°•°𝐂𝐫𝐮𝐦𝐩𝐥𝐞𝐝 𝐡𝐞𝐚𝐫𝐭𝐬°•°
- Hyung ora calmati - Jungkook prese a coppetta le sue guance, guardandolo dal basso. I pollici cercavano di eliminare ogni traccia visibile di un pianto durato ore, ed una confessione rimuginata da anni. - Respira. Va tutto bene ora - e, per la prima volta, le iridi pure e cristalline del moro si posarono sulle labbra di Taehyung.
Era sempre stato bello ai suoi occhi: un piccolo frammento di galassia. Il grigio gli aveva da subito estirpato il cuore e tenuto con sè in una campana di vetro, nascosta, attendendo che le gambe tremanti di Jungkook muovessero i primi passi. Non aveva di certo eliminato i ricordi di quelle giornate scolastiche ove attendeva solo la frazione di secondo in cui vi si poneva il cambio di materia, per passeggiare nello stesso corridoio della classe di Taehyung e lanciare uno sguardo alla sua porta.
Gli occhi parlavano da sè: pareva innamorato perso, reduce di una relazione ma nuovamente pronto a donare il suo cuore d'oro ad un'altra persona. Aveva atteso mesi per fare il primo passo, per spingersi con il coraggio che non trovava, verso quel ragazzo. Voleva essere protagonista di una possibile amicizia, non sarebbe stato capace a contenere passivamente, la camminata sinuosa del grigio all'uscita dell'istituto, ancora per molto.
Taehyung non sapeva quante volte le ossa del moro avessero tremato ad una semplice stretta di mano, quante volte avesse incosapevolmente provocato scariche di adrenalina alla sua povera spina dorsale. Non aveva idea di quanti pensieri andavano a lui durante le lezioni mentre riempiva di piccoli cuori i quadretti dei fogli. Il grigio ignorava tutti i giorni in cui Jungkook aveva smesso di mangiare, saltando pasti con la scusa della palestra, ma con il cranio pieno zeppo della voce bassa di quel ragazzo. Taehyung non sapeva, e non sarebbe mai dovuto venire a sapere, quanto lo facesse soffrire silenziosamente, in un angolo dei bagni scolastici, rannicchiato su sè stesso. Al contrario, non conosceva la felicità immensa che investisse il moretto ad ogni lezione di recupero o quando suonasse solo per lui il suo amato sassofono.
- E non lo saprà mai - si ripetè mentalmente con un abbozzo di sorriso, rivolto al maggiore ed ai suoi ricordi, di cui ne conservava ancora le cicatrici.
Rimasero in silenzio, contemplando l'uno le mille stelle nelle iridi dell'altro, scoppiando poi in una risatina isterica, carica d'imbarazzo. Chè Taehyung non aveva mai provato sensazioni simili, nemmeno sapesse definire il termine "palpitazione". Erano circondati da un'aura di armonia assoluta, uno seduto davanti all'altro; era udibile solamente il leggero spostamento d'aria dei loro respiri.
- Hyung - di nuovo Jungkook spezzò la quiete, con l'intenzione di compiere il fatidico passo - Vuoi festeggiare il Natale con me? -.
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𝗦𝗽𝗿𝗶𝗻𝗴 𝘀𝗻𝗼𝘄𝗳𝗹𝗮𝗸𝗲 ; 𝗍𝖺𝖾𝗄𝗈𝗈𝗄
Fanfiction[𝙩𝙖𝙚𝙠𝙤𝙤𝙠] - 𝖲𝖼𝗎𝗌𝖺𝗆𝗂, 𝖾𝗋𝗈 𝖽𝗂 𝖿𝗋𝖾𝗍𝗍𝖺 𝖾 𝗇𝗈𝗇 𝗁𝗈 𝗀𝗎𝖺𝗋𝖽𝖺𝗍𝗈 𝖽𝗈𝗏𝖾 𝗆𝖾𝗍𝗍𝖾𝗏𝗈 𝗂 𝗉𝗂𝖾𝖽𝗂. 𝖬𝖺, 𝗉𝖾𝗋 𝖼𝖺𝗌𝗈, 𝖼𝗂 𝗌𝗂𝖺𝗆𝗈 𝗆𝖺𝗂 𝗏𝗂𝗌𝗍𝗂? - 𝖢𝗈𝗌𝖺? - 𝖮𝗁 𝗀𝗎𝖺𝗋𝖽𝖺, 𝗁𝖺𝗂 𝗎𝗇 𝖿𝗂𝗈𝖼𝖼𝗈 𝖽...