𝐂𝐨𝐧𝐟𝐞𝐬𝐬𝐢𝐨𝐧𝐢 𝐝𝐞𝐥𝐢𝐜𝐚𝐭𝐞

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°•°𝐃𝐞𝐥𝐢𝐜𝐚𝐭𝐞 𝐜𝐨𝐧𝐟𝐞𝐬𝐬𝐢𝐨𝐧𝐬°•°

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°•°𝐃𝐞𝐥𝐢𝐜𝐚𝐭𝐞 𝐜𝐨𝐧𝐟𝐞𝐬𝐬𝐢𝐨𝐧𝐬°•°

Erano trascorse circa due ore ed ancora le parole di Seokjin gli facevano frullare i neuroni.

- Diglielo Kook - voltò il capo verso la figura dell'amico e della cotta di Jungkook - Bene, Yoongi ha fatto il suo lavoro - sorrise soddisfatto - Come il "suo lavoro"?! - strabuzzò gli occhi il moro, schiaffeggiando la spalla dello hyung. - Ti fissa - il maggiore assunse un tono canzonatorio, con una punta di incoraggiamento - Smettila cretino, ora non riuscirò più a guardarlo negli occhi, già prima era difficile - borbottò coprendosi il volto con i palmi freddi. - Basta solo che alzi quel brutto muso imbronciato - lo prese per i fondelli nuovamente, pizzicandogli un orecchio che gli fece sollevare il capo proprio nella direzione di Taehyung. Gli sguardi scoccarono tra loro, sentendosi arrossire improvvisamente. Scostò le iridi scure trattenendo un sorriso imbarazzato - è tutto rosso - scoppiò in una fragorosa risata il viola, tirando qualche spallata all'artigiano. - S-Sembro una dodicienne o-ormonata, basta! - sbottò d'un tratto spingendo poco più in là Seokjin; questi ridacchiò tirando un sospiro. Si chinò all'altezza di Jungkook, schioccando le mani amorevolmente sulle sue guance un paio di volte - Vai su, non assomigliarmi quando parlo con quel figo di Namjoon - gli sorrise comprensivo, rabbuiandosi il secondo successivo - Quel citrullo non è ancora stato ammaliato dal mio charme - arricciò il naso contrariato - Ingrato.

Il moro rise - Poco vanitoso mi dicono - ritornò serio subito dopo, non riuscendo a sopportare gli occhi speranzosi del viola - Grazie hyung..- sussurrò un po' timido - Alzati dai e acchiappa quell'uomo.

Come se Taehyung avesse udito il suo battito accelerato, lo distolse dai film mentali, chè aveva ormai instaurato un'intera azienda produttrice - Non hai freddo alle mani? - si preoccupò il grigio, facendo inconsapevolmente svolazzare le mille farfalle nello stomaco del minore. Questi scosse la testa per non compiere qualche passo falso -pur non riuscendoci-, sorridendogli innocentemente mentre sfregava gli oggetti della conversazione tra di loro - No, tranquillo. -. Non ebbe tempo di ribattere che il sommelier, seppur impacciatamente e con una scia rossa ad illuminargli il volto, intrecciò le dita dei loro palmi, inserendoli entrambi in una tasca del cappotto londinese.

Jungkook si sentì esplodere sul momento, avvertendo mille scariche a scuoterlo internamente ed estrernamente; era sicuro non fosse stato un colpo di vento gelido. Seguì con lo sguardo il braccio di Taehyung, dalla spalla sino alle loro mani, nascoste nei tessuti pignolamente ricamati a macchina. E come a confermare la sua teoria, il grigio accarezzò con il pollice il dorso della stessa, aumentando la presa. - Sei silenzioso, che succede? - pose appositamente quella domanda, volendo comprendere se le parole di Yoongi fossero veritiere. Jungkook non gli rispose nell'immediato, provando a calmare il suo completo stato di black out mentale - Hyung.. - soffiò poi - N-Non mi giudichi se ti dico una cosa? - chiese titubante, torturandosi il labbro inferiore con i denti leggermente sporgenti, chè agli occhi del maggiore parevano persino perlacei. - Non lo farei mai, kookoo - ed un'ennesimo tuffo al cuore - S-Sai, n-negli ultimi anni ehm.. c-c'è un r-ragazzo che mi piace. Davvero t-tanto - non credette che ci fosse limite per le sue guance, dal modo in cui stava avvampando - S-Secondo te c-come dovrei dirglielo?.

Taehyung, gli rivolse un ampio sorriso quadrato, ricordandosi di dover rimanere imparziale alla questione - Bacialo. - pronunciò freddamente - Bacialo e basta, se ti rifiuta non sa cosa si perde. - Jungkook spalancò le palpebre alle parole dello hyung, seppure il suo tono fosse dolce.

Si sedettero entrambi sulla panchina dipinta dalle intemperie, davanti al lago ghiacciato dove famiglie, coppie di qualsiasi tipo e pure degli anziani, pattinavano tranquillamente. - Secondo me sarebbe l'idea migliore - la cocciutaggine del grigio, riavvolse il filo del discorso.

- È impossibile.

- E perchè?

- È impossibile hyung. L-lui è così estroverso anche se all'apparenza non sembrerebbe, io sono t-timido. - e gli venne estremamente complicato parlare del ragazzo seduto a fianco, con così tanta calma. Il sussurrare di Taehyung a pochi millimetri dal suo orecchio lo fece sussultare. Sentì un palmo caldo, nonostante le temperature, posarsi sulla nuca e giocherellare lentamente con alcune delle sue ciocche scure. S'irrigidì e, secondo suoi precisi pensieri ed imprecazioni mentali, il cuore stava per volargli fuori dal petto palestrato.

- T-Tae c-cosa..

- Ti mostro come si fa.

𝗦𝗽𝗿𝗶𝗻𝗴 𝘀𝗻𝗼𝘄𝗳𝗹𝗮𝗸𝗲 ; 𝗍𝖺𝖾𝗄𝗈𝗈𝗄Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora