𝐑𝐮𝐦𝐨𝐫𝐞 𝐝𝐢 𝐩𝐨𝐥𝐯𝐞𝐫𝐞

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°•°𝐃𝐮𝐬𝐭 𝐧𝐨𝐢𝐬𝐞°•°

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°•°𝐃𝐮𝐬𝐭 𝐧𝐨𝐢𝐬𝐞°•°

Ed era successo: le scarpe perfettamente legate, il cappotto londinese pesante a coprirlo dalle intemperie. Camminava a passo spedito verso l'aereoporto, tenendosi con due dita il lembo superiore della sciarpa viola per coprirsi dalle folate di vento gelide. Era il giorno di capodanno si, ma a Taehyung non importava; l'unica cosa di cui aveva bisogno era salire su quell'aereo puntualmente, lo stesso mezzo che avrebbe portato a completare il suo sogno più grande. Le suole lucide e la camicia stirata facevano contrasto con i comodi pantaloni larghi che, quella sera, aveva indossato senza pensarci due volte, non curandosi del suo stesso abbigliamento.

- I passeggeri si imbarchino al check-in numero 5 - aveva precisato una voce metallica dagli alto parlanti, giungendo alle orecchie di tutti i presenti, i quali velocizzarono improvvisamente il passo, come attirati da una calamita nella stessa direzione. Il grigio era nel bel mezzo di quel flusso di persone, quasi un vortice tra cravatte da ufficio e valigie scolorite. Si guardava disperso attorno come se qualcuno lo stesse tenendo fermo, come se quella vocina impicciona gli stesse consigliando di non farlo, di non timbrare il biglietto e prendere il volo. E, come la gente spariva dietro alla porta blindata, chiusa gentilmente da uno degli hostess, così la sua determinazione si disseminava. Non la vedeva, ma allo stesso tempo un lago di materia grigia si stava disciogliendo davanti alle punte delle Vans, filtrando nelle crepe del pavimento bianco splendente, trasformandosi in polvere.

Taehyung sospirò stringendo più forte il manico della sua borsa, la quale conteneva solo l'essenziale: aveva abbastanza denaro per permettersi un armadio nuovo una volta trasferito. Si mise in fila davanti al seguente richiamo delle casse, mordendosi le labbra abbstanza nervoso finchè qualcosa, o meglio, qualcuno lo distrasse.

Senti una presenza abbracciarlo da dietro e poi una piccola testolina posarsi sulla sua spalla - Hyung non pensavo mi seguissi pure in aereoporto~ - sorrise Jungkook tirandolo fuori da quell'ingorgo - Ero solo venuto a prendere mia zia, mi sembri uno stalker - rise spostandogli un ciuffo di capelli dietro l'orecchio.

- I-Io non sapevo fossi qui..

- Come? E allora.. - si bloccò abbassando lo sguardo, trovandosi di fronte una borsa ben imbottita. Senti il cuore prendere un ascensore ed arrivare alla gola, tanto batteva forte - Dove.. d-dove stai andando?.

-;;-

- manca poco alla fine~

𝗦𝗽𝗿𝗶𝗻𝗴 𝘀𝗻𝗼𝘄𝗳𝗹𝗮𝗸𝗲 ; 𝗍𝖺𝖾𝗄𝗈𝗈𝗄Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora