Capitolo 5

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Dimmi che cosa vedi
Quando ripensi al domani
Quali domande, quante risposte
Forse domani, ripeti forse
Vivo coi sogni appesi
Girano le pareti
Vivo, vivo cosi sogni appesi

"E da qui non so come continuarla" Dico ad Adriano che ascoltava attento il testo.
"Come ti sembra per ora?" Chiedo.
"È bellissima, dobbiamo assolutamente provarla con il piano" Mi risponde passandomi una bottiglia di birra.
"Ma ancora non è finita e poi non ha il titolo" Ribatto.
Una canzone senza titolo e a metà non si era mai vista.
"La continui poi con calma e per il titolo hai idee?" Mi domanda.
"Sogni appesi per adesso, ma mi sembra ripetitivo con il ritornello" Dico.
"Sogni appesi va benissimo" Mi rassicura.

Faccio un sorso alla birra.
"Ci voleva proprio una serata così" Dico subito
dopo.
"Così come?" Mi chiede non seguendomi.
"Senza pensieri" Rispondo semplicemente.
"Sempre per la bocciatura?" Mi domanda prendendo anche lui un sorso di birra.
"Sì, è che li ho delusi tutti. Non se lo aspettavano" Dico.
"Gli passerà, non possono tenerti lontano dal piano a vita, e poi, anche se fosse, ti ho già detto che suonerai da mio zio"Mi posa una mano sulla spalla.
"Ma sei sicuro? I tuoi lo sanno?" Gli chiedo.
"No, di certo tua madre lo avrà raccontato alla mia e non ci lascerebbero andare. È un nostro segreto"  Mi dice.
"Okay, e come pensi di prendere la chiavi a tua madre?" Gli domando passandogli la birra.
"Ci vuole un piano alla James Bond" Mi risponde battendo le mani.
"James Bond, vai a cagare" Lo spingo leggermente  .
"Vedi che dico sul serio. Quelle chiavi ce le prendiamo, con le buone o con le cattive" Si ricompone subito.
"Poi vedremo" Concludo strappandogli dalle mani la birra.

Com'era il detto?
A mali estremi bevi e rimedi?
Beh chiunque lo abbia inventato è un genio del male.

"Ragazzi, anche voi qua" Ci sentiamo chiamare in lontanza.
Ci giriamo entrambi di sorpresa.
Leo e Gianmarco stanno correndo verso di noi.

"Ehi" Batto il cinque ad entrambi.
"Scusate se non mi sono fatto sentire ma con la fine della scuola ho dimenticato di avere una vita sociale" Dice subito Gianmarco.
"Gianmarchì non parliamo di scuola che già sono incazzato?" Dico mettendo da subito le mani avanti.

Per almeno tre mesi non voglio sentire parlare di scuola.
"Perché?" Domanda Leo.
"Perché sono stato bocciato" Dico subito.
"Ancora Nic?" Alza gli occhi al cielo Gianmarco.
"Non cominciate anche voi con questo discorso, vi supplico" Prende le mie difese Adriano.
"Va bene, piuttosto, passa la birra" Dice Leo.

Quel poco di birra che era rimasto sparisce subito.
"Sei uno stronzo, potevi lasciarmene!" Gli tira un leggero pugno Gianmarco.
"Chi tardi arriva male allogia caro" Alza le spalle.

Ci voleva proprio una serata di stacco.
Diversa dalle solite.
Che non sia solo io e i miei pensieri.
Che mi rimetta in piedi.
Ci voleva proprio.

Ho trascurato le amicizie da aprile.
Con la scusa della scuola restavo a casa per pensare, suonare e inventare giustificazioni assurde per le interrogazioni.
Per fortuna non sono l'unico ad essere stato impegnato.
Gianmarco ci tiene davvero al suo futuro, per questo cerca di frenarmi quando esagero.
Peccato che questa volta sia arrivato tardi.
Odiava dovermi 'sgridare'. Alla prima bocciatura non si era scomposto più di troppo, gli avevo giurato che avrei studiato tutto.
Adesso, come tutti, è deluso.

Ci manca qualcuno alla lista da deludere o abbiamo finito?
"Per tornare al discorso scuola, che dopo questo chiudo, sono letteralmente scappato di casa per evitare di festeggiare la pagella" Dice Leo.
"Come mai? Se hai una buona pagella tanto vale vantarti" Si intromette Cassio.
"Mamma deve vantarsi con le sue amiche su quanto sia 'prodigioso'" Risponde.
"Che cazzata" Dice Gianmarco.
"Infatti, tu prodigioso...Ma non farmi ridere" Mi intrometto anch'io.
"Parli te" Mi tira uno schiaffo leggerlo sulla schiena.

"Comunque se ti fai bocciare ancora ti uccido Nic" Mi minaccia Gianmarco.
"Gianmarchino versione mamma apprensiva mi mancava proprio" Ridacchia Adriano.
"Che culo" Dico io.
"Ridete pure, tanto ormai ti sei fatto prendere in antipatia dai prof" Risponde nervoso.
"Ovviamente, perché sono marcio dentro, non è vero Cassiolì?" Ironizzo subito.
Adriano scoppia a ridere sotto gli sguardi straniti di Leo e Gianmarco.

"Possiamo capire o è un segreto di stato?" Domanda Leo.
"In pratica la prof di matematica ha detto a mia madre che sono marcio dentro perché compongo" Rispondo ridendo leggermente per la reazione di Adriano.
"Che merda..." Dice Gianmarco.
"E tutto questo perché lei non è riuscita a fare lo stesso" Interviene Cassio.
"L'invidia è una brutta bestia" Dico io.
"Si vede caro mio, appena sarai famoso le riderai in faccia a questa fallita" Mi incoraggia Leo.
"Vi posso far sentire un pezzo?" Domando ad un certo punto.
"Hai già una canzone tua?" Chiede Gianmarco.
"Non proprio. Non è finita. Si chiama Sogni Appesi per ora" Annuncio.

Ma guarda che strana la sorte
Oggi che mi sento bene
Io lo rincontro per strada
Gli chiedo di ridere insieme...

A fine ritornello entrambi fanno un piccolo applauso.
"Ci dai dentro eh" Mi tira una pacca sulla spalla Leo.
"Da quando era un bambino che voleva farlo" Dice Cassio ridendo.

Da quando ero bambino
Solo un obbiettivo
Dalla parte degli ultimi, per sentirmi primo...

-labimbasperdvta

suo figlio è marcio dentro | ultimoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora