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Si stavano dirigendo verso l'altro edificio. Sui volti dei ragazzi c'erano dei sorrisetti che ogni tanto si intervallavano con dei baci sulle guance e sulle labbra delle ragazze. Dopo un po' giunsero all' edificio. Era ettagonale, disposto su vari piani, molto ricco di particolari. Aveva un ampio spazio circostante, un po' come le enormi ville.

– allora vi piace? – chiesero loro.

- si è fantastica!- risposero le amiche.

– questa, è casa nostra, e da oggi anche la vostra. -  aggiunsero. 
Gli mostrarono poi le varie camere. Erano tutte con colori scuri, ma non era la solita pacchianata rossa e nera. Ogni stanza era diversa.

– dovreste riposare e stare tranquille, la trasformazione sta iniziando, e non sarà per niente lieve. – disse Jin.

– va bene, noi andiamo a riposare allora. - risposero le amiche.
La notte passava e il silenzio in quella casa si spezzò con le urla delle tre ragazze. Erano tutte e tre sul letto accovacciate con la schiena rivolta verso il soffitto, coperte tutte da soffici ali bianche tinte leggermente di rosso. I ragazzi si svegliarono improvvisamente e corsero da loro, spalancarono la porta e videro le ragazze sul letto. Erano cambiate, avevano le ali, i capelli erano più lunghi e gli occhi erano dirversi: Alessandra grigi, Roberta bianchi e Annapia verdi . Il loro odore era come quello di una rosa, molto delicato. Per loro erano bellissime, ma senza esitare gli corsero vicino.

– lo sappiamo che fa male, ma per favore resistete un altro pochino.- dissero Yoongi, Tae e Hobi. 
Alle ragazze venne spontaneo abbracciarli, nonostante il dolore.

- Mefisto!- urlò Jimin.

– mi ha chiamato per caso?- chiese lui.

– si, per favore portaci qualcosa per alleviare il dolore.- disse Jimin.

– come desiderate, mio signore.- rispose. Dopo un paio di minuti Mefisto torna con un unguento oleoso in una ciotola.

– ecco a voi signorino, per fortuna stamattina abbiamo controllato la dispensa e siccome mancava lo abbiamo rifatto.- disse.
Le  ragazze erano girate ancora di schiena così senza aspettare troppo, i tre amici iniziarono a prenderne un po' e a massaggiare delicatamente la schiena leggermente scoperta e dolorante delle ragazze. In poco tempo la crema iniziò a fare effetto, e le amiche ebbero così la possibilità di salutare per bene gli altri e Mefisto.

– ah si, lui è Mefisto, il governante della casa, è colui che si occupa di tutto, quindi per ogni problema potete tranquillamente chiedergli aiuto.– disse Jimin.

– piacere siamo Roberta, Alessandra e Annapia, speriamo di andare d'accordo.- dissero le amiche.

– piacere mio signorine! Sono Mefisto. Ah un'altra cosa. Ho la possibilità di trasformarmi in un Church Grim, o un cane nero dagli occhi rossi e con una coda lunghissima, quindi se mi vedete così non spaventatevi. – disse lui.

– va bene ce lo ricorderemo!- annuirono. Taehyung nel frattempo, per sbaglio aveva letto nella mente di Alessandra ed era scoppiato a ridere.

– Tae tutto bene? – chiesero gli altri perplessi. – Oh si , non potete capire cosa ho appena letto nella mente di qualcuno. – rispose lui e subito dopo guardò Alessandra che iniziò ad arrabbiarsi e diventare tutta rossa.
Nel frattempo Mefisto era andato via.

- perché cosa ha pensato? – chiese Jimin 

– Emh non posso dirtelo, i pensieri dovrebbero essere segreti. – disse lui.

– aishh va bene- disse Jimin.

– ma so che in fondo in fondo muori dalla voglia di dircelo- aggiunse sussurrando nell'orecchio dell'amico e  ammicandogli ,per poi strizzare  delicatamente una pacca del sedere di Taehyung, passarsi la lingua sulle quelle labbra carnose e andare via.
Le ragazze erano rimaste sole con Yeontan che ogni tanto entrava nella stanza e si accucciava ai piedi del letto. Subito dopo ripresero a dormire, o almeno ci provarono nonostante il posto sconosciuto e i vari lamenti che ogni tanto si sentivano, anche se ovattati.

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