Tra le sue braccia mi sentivo al sicuro, al riparo dai pensieri che avevano affollato la mia mente, dire a Dario la verità li aveva fatti volare via tutti, ed ora ero totalmente concentrato ad assaporare e a godermi quell'abbraccio.
Poi, sotto un cielo terso illuminato da uno spicchio di luna e con Bologna unica spettatrice, Dario prese il mio viso tra le mani, mi accarezzò una guancia e mi baciò.
Le sue labbra, che avevo così tanto bramato, si posarono sulle mie, sentii i nostri respiri caldi mischiarsi e chiusi gli occhi, totalmente abbandonato a quel momento, totalmente abbandonato a lui.
Non mossi un muscolo, tanta era la paura che quel sogno potesse finire, che aprire gli occhi avesse significato far svanire la città, il cielo, la luna, Dario e soprattutto quel momento, così inaspettato e così unico.
Quando si discostò dalla mia bocca, il suo sapore e il suo profumo rimasero su di me e pensai che dovesse essere quella la felicità. Ci guardammo per un attimo, tutta la bellezza dell'universo era nei suoi occhi nocciola, per una volta non così impenetrabili, non così oscuri, anzi, tanto luminosi e trasparenti da lasciare intravedere la sua anima.
Il nostro fu solo un lieve bacio, un delicato sfiorarsi, mi sembrò che tutto si fosse svolto in un istante, ma potrei sbagliarmi, quel tempo poteva essere l'eternità, ma non mi importava saperlo.
Ad un tratto lui sembrò come risvegliarsi, come tornare alla realtà da quel volo sull'ignoto che avevamo fatto, si scosse, come se la ragione e la razionalità fossero tornati ad impossessarsi di lui che con quel bacio era riuscito a sfuggirgli. Si distaccò da me e disse: "E' ora di andare adesso".
Non lo avrei mai contraddetto, così lo seguii verso l'auto. Salimmo e lui partì immediatamente, nessuno dei due aveva il coraggio di parlare, Dario rimase in silenzio, ed io ero preso dall'imbarazzo, quando un'aria gelida mi colpì sul lato sinistro del collo; aveva aperto il finestrino e il freddo di quella sera mi arrivò dritto in faccia, mi voltai a guardarlo: i muscoli del viso tutti contratti, sembrava che stesse serrando i denti, e il suo sguardo, fisso sulla strada, era tornato ad essere indecifrabile. Le sue mani strinsero forte il volante quando mi disse:"Non farne parola con nessuno". La sua voce era cupa, roca, come se provenisse dal profondo pozzo scuro nel quale sembrava essere precipitato, aggiunse: "E' stata una cazzata, ti riporto a casa tua".
Il gelo che era entrato dal finestrino non era niente in confronto a quello che sentivo dentro, ero inerme a quella sensazione di vuoto che mi stava pietrificando. Non risposi, ma una lacrima che, subito, iniziò a scendere sul mio viso lo fece per me. Dario strinse ancora una volta il volante fra le mani, accelerò, e non si voltò nemmeno a guardarmi.
Un solo bacio avrebbe potuto cambiare tutto.
NDA
Confesso che scrivere questo capitolo sia stato davvero difficile, ma alla fine lo adoro. E' ricco di sentimenti ed emozioni che rispecchiano i due personaggi. A voi è piaciuto?
Lasciate un commento o una stellina! :D a presto.
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Spazio all'amore ||Space Valley|| Tonno x Dario COMPLETA
FanfictionTonno e Dario, coinvolti in una storia d'amore che li travolgerà!