𝕸𝖎𝖓 𝖄𝖔𝖔𝖓𝖌𝖎

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"E' un brutto peccato, il peccato dell'accidia... è peggio che avere il cuore tiepido, peggio ancora. E' vivere ma perché vivo e non avere voglia di andare avanti, non avere voglia di fare qualcosa nella vita, aver perso la memoria della gioia."

Se dovessimo attenerci alla storia e quindi agli archivi storici ufficiali del palazzo reale, seguiremmo un filo logico nel narrare le vicende , certo, ma un buono storico va oltre i limiti imposti dall'alto e registra ogni evento, bello o brutto che sia, encomiastico o dannoso, pur di raccontare ai posteri la realtà degli eventi. Ebbene... durante alcuni lavori archeologici e di ristrutturazione di uno dei cinque palazzi, vennero ritrovati dei manuali storici che risulterebbero proprio appartenere al period di tempo intorno al 1400. Di questi manuali però, non si sentì più parlare. Molto probabilmente andarono perduti, chi lo sa. Una cosa è certa: sono spariti senza lasciare alcuna traccia da permettere agli storici attuali di formulare delle ipotesi su chi abbia potuto prenderli.

1400, regno di Joseon, dinastia Goryeo.

In questo frangente di tempo, secondo gli storici frequentanti il palazzo, il re Taejong e la Regina Myeongseong, sono i sovrani. 

Due furono i figli che ebbero secondo la versione ufficiale. Ma non tutti sanno, eccetto i funzionari del palazzo o i membri stretti della corte, che in realtà ci fu un terzo figlio, in quanto per motivi sconosciuti, non venne mai rivelato. 
Min Yoongi era il maggiore dei tre fratelli.
Proprio perché non fu mai esposto, neanche i suoi fratelli sapevano di lui.
Come era stato ordinato, sin da piccolo venne tenuto lontano dalla corte. Visse infatti nella tenuta estiva, che si trovava da tutt'altra parte.
Man mano che cresceva, la monotonia in quelle giornate, era sempre più evidente.
Con la maggiore età poi, passava molte delle ore mattutine ad allenarsi con la spada, montare a cavallo e tirare con l'arco dal cavallo in movimento. Il resto delle ore poi, dopo l'ora di pranzo, le passava a studiare le buone maniere.
Ovviamente succedeva molto spesso che pregava Seojoon affinché lo lasciasse dormire in pace, anche perché non servivano a molto, dopotutto.
Tra tutte le mattine, quella era proprio una di quelle in cui non aveva voglia di fare nulla.
- Vostra altezza! Deve svegliarsi.-

- puoi scordatelo, non mi alzerò mai, non ne vedo l'utilità.-

-Ma.-

- niente ma, stamattina non mi alzo da qui, quindi è meglio non disturbarmi, altrimenti te la vedrai con me. - disse schietto Yoongi che si ricoprì e si girò dall'altro lato.

- come vuole.-

Alla fine Yoongi era il tipo che sì,nonostante l'arrabbiatura che faceva prendere al povero Seojoon, alla fine ascoltava ciò che gli veniva detto di fare. Chissà, magari sapere come deve comportarsi un principe ideale, un futuro gli sarebbe potuto tornare utile.
Si sistemò, scelse l'abito da indossare e uscì in giardino, dove lo attendeva Seojoon.
Il principe ereditario, ciò che teoricamente doveva essere, amava la solitudine e la tranquillità, forse era un bene che non abitasse al palazzo. Aveva fatto sì che lo stesso Seojoon, oltre ad essere colui che lo assisteva pgno giorni, fosse anche storico, così da evitare di incontrare troppe persone e di sentirsi essere criticato. Lo stesso uomo,  che lo rimproverava della sua inerzia, smise di farlo nel momento in cui capì che facendo così non risolveva molto.
Yoongi passava ogni compleanno per la maggior parte con Seojoon e le sue due dame di corte, che come richiesto si sedevano con lui per condividere il buon cibo con lui. A fine del pranzo si dedicavano poi a fare giochi tradizionali come ad esempio la dama cinese, il gioco dei dadi o il mahjong. Poi prima del banchetto di cena, anche se non era necessario, gli venivano fatti dei regali e infine c'era l'ora del tè e dei racconti che le dame sentivano nei vari locali e ridicevano al principe.
Questo era un particolare importante, perché nonostante si rifiutasse gli inviti a corte della Regina Madre, o dello stesso imperatore per assistere alle discussioni che si svolgevano con i rappresentanti delle varie classi sociali, la sua risposta era sempre netta e decisa, senza un minimo di spiegazione.
Per il più delle volte si mostrava freddo e distaccato senza accennare ad un minimo di emozioni, belle o brutte che fossero, proprio perché, anche con le esperienze precedenti, aveva capito che le stesse emozioni, delle volte, possono essere utilizzate come arma per piegare il nemico.

Un giorno, suo padre insieme ai suoi fratelli dovettero partire per una spedizione nel regno di Silla, così prima di salutare il padre e vederlo andare via, quest'ultimo gli regalò una spada con lo stemma della famiglia reale e particolari dell'impugnatura in giada e metallo prezioso.

I mesi passarono, la Regina Madre era l'unica rimasta al potere, e lui ,come suo solito, si ritrovava nel piccolo angolo di paradiso, finché, il messaggero della corte, non si presentò bella sua dimora e lo informò dell'accaduto.
Sua Maestà, era rimasta la sola a governare in quanto né il re, e tantomeno i principi fecero ritorno.
Yoongi così, decise di abbandonare la tenuta estiva e insieme alla sua corte di recò a palazzo, dove venne accolto inizialmente contro voglia. Capendo ciò che stava accadendo, e l'aria di rivolta da parte dei rappresentanti di avere potere l'imperatrice, fece in modo di esserle abbastanza vicino da evitare le minacce maggiori.

Una sera però accadde che alcune guardie del palazzo, vennero corrotte con del denaro e così i rivoltosi riuscirono ad entrare a palazzo e a intrufolarsi per le camere.
Una volta trovata la stanza della Regina, non fu molto il tempo che ci impiegarono i traditori per uccidere sua Maestà e incriminare Yoongi.
Pur sapendo delle false accuse, e dell'occasione che aveva per riscattarsi, decise comunque in un primo momento di rinunciare al trono, ma una volta rinsavito capì che se avesse rinunciato totalmente alla carica di sovrano, questi avrebbero cercato un modo per far salire qualcuno al trono che a loro potesse fare comodo.
Di lui fu subito fatto un ritratto che venne appeso insieme agli altri, raffiguranti i vari membri della famiglia reale.

Una notte, nel nel mezzo del suo sonno ristoratore, si alzò, prese della carta e qualcosa con cui scrivere e disegnò ciò che aveva sognato.
Fece diversi disegni dopo quella notte, colti in vari momenti della giornata .
La cosa strabiliante fu che in uno di questo, c'era la rappresentazione della cacciata dal Paradiso che lui stesso insieme ai suoi fratelli visse.
Questo fu il cimelio storico che Yoongi tramandò, con innumerevoli note dall'altra parte del foglio.

Ecco il nostro Yoongi:

Ecco il nostro Yoongi:

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