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-Mefisto! Mefisto!- disse una voce.

- Ha chiamato signorino?- chiese lui.

– Si. Vorrei sapere dove sono le ragazze.- chiese Jin.

–  sono con la signora.- Rispose.

-come mai?- continuò curioso.

–  stasera vostro padre ha organizzato una cena alla quale dovrete partecipare visto che domani tornerete tra i mortali.- spiegò Mefisto.

– mmh va bene, allora andiamo a prepararci anche noi.- disse Seokjin.
Era quasi ora di cena e Lucifero era già all'ingresso della sua dimora ad aspettare i ragazzi. Erano tutti vestiti eleganti , come del resto dovevano essere tutti i giorni, ma essendo liberi di fare quello che volevano, i ragazzi preferivano evitare. Ad un tratto il discorso che si era creato tra padre e figli si spezzò per l'arrivo delle ragazze. Erano tutte e tre bellissime, e degne del loro ruolo; dal giorno della loro morte anche loro erano diventate le sovrane di quel posto: l'inferno.

- hyung asciugati, hai un po' di saliva.- disse Namjoon a Yoongi.

– sono davvero s-t-u-p-e-n-d-e. Davvero sono loro?- chiese Jungkook.

- si sono davvero loro- aggiunse Hoseok.

– che dire, interessante. Avete fatto proprio una bella scelta, e ad essere sincero rispecchiano anche la vostra personalità. Ah! Un connubio perfetto!- commentò Lucifero compiaciuto.

– grazie padre lo sappiamo.- aggiunse Jimin fiero di sé.

– quanta purezza, si contrappone perfettamente all'ambiente in cui ci troviamo, quegli occhi, i capelli, il corpo, per non parlare dei vestiti. Ah! Gli stanno da Dio, ops scusate il gioco di parole!, voi due mettetevi vicino a lei, voi qui, tu in mezzo e voi qui. Il quadretto perfetto! Aspet-

Lucifero fu interrotto.

- Signori, scusate, la cena è pronta.- Aggiunse Mefisto.

– non avrei mai pensato che Lucifero potesse essere così.- commentò Annapia.

– e quante altre cose non sai su di lui!- rispose Hoseok.

– come per esempio il bicchiere di latte e miele che beve tutte le sere prima di andare a dormire. Sai lo aiuta a dormire meglio.- continuò lui. Annapia iniziò a ridere mentre si dirigeva con Hobi nella sala da pranzo principale dell'edificio.

– mi piace vederti sorridere.- aggiunse lui.

- credo che lo farò più spesso, farti sorridere intendo.- disse.
Poi le diede un bacio delicato sulle labbra  e corse via facendosi rincorrere da Annapia che ormai aveva le gote in fiamme per l'accaduto. Raggiungono gli altri e si siedono. La tavola era impeccabile. Cera un'ampia scelta per quanto riguarda il cibo così da poter accontentare i gusti di tutti, dalla cosa più semplice alla più complicata. La cena era stata gradita da tutti e per loro era tempo di andare a dormire, così dopo essersi salutati si dirigono ognuno nella propria stanza per riposare. Era notte fonda ormai, ma le ragazze non riuscivano per niente a prendere sonno così con la scusa di aver fatto un incubo si dirigono verso le stanze dei ragazzi. Annapia apre lentamente la porta della stanza di Hobi e inizia a camminare verso il suo letto, ma lui non cè.

– hey-. disse il ragazzo ritrovandosela davanti al letto.

– h-hey, pensavo stessi dormendo, così sono venuta da te, ma mi sbagliavo.- rispose leggermente spaventata.

– non fa niente, dimmi tutto.- sorrise lui.

– non riesco a dormire e speravo potessi aiutarmi.- tentando di giustificarsi

– problemi di insonnia ? Sicura?. Non preoccuparti, anche se fosse importante non voglio saperlo, non voglio rovinare tutto perché adesso sono con te e nient'altro  conta- disse lui iniziandola a baciare. L'intervallo di tempo tra un bacio e un altro, si stava man mano accorciando, i baci invece si stavano trasformando da piccoli e innocenti a qualcosa di più importante. Hoseok aveva iniziato a metterci del suo in ciò che faceva, facendo attenzione ad ogni minimo particolare. In poco tempo Annapia si ritrovò in reggiseno con le spalle al muro e  una scia di baci  che le percorreva tutto il corpo, dal collo in giù. Voleva fare qualcosa anche lei ma era impotente considerata la foga e la passione del ragazzo che le impediva di staccarsi dal muro. Accortasi di avere però le mani libere iniziò a percorrere il bordo della maglia del ragazzo per poi accarezzargli gli addominali sotto la maglia, lievemente. Era qualcosa di piacevole e snervante allo stesso tempo. Hobi si decise a prendere la ragazza in braccio per spostarsi entrambi sul letto. Annapia si era allungata e lui le stava sopra a cavalcioni. Poi si spostò ed iniziò a passare la mano dalla guancia della ragazza a sotto l'ombelico e nonostante i vestiti, continuò, li prese e li trascinò via. Era nuda. Per lui era bellissima. Al tocco della mano di Hoseok con la sua intimità Annapia non resistì e proferì un verso dalla sua bocca. Era rossa per quello ma lui non ci aveva dato peso. Voleva appagarla, perché era sicuro di ciò che stava facendo e lei non lo fermò, anzi al contrario, lo incitava a continuare. Hobi si interruppe  per un momento e iniziò a spogliarsi fino a rimanere  nudo anche lui. Si posizionò nuovamente sul corpo della ragazza ed entrò lentamente dentro di lei, si fermò un attimo e iniziò a muoversi. Annapia travolta dal piacere si muoveva con lui. I loro ansimi, gemiti e piccoli rumori avevano troncato il silenzio della stanza finquando entrambi non vennero. Erano entrambi esausti così dopo una doccia veloce, si misero il pigiama e andarono a dormire.

– buonanotte Hobi.- disse lei

– buonanotte.- rispose lui. Gli diede un bacio sulla fronte e crollò con lei tra le sue braccia.

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