Capitolo 46

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Due anni dopo.

"Nic devi salire sul palco" Mi chiama Adriano.
"Già?" Chiedo guardando l'orario sul cellulare.
"Sono le nove" Dice.
Ha ragione, sono le nove in punto.
Mi alzo dalla comoda poltrona del camerino, mi stanno aspettando tutti.

"È sold out" Mi dice Adriano mentre mi accompagna vicino al palco.
"Anche questo?" Chiedo incredulo.
"Stupito?" Chiede.
"Certo, ci sono un sacco di persone" Dico.
"E allora non farle aspettare" Dice.
Annuisco e mi preparo per spuntare direttamente sul palco.

Le luci sono chiuse, i fan cominciano ad urlare.
I chitarristi cominciano a suonare le prime note di 'Colpa delle favole', dopodiché salto su.
Tutti cominciano ad urlare ed io canto.
Questa volta non da solo, ci sono 64 mila persone con me oggi.

Applausi, flash, pianti, grida.
Tutti solo per me.
È fantastico avere tutti qui, poi a Roma, a casa mia.
Mamma e papà vicino al palco, i miei amici con la mia fidanzata. Ci sono tutti.

Finisce 'Colpa delle favole'.
Saluto tutti quanti.
I ragazzi dal prato, quelli delle tribune, tutti.
Continuo a cantare per un po'.

Arrivano anche i vari ospiti.
Fabrizio Moro, Antonello Venditti..
Anche in questo caso c'è un atmosfera molto bella.
Loro che cantano, io lì vicino e i fan con i flash in sottofondo.
È un sogno.

Lo Stadio Olimpico è per quei cantanti grandi, che fanno tour da paura.
Io ho fatto solo i palazzetti, eppure eccomi qua.
Non avrei mai pensato di arrivare qui.
È tutto surreale.
È decisamente colpa delle favole.
È colpa mia che sono testardo.
È colpa dei professori.
È colpa dei compagni.
È colpa dei miei genitori.
E infine della musica.

Mamma che è più emozionata di me, mio padre che mi guarda con ammirazione e i miei fratelli...sono sempre i soliti ma mi supportano.

Piangono un po' tutti, i fan emozionati, mamma commossa e io ho giurato a me stesso di resistere.
Oggi non si piange, è un giorno felice.

Dopo un tour completamente sold out e anche lo Stadio Olimpico non c'è proprio motivo.
È un giorno felice, bello.

La gioia delle persone quando parte 'Dove il mare finisce', le lacrime con 'Giusy' e 'Ti dedico il silenzio',i fidanzati abbracciati con 'Piccola Stella,le mani alzate con 'Ipocondria', tutti i flash accessi con 'Pianeti' e 'Farfalla bianca'. Riesco a percepire tutto da qui.
Salto e gioisco con loro.
Questo giorno è nostro.

Quando sale il piccolo Andrea per 'Poesia senza veli', le urla per 'Stasera', lacrime con 'La stella più fragile dell'universo', la rabbia per 'Mille universi' e altre ancora.
Ogni canzone uno stato d'animo diverso.
64 mila persone che condividono le loro emozioni con me, che sono esattamente come loro.
Emozionato, col cuore a mille.

I miei amici che da anni devono sopportare le mie canzoni oggi cantano a squarciagola con me, con quella bottiglia di vino in mano per quando finirà La Favola e si ritornerà alla realta.
Peter non lascerà mai l'isola che non c'è fin quando non smetterà di sognare, e per fortuna io non ho ancora smesso.

Mi posiziono vicino al microfono.
Parte il video dietro.
Si parte.
È la mia Stazione dei ricordi

"Ho il cuore che mi vola e sentiti leggero
Ho colpito a duro muso la vita e lo faccio da una vita intera.
Non mi sento mai adatto a questi contesti indifferenti
Rido, guardo i miei difetti come fossero perfetti 
Avessi gli occhi di mio padre proverei a ragionare,
ma sono nato con la voglia di strafare e col bisogno di volare
Dicesti " chiudi gli occhi, non pensarci"
Ma quelli come me chiudono gli occhi solo per allontanarsi
Allontanarsi da che cosa che qui è sempre la stessa storia
Ti vien voglia di cambiare e cambia chi non c'è più ora
Ricordo notti in un parcheggio, birre vuote sul cruscotto
Parlavamo sì, ma senza aver mai pagato un conto.
Noi siamo quelli senza scuse, col passato in fiamme
Quelli che parlano con tutti ma non è niente d'importante
Che le cose belle stanno dentro e meritano stelle
Siamo tutti Giusy, cambia soltanto dentro a quale pelle
Potrei cantare per cent'anni e dire le stesse cose
E non è monotomia, è il mio rifugio personale
Non chiedermi niente, questa sera si sta bene
Porta un po' dei tuoi ricordi e dopo mescolali insieme"

Canto con gli occhi chiusi mentre il piano risuona per tutto lo stadio.
'La Stazione Dei Ricordi' anche se è un pezzo parlato la sanno tutti.
È bello sentire come mentre parlo io di sotto si possa sentire il controcanto dei fan.
Giro lo sguardo verso il video.
Certo che non n'è passato di tempo.
Sono solo due anni.
Due anni che però hanno cambiato tutto.

Io che entro a far parte dell'Honiro, Adriano mio manager, il mio primo disco, Sanremo giovani, la vittoria, concerti, interviste, tour e instore, Sanremo big, lo scandalo, i palazzetti sold out ed infine lo Stadio Olimpico.

È pazzesco.

"Vorrei parlare anche di lei ma senza esagerare
Che il cielo lì ci osserva e noi formiche in pasto a un mondo cane
E poi ti bastan due occhi azzurri e torna tutto
Ritorna il cuore al suo posto dove c'è calore
Avevo voglia di cantare ma solo ciò che avevo dentro
Sento che tanto più mi sento vuoto tanto più mi riempio dentro
Ricordo lì in terrazza, quinto piano sopra tutti
Passare notti dentro stanze in cui non vedi bene tutti
E con la mano, e con la mano, e con la mano sposti il fumo che ti bruci gli occhi
Sentirmi ultimi ma sorridere che è passato pure oggi"

"Mamma, mamma, mamma
t'ho deluso tante volte e non è vittimismo,
t'ho vista piangere e maledico il giorno
in cui non m'hai più visto,
quando tornavi da lavoro
e c'era quel silenzio, e i professori che ti urlavano:
'Suo figlio è marcio dentro',
Ma che ne sanno loro? Che ne sanno tutti?
Io la mia vita l'ho vissuta solo
attraverso i miei gusti,
e pagherò un conto tra diec'anni,
o forse anche domani,
ma vince chi si sveglia,
vive, muore e spera, sempre dentro le sue mani"

Le grida dei fan e il pianoforte che imperterrito continua a suonare.
Io che con il mio sorriso guardo tutti.
Questi sono qui per me e non sto sognando.

Prendo il palloncino rosso, uguale al mio tatuaggio sul petto.
Lo lascio volare, sotto gli applausi di tutti.
"Ultimo, Ultimo" Grida il pubblico battendo a tempo le mani, mentre il palloncino arriva ormai troppo in alto per raggiungerlo.

-labimbasperdvta

suo figlio è marcio dentro | ultimoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora