𝐀𝐛𝐢𝐭𝐢 𝐢𝐧𝐭𝐫𝐞𝐜𝐜𝐢𝐚𝐭𝐢

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°•°𝐁𝐫𝐚𝐢𝐝𝐞𝐝 𝐜𝐥𝐨𝐭𝐡𝐞𝐬°•°

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°•°𝐁𝐫𝐚𝐢𝐝𝐞𝐝 𝐜𝐥𝐨𝐭𝐡𝐞𝐬°•°

Quella determinata mattina natalizia Taehyung si alzò pieno di energie, piegandosi su sè stesso per far schioccare ogni vertebra della schiena, vittima delle costanti ore ad osservare dipinti nei musei. Era strano. Il grigio non avrebbe mai pensato di uscire tra le famiglie, gli anziani ed i venditori, alle abituali bancarelle in legno di Seoul. Era sorprendente notare come si muovesse quasi volando tra le stanze di casa, un caffè ed un po' di trucco.

Si poggiò affannato al bancone della cucina, dove, giorni prima, era posato delicatamente tra vino, stupidi pensieri e la città illuminata a festa. La sua visuale lo ripropose in quella posizione: solo, annoiato ed ubriaco. Aveva sempre odiato il Natale e tutto ciò che lo riguardava, ma, in quell'esatto momento, avvertì le intere cellule del suo corpo andare in fibrillazione. Perchè era felice?

Si diresse a passò deciso nella camera che ospitava il suo enorme letto matrimoniale, fiondandosi senza ritegno verso l'armadio. - Okay devo fare colpo.  - corrugò l'espressione alle sue stesse parole - Ma cosa sto dicendo - si schiaffeggiò la fronte con una gruccia, causandosi dolore inutile. Picchiettò poi l'indice sul labbro inferiore, mentre la lingua lo inumidiva di tanto in tanto. Estrasse dei completi già composti - Troppo elegante. Troppo festaiolo. Bah perchè ho colori vivaci in questo armadio? Troppo casual. - di nuovo il suo buonsenso si impose fastidiosamente - Precisamente, perchè mi sto preoccupando per quello che devo mettermi? -. Scrollò le spalle attirando a sè uno dei soliti abiti, dando un contegno alla sua persona.

Non si accorse nemmeno di essere uscito senza sciarpa e con una scarpa slacciata: la testa barcollava altrove. Con le mani in tasca, si maledì per l'essere ormai troppo lontano dalla sua abitazione, infreddolito da continui colpi di vento al collo. - Ma sarò deficiente. - sbottò d'un tratto, accortosi di essersi perso tra quelli che erano centinaia di stand caratteristici del periodo. Diede uno sguardo ai dintorni, aguzzando gli occhi e captando qualsiasi possibile testolina mora tra altre migliaia.

- Hyung! - un tono di voce melodioso che riconobbe subito - Kook! - quasi urlò per farsi sentire, raggiungendo il ragazzo dall'altra parte della piazzetta ove si trovavano.

- Buongiorno Jungkook - pronunciò amorevolmente appena arrivati uno di fronte all'altro - Hyung come mai così felice stamattina? - il grigio ridacchio alla domanda curiosa del più giovane. Alzò le spalle perdendosi ad osservare uno striscione pubblicitario - Ieri non ho bevuto come routine, la mia mente ringrazia - sorrise senza quasi rendersene conto.

- Vieni con me - ricambiò l'espressione Jungkook, prendendolo per mano in uno scatto di coraggio, ed accompagnandolo al piccolo tavolino artigianale dei suoi amici. Taehyung abbassò le iridi scure verso le loro dita intrecciate e, per grazia di Dio o miracolo di qualche contorta divinità, si sentì avvampare.

𝗦𝗽𝗿𝗶𝗻𝗴 𝘀𝗻𝗼𝘄𝗳𝗹𝗮𝗸𝗲 ; 𝗍𝖺𝖾𝗄𝗈𝗈𝗄Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora