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"Cosa stai facendo? Inizia a prepararti sono le cinque!"

La voce di Ashley mi fa sobbalzare di scatto, questa donna mi farà prendere un infarto prima o poi però ha ragione.
Mi alzo dal comodo letto, dove avevo deciso di riposarmi, e vado verso l'armadio. Prendo un jeans stretto nero con degli strappi sulle ginocchia, sono indecisa fra un top a fascia rosso e un top con delle bretelline sottili blu. Opto per il secondo, faccio una veloce doccia e indosso l'outfit. Pettino i miei capelli e stranamente passo la piastra, facendoli lisci. Faccio delle linee leggere di eye liner, una passata di mascara e sono pronta.

"Che scarpe indosso?" chiedo ad Ashley e lei mi osserva attentamente

"Ti direi i tacchi ma non so, metti gli anfibi dai" dice sorridendomi e li metto ai piedi

Indosso il cappotto e saluta la mia coinquilina scendendo velocemente le scale, non vorrei essere in ritardo.

Lui è appoggiato alla macchina, è vestito come sempre, accanto a lui un borsone grande nero. Tossisco e lui alza il sopracciglio

"Sicura di venire vestita così?" dice andando verso la portiera

"Certo, ti ripeto: so difendermi" commento ed entro in macchina.

Accende la radio e cambia varie volte le stazioni facendomi innervosire, una melodia a me conosciuta inizia e blocco la sua mano

"Lascia!" dico mentre la voce di Ed Sheeran in Thinking out loud riempie il veicolo.

"L'avrei lasciata.. non ti facevo tipa da canzoni romantiche" commenta e picchietta le dita sul manubrio

"Potrei dire la stessa cosa" sorrido e canticchio alcune parole muovendo la testa a ritmo.

Dopo un po' arriviamo davanti ad una struttura molto fetiscente, lo si nota subito che è illegale il posto. Scendiamo e lui mi supera, arriviamo davanti ad una finestra mezza aperta e si guarda intorno

"Entro prima io così nel caso inciampassi o altro, ti afferro" dice sicuro per poi fare un salto di qualche metro nel buio

"Questo posto non ha neanche una porta?" dico affacciandomi e lo sento ridere

"Dai non fare la fifona" commenta e sbuffo infastidita

Mi siedo sul piccolo cordone e salto chiudendo gli occhi, trovo due mani prendermi per il fondo schiena.

Perchè sto imbraccio ad Harry?

"Ecco qua principessa" dice sorridendo e alzo gli occhi al cielo scendendo

La stanza è un vero schifo, non ho mai fatto incontri in posti così brutti.
Harry butta il borsone su una panca che manco avevo notato, si toglie la maglia e il jeans davanti ai miei occhi e deglutisco, ma non mi volto, infila dei pantaloncini larghi e i guanti

"Ci riscaldiamo?" mi dice e ridacchio accettando

Tolgo il cappotto, poggiandolo sulla panca sporca, strofino le mani e mi metto in posizione. Fa per tirarmi un pugno e lo scanso velocemente, cerco di tirarglielo io ma lo scansa. Facciamo questi passaggi per un po', fino a quando la luce della piccola stanza non si accende ed io riesco finalmente a tirargli un pugno allo stomaco sorridendo soddisfatta

"Wow, chi è questo splendore? - una voce, a me sconosciuta, fa da eco nella stanza e mi giro - Io sono Adam, il manager di questo talento.. anche se adesso ha appena ricevuto un pugno da una ragazza" commenta ridendo e dando una spallata ad Harry che mette il paradenti

È un uomo sulla trentina, abbastanza alto e magro, non riesco a distinguere il colore dei suoi occhi per colpa della luce soffusa ma dovrebbero essere scuri come i suoi capelli. Mi sorride e porge una mano, gliela stringo presentandomi

Secrets | H.S Où les histoires vivent. Découvrez maintenant