°•°𝐄𝐦𝐛𝐚𝐫𝐫𝐚𝐬𝐬𝐢𝐧𝐠 𝐤𝐢𝐬𝐬𝐞𝐬°•°
P
osò un palmo dietro di sè con un tremolio a scuotergli le braccia. Abbassò il volto di qualche millimetro, scorgendo con la coda dell'occhio il ghigno sul volto del grigio: non aveva posto resistenza, non aveva pronunciato nessuna parola e non trovava la capacità di muoversi. Completamente paonazzo, intrecciò gli occhi scuri con quelli dal taglio felino di Taehyung, e credette di aver osservato per un attimo un intero cielo stellato. Più le labbra carnose dell'altro si avvicinavano, più sentiva di non possedere abbastanza autocontrollo per fermarlo. Rimase qualche millimetro a cui entrambi socchiusero gli occhi, sobbalzando poi di scatto.
- Scusatemi, mio figlio è un maleducato - brontolò severa una donna dai capelli lunghi, nascosti con un grazioso cappellino di lana. Ella si inchinò in continuazione in segno di rispetto, per poi poggiare lo sguardo sul bambino di cinque anni dietro di lei - Disgraziato che non sei altro - gli prese l'orecchio tra le dita trascinandolo via - Ti avrò spiegato mille volte che le palle di neve non si lanciano agli sconosciuti. Dai fastidio!.
Entrambi ridacchiarono alla buffa scena, rendendosi poi conto della posizione precedente. Si staccarono velocemente posizionandosi agli angoli della panchina, uno con le dita tra i capelli e l'altro sprofondando nella sciarpa.
- I-Io non v-volevo, cioè..
- S-Si ti c-capisco.
- C-Cioè era.. e-era per darti una dimostrazione no?
- M-Massì ovviamente.. a-anche io.
- Hai d-detto che ti piace u-un altro vero? E-Ecco.
- S-Si esatto.
- E quello non sono sicuramente io, no? è logico.
- S-Si esatto. T-Tu? Pft
- E-Era un aiuto il m-io.. ehm
Decisero di rimanere in silenzio per non gesticolare e balbettare oltre. Il sommelier fu il primo ad alzarsi - Ora devo andare. - usò la scusa dell'ora per l'unico scopo di fuggire a quella situazione imbarazzante. - L-Lascia che ti accompagni - il tono di Jungkook sembrava deciso ma il colorito sparso sulle sue guance lo tradiva - Non ce n'è bisogno, davvero. - tentò di congedarlo, non riuscendoci.
Poco dopo si ritrovarono entrambi a percorrere il grande vialetto di fronte ai lussuosi appartamenti, contententi anche quello di Taehyung che, infatti, annunciò - Ecco, è qui che abito - posò la schiena sulla porta. A quell'ora di notte non vi era molta gente quindi ne approffittò per tirare un sospiro di sollievo e voltarsi con l'intento di sparire tra i calici di vino. Sentì la stoffa del cappotto impigliarsi tra le dita del moro, il quale, la tirava come a non voler disturbare - Io avevo un regalo.. - mormorò frugando nelle tasche ampie. Prese tra le falangi una piccola statuina in legno, completamente intagliata a mano; la porse al grigio sussurrando - Buon Natale hyung.
E fu un attimo, un secondo che lo prese alla sprovvista, un momento in cui non era concentrato negli occhi profondi del minore, distratto dal regalo. Una scintilla vagò leggera nelle sue pupille, e non ebbe il tempo di ribattere, che vide Jungkook correre all'impazzata via da lì. Rimase con un piccolo alberello natalizio in legno di cigliegio tra i palmi a confermare quanto era appena accaduto. Lo rigirò per un tempo che pareva infinito, notando un particolare che lo fece fremere dalla punta dei piedi a quella dei capelli: alla base dell'oggetto era inciso il suo nome con un minuscolo cuoricino. D'istinto fece salire due dita alle labbra, tastandole delicatamente ed un sorriso idiota si fece spazio tra le crepe di quei boccioli rosei.
Lo aveva baciato.
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𝗦𝗽𝗿𝗶𝗻𝗴 𝘀𝗻𝗼𝘄𝗳𝗹𝗮𝗸𝗲 ; 𝗍𝖺𝖾𝗄𝗈𝗈𝗄
Fanfiction[𝙩𝙖𝙚𝙠𝙤𝙤𝙠] - 𝖲𝖼𝗎𝗌𝖺𝗆𝗂, 𝖾𝗋𝗈 𝖽𝗂 𝖿𝗋𝖾𝗍𝗍𝖺 𝖾 𝗇𝗈𝗇 𝗁𝗈 𝗀𝗎𝖺𝗋𝖽𝖺𝗍𝗈 𝖽𝗈𝗏𝖾 𝗆𝖾𝗍𝗍𝖾𝗏𝗈 𝗂 𝗉𝗂𝖾𝖽𝗂. 𝖬𝖺, 𝗉𝖾𝗋 𝖼𝖺𝗌𝗈, 𝖼𝗂 𝗌𝗂𝖺𝗆𝗈 𝗆𝖺𝗂 𝗏𝗂𝗌𝗍𝗂? - 𝖢𝗈𝗌𝖺? - 𝖮𝗁 𝗀𝗎𝖺𝗋𝖽𝖺, 𝗁𝖺𝗂 𝗎𝗇 𝖿𝗂𝗈𝖼𝖼𝗈 𝖽...