aveva subito un'operazione difficile, era uscito un medico che ne annunciava il decesso.

Da quel momento in poi, Hon non aveva più parlato.

Raphael gli era andato vicino e si erano abbracciati.

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-Abbiamo fatto ciò che ci hai chiesto, lo stanno trasferendo in un ospedale protetto.-

Hon aveva guardato l'altro ed aveva annuito. -Dì a tuo padre di organizzare tutto per il rientro della finta salma. Quando rientrerò in America, porterò con me la merda che ha fatto questo...-

Raph annuì. -Saremo sempre vicini ma invisibili, non sarai mai in pericolo...- avevano sussurrato.

Solo lui, Raphael e suo padre Drew, sapevano di quel piano.

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Per non tradirsi, aveva chiuso il suo io in un silenzio profondo, fingendosi mezzo catatonico, ma vigile.

I suoi amici dovevano avere reazioni normali.

Hariq e Marawagh non potevano rientrare in patria, ma al momento della loro partenza, Raphael li aveva portati dal vero Namur, che lentamente si stava riprendendo. Lo immaginava arrabbiato ed incazzato, perchè suo marito era partito.

Ma voleva l'assassino. Doveva prenderlo con le sue mani.

E alla squadra governativa andava benissimo che ci andasse un civile, anche se un investigatore privato, ma comunque senza contatti con sigle governative.

Da settimane, aveva alcuni dei loro su quella terra, e in più c'erano gli infiltrati.

-Come hai fatto ad avere un passaporto da delegato politico? Come sei riuscito a farli avere anche a noi?-

Hon chiuse gli occhi, e dopo una settimana ricominciò a parlare con i suoi amici. -Era l'unico modo per portare indietro la bara, così non possono arrestarci per essere gay. Godiamo d'immunità come i membri di un'ambasciata.-

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Al loro arrivo, vennero accolti da molti SUV scuri. Era un aeroporto privato, quello dello scieicco.

Lui in persona scese da una delle macchine, appena avevano messo piede a terra.

Accanto allo sceicco c'erano altri due arabi, negli abiti tradizionali.

I due fratelli maggiori di suo marito e i suoi cognati americani, li considerava come tali, mentre uno dei due era un assassino.

Parlò direttamente con lui, in arabo.

E fece le sue condoglianze.

L'uomo sembrava distrutto, da vero dolore, e quello gli pesava.

Augy e Giulio erano ai suoi fianchi, presentati anche loro come delegazione americana, per il rientro in patria del figlio dello scieicco.

I figli li fissarono senza fare un fiato.

Hon li osservò attentamente, e ciò che vide nei loro volti non gli piaque per niente.

Honey Rock *Investigation Agency 1*Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora