𝐅𝐚𝐫𝐟𝐚𝐥𝐥𝐞 𝐝𝐢 𝐜𝐢𝐨𝐜𝐜𝐨𝐥𝐚𝐭𝐚

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°•° 𝐂𝐡𝐨𝐜𝐨𝐥𝐚𝐭𝐞 𝐛𝐮𝐭𝐭𝐞𝐫𝐟𝐥𝐢𝐞𝐬 °•°

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°•° 𝐂𝐡𝐨𝐜𝐨𝐥𝐚𝐭𝐞 𝐛𝐮𝐭𝐭𝐞𝐫𝐟𝐥𝐢𝐞𝐬 °•°

Una risatina sfuggì ai boccioli rosei del grigio, precedentemente schiacciati in una linea dritta, alla vista delle gocce di cioccolata bollente sulle maniche di Jungkook. -Aish, non c'è nulla da ridere.- assunse un adorabile broncio la vittima di quel liquido denso, mentre con una salvietta cercava di far sparire le macchie.

Erano trascorsi circa una trentina di minuti da quando si erano seduti a quel tavolo in metallo, decorato da una graziosa tovaglia a fiori. Taehyung, non solito ad articolare conversazioni, non aveva potuto resistere alla curiosità del ragazzo di fronte a lui, finendo col parlare di sè stesso e delle sue passioni. Per tutto il tempo Jungkook lo aveva ascoltato attentamente, con una guancia adagiata sul dorso della mano destra, messa in equilibrio dal suo stesso gomito. Anzi, pareva non capisse veramente cosa l'altro gli stesse dicendo, piuttosto il grigio aveva la sensazione di essere osservato da quelle piccole mandorle scure, come si osserva il più bel dipinto di Van Gogh.

Era una sensazione estranea che gli lasciava un pizzicorio sulla pelle, come venisse sfiorato da quelle iridi impiccione. Quando poi le cioccolate finalmente arrivarono, il moro non aveva compiuto altro se non disastri, facendo sorridere Taehyung dietro la sciarpa.

- Fa vedere.- un lieve movimento dell'indice fece scivolare la mano di Jungkook verso di lui. Prese tra le falangi una salvietta umidificata, strofinandola sulla stoffa incriminata. Il moro, ancora una volta, si perse nell'immagine del grigio concentrato: le movenze delle pieghe della camicia, la lingua sporgente dalle labbra -un gesto che ricordava come caratteristico della sua personalità genuina- i ciuffi brizzolati che si adagiavano sulla fronte spaziosa del ragazzo. Taehyung era più di una semplice "Notte stellata" e Jungkook lo sapeva bene. Le tante sfacettature del suo hyung potevano districarsi dal gioco di ombre della "Ragazza col turbante" alle figure geometriche de la "Guernica".

-Che succede?- sussurrò divertito il nominato, riponendo la mano del moro al suo posto, cercando di rimanere indifferente agli sguardi dell'altro.

- Mi sei mancato.

- Cosa? - pensava di aver udito male quelle tre parole, le stesse che smossero le farfalle indigeste sulle pareti dello stomaco.

- Mi sei mancato tanto, hyung.

𝗦𝗽𝗿𝗶𝗻𝗴 𝘀𝗻𝗼𝘄𝗳𝗹𝗮𝗸𝗲 ; 𝗍𝖺𝖾𝗄𝗈𝗈𝗄Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora