9 - Leaving home ain't easy

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"Non puoi tornare a casa."

Queste parole raggiunsero John come un colpo al cuore, ed il rosso boccheggiò leggermente, rendendosi conto di cosa avrebbe significato questo. Non poteva tornare a casa: avrebbe continuato a rimanere là, in un luogo che gli era del tutto estraneo, senza avere la possibilità di tornare indietro.

Guardò gli altri tre ragazzi con attenzione e con sbigottimento totale: c'era Brian, il ragazzo che scompariva appena provava timidezza, rabbia o un qualunque sentimento forte, e che tra l'altro probabilmente lo odiava; c'era Roger, che con il suo carattere l'aveva accolto alla perfezione nel Sottomondo ma che, nonostante si fosse rivelato amichevole sin da subito, era uno stregone e di certo poteva rappresentare un pericolo; e poi c'era Freddie, il Cappellaio dal trucco affascinante ma allo stesso tempo inquietante che in quelle poche ore aveva dimostrato di potere cambiare umore ogni minuto.

Deglutì, spaventato non tanto dagli altri tre ragazzi quanto dalla prospettiva di una vita completamente nuova. Non riusciva a pensarci, in realtà: tutto gli sembrava troppo grande, troppo impossibile per essere realmente vissuto sulla sua pelle. Era in un mondo diverso, insieme a persone diverse, in contesti diversi, in una vita diversa.

Sarebbe stato bello vivere là per qualche tempo, senza alcun dubbio: non avrebbe mai più sentito parlare di suo padre se non nei suoi incubi più oscuri, Federico sarebbe diventato solo un lontano ricordo e tutte le prese in giro dei suoi compagni di scuola sarebbero sparite completamente. Non sarebbe più stato il frocio, il finocchio, la ragazza, la puttana. Sarebbe stato semplicemente John, e questo gli sembrava paradisiaco.

Eppure, viverci una vita avrebbe significato ricominciare tutto da capo, e John sapeva di non esserne in grado. Per questo spalancò gli occhi e si portò una mano davanti alla bocca, rimanendo per qualche minuto in un silenzio completo.

Guardò nuovamente gli altri, ma questa volta non vide tre ragazzi potenzialmente minacciosi e pericolosi. C'era Brian, una persona insicura ed emotiva che, ne era certo, avrebbe fatto di tutto per i suoi amici; c'era Roger, il biondo che lo aveva accompagnato fin lì e che lo aveva preso da subito sotto la sua ala, a tal punto da preferire il fare ingelosire Brian piuttosto che ignorarlo; e poi c'era Freddie, con quel viso affascinante ed un'espressione triste e malinconica, che gli faceva tenerezza ed allo stesso tempo si faceva ammirare, in quanto il rosso non riusciva nemmeno ad immaginare quanto avesse sopportato in passato.

Sorrise leggermente quando Freddie gli accarezzò il dorso della mano. "Tesoro, tutto ok?", gli chiese, con dolcezza, temendo che l'altro se la fosse presa per la sua affermazione precedente.

John scrollò la testa e lo guardò negli occhi, intrecciando il suo sguardo con quello profondo ed espressivo del Cappellaio. "Casa mia non è un posto nel quale voglio tornare, non ho nulla là che mi mancherà.", affermò, sicuro di se stesso. "Resterò qua, se... se non vi do fastidio.", aggiunse, con un tono un po' più fievole e timido.

Freddie fece un sorriso incoraggiante ed annuì. "La mia camera degli ospiti è libera, caro. Rimani quanto vuoi.", mormorò, cercando di apparire completamente certo delle sue parole.

Roger e Brian si scambiarono una silenziosa occhiata, dimentichi di quel bisticcio che avevano avuto in precedenza. La domanda che avevano nella mente gli si leggeva negli occhi increduli: il Cappellaio non aveva mai permesso che nessuno dormisse nella camera di Jim, nemmeno per una notte, non lo aveva permesso nemmeno ai suoi due migliori amici. Si sorrisero, pensando che forse la presenza di John avrebbe veramente cambiato qualcosa nel cuore di Freddie, e persino nella testa di Brian il rosso iniziò ad apparire non soltanto come un ragazzo che, inspiegabilmente, si era da subito trovato nelle grazie di Roger.

 Si sorrisero, pensando che forse la presenza di John avrebbe veramente cambiato qualcosa nel cuore di Freddie, e persino nella testa di Brian il rosso iniziò ad apparire non soltanto come un ragazzo che, inspiegabilmente, si era da subito trovato...

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𝐢𝐬 𝐭𝐡𝐢𝐬 𝐭𝐡𝐞 𝐫𝐞𝐚𝐥 𝐥𝐢𝐟𝐞? [𝐢𝐧 𝐩𝐚𝐮𝐬𝐚] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora