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Lo smog sembra di nuovo creare quella coltre che caratterizza la città di Seul dalla quale i raggi del sole vengono filtrati. Alessandra è uscita presto di casa per via di un viaggio di lavoro ad Osaka, mentre Roberta e Annapia sono andate in pasticceria. Il locale pulula di gente e le due ragazze sembrano volare tra i tavoli per servire i clienti. Il clima è particolarmente teso per Annapia, che vedendo un ragazzo che stava sporcando i vetri della pasticceria, senza esitare, lancia una delle tazzine da caffè che aveva nel vassoio. Per la rabbia però sbaglia persona e al posto di colpire il vandalo colpisce un ragazzo alto, dalla pelle chiara e dai capelli lilla. Una volta accortasi di aver colpito il ragazzo sbagliato, con molta preoccupazione corre da lui. Il ragazzo misterioso è steso a terra così Annapia inizia a scuoterlo e a tirargli degli schiaffetti. Passati dieci minuti abbondanti il ragazzo riprende conoscenza e Annapia lo accompagna dentro, lo fa sedere ad un tavolino e gli porta dell'acqua ed un pasticcino per evitare un altro svenimento. Mentre è diretta in cucina, però ,il ragazzo la  afferra nuovamente per il polso.

- mi raccomando, la prossima volta stai più attenta, e comunque tranquilla, non andrà lontano quel vandalo- disse con tono rilassato.

– si tranquillo, lo so ho già chiamato la polizia e comunque, pensa solo a riprenderti perché non voglio averti sulla coscienza. Adesso scusa ma devo andare. Ho dei clienti da servire.- disse Annapia cercando di non pensare troppo alla figuraccia fatta, in fondo era un bel ragazzo.

Mentre gli passa davanti però il ragazzo la blocca:

-carino il tatuaggio sul braccio. Cosè un drago?- chiede incuriosito.

-Eh cosa? Si ho tatuaggi ma questo mi è nuovo. Robertaaaa.- urla la ragazza.

Ormai era la seconda volta che le succedeva una cosa del genere e nonostante fosse successo anche alle sue amiche, non ancora se lo spiegavano. In fondo anche se con molta fantasia erano molto suscettibili e tutto il contrario di credulone. Era ormai ora di pranzo così Alessandra chiama le amiche e in videochiamata iniziano a parlare. Esce il discorso della tazzina e con quello il fatto che sia spuntato un altro simbolo ad Annapia sul braccio. Era appena l'una e la giornata era ancora lunga. Stranamente non sembrava passare mai e la stanchezza iniziava a sentirsi. Andare in giro con gonna, tacchi alti e camicia non era affatto semplice, inoltre c'era ancora una riunione a cui Alessandra doveva partecipare, ma mentre si dirigeva alla sede centrale dell'azienda per discutere del da farsi ,si accorge che le scarpe l'avevano tagliata dietro al tallone, così senza pensarci due volte, mette un cerotto sui taglietti, indossa le francesine nere e mette i tacchi nella borsa.
Era ormai orario di chiusura e, dopo aver sistemato la pasticceria, Roberta e Annapia si dirigono allaeroporto per aspettare l'amica che tornava dal Giappone. Mentre tornano a casa intravedono un gruppo di nove ragazzi che camminava per strada, una sorta di gang ,che non sembrava avere buone intenzioni. Si fermano poi 20 metri dopo perché passano davanti ad un ristorante take away per comprare del sushi per cena. Scendendo dall'auto però, il gruppo di ragazzi che avevano incontrato qualche metro prima inizia ad osservarle, concentrando l'attenzione sulla clavicola e sul braccio di due delle tre ragazze per poi andare via. Inizialmente le ragazze non danno peso a quella gang ma dopo qualche minuto si dirigono di corsa in auto per tornare a casa. Quella sarebbe stata una notte in bianco per tutte e tre, ma nell'ultimo periodo, sempre frenetico e stressante, era difficile riuscire ad avere un po di pace.

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