27 settembre 2016
Sydney – AustraliaCAP 6
I giorni in tour stavano passando più lenti che mai.
Eravamo stati a Kuala Lumpur dove io e Louis eravamo riusciti a girare un po' la città un pomeriggio e mi era piaciuta molto. Vedere le luci e i colori di un altro mondo, così lontano e diverso dalla cara e vecchia Europa, ti insegna ad apprezzare un po' di più quello che possiedi.
Poi una settimana intera a Singapore dove le conferenze, interviste e concerti erano all'ordine del giorno.
Toccammo qualche giorno Manila nelle Filippine, dato che erano anni che non facevamo concerti lì e siamo stati a diretto contatto col pubblico facendo un meet&greet che mi ha fatto tornare ai vecchi tempi quando era ancora con noi Zayn.
In seguito Jakarta dove abbiamo avuto mezza giornata libera e con il nostro manager abbiamo girovagato per le sue strade, in mezzo al caos e alle spezie colorate dei mercati popolari.
Infine prima di volare a Sydney siamo stati a Darwin a suonare una sera, città nel nord dell'Australia dove non eravamo mai stati prima.
Così è stato breve il nostro viaggio tanto che in quell'istante mi ritrovavo in camera d'hotel, a Sydney.
Quelle tre settimane erano state così frenetiche che pensavo a Lyudmila solo quando ero sul palco poiché era l'unico momento in cui potevo rilassarmi e fare quello che amavo.
La cercavo in mezzo alla folla, guardavo ogni ragazzina sperando di vedere lei in loro.
La verità è che lei non c'era, non poteva essere lì nella folla.
Ma il mio cervello la cercava sempre, ogni volta.
La stavo aspettando in camera mia, quel 27 settembre.
Era partita il giorno prima da Londra e da lì a poco sarebbe entrata in camera.
Ero così contento, così euforico di rivederla che mi stavo divorando le unghie.
La ragazza di Liam era già arrivata in mattinata ed io ero impaziente come un bambino.
Mi avevano vietato di andare in aeroporto perché sarei stato troppo visibile e le fans sarebbero andate in escandescenza quindi non mi rimaneva altro che aspettarla lì.
Mi stavo appisolando sul letto quando di colpo sentii bussare.
- Niall sono io – riconobbi la sua voce, l'avrei riconosciuta in mezzo a mille.
Sobbalzai dal letto e un vortice di energie positive mi fece sorridere.
Andai ad aprire la porta e come un fiore in primavera lei sbocciò abbracciandomi forte.
La baciai subito, lì sulla porta, prendendo il suo viso fra le mani.
Il profumo dei suoi capelli, la sua pelle bianca, mi erano mancati da morire.
- Mi sei mancato così tanto – annunciò con la sua tipica dolcezza.
Guardai il suo viso per qualche istante.
Erano passate solo tre settimane ma percepivo cambiamenti, leggeri cambiamenti.
Era stanca, le occhiaie erano voluminose sotto agli occhi a causa delle lunghe ore di viaggio ma era bellissima, ad ogni modo.
- Anche tu -
L'aiutai con le valigie e lei manifestò la sua stanchezza buttandosi a peso morto sul letto senza nemmeno togliersi le scarpe.
- Ti va di riposare un po'? – domandai senza troppi giri di parole, le accarezzai la guancia e lei sorrise.
Era stanca morta, aveva viaggiato per un intera giornata su un aereo solo per me ed io ero così orgoglioso di lei.Quella settimana in Australia fu una delle più belle della mia vita.
Una delle settimane più intense, un ricordo vivo in mezzo a mille sfocati.
Sydney fu incantevole, così appariscente ma allo stesso tempo graziosa ed elegante.
Gli Australiani erano così simpatici e pieni di vitalità.
Andammo a vedere i canguri insieme a Liam e Louis.
Era la prima volta per Lyudmila e se ne innamorò perdutamente.
Il Teatro dell'Opera di Sydney, famoso in tutto il mondo per la sua costruzione, ci lasciò senza fiato, così scultoreo e spigoloso dava ampio spazio alla cultura al suo interno in modo illustre.
Infine passammo anche mezza giornata al mare, a Bondi Beach, e provammo a fare surf. Purtroppo non finì bene dato che per due ore filate non riuscii a salire sulla tavola per mezzo secondo. Ma ci divertimmo come matti.
Anche Melbourne e Canberra furono entusiasmanti ma la migliore e la nostra preferita rimase Sydney senza dubbio.
Quella settimana abbondante di vacanza ci era servita molto, in primis perché visitare posti nuovi fa sempre bene all'anima e in più avevamo staccato completamente la spina dalla routine, il che era un bene.
La settimana successiva ripartimmo col tour, sempre in Australia diretti ad Adelaide, Brisbane e per finire Perth.
Lyudmila mi seguì in tour in tutte quelle città e nel tempo libero girovagò da sola per esse, scattando molte foto che poi mi mostrava la sera, sul letto in hotel.
Era curiosa, con due occhi grandi che volevano esplorare il mondo.
Mi piacevano da impazzire i suoi occhi, che truccava con mascara pesante.
Il suo essere ficcanaso la rendeva rara, quasi bizzarra ed era un aspetto straordinario della sua personalità.
Lyudmila mi aveva rapito maggiormente sul lato caratteriale, mentalmente mi aveva stregato con le sue stramberie e il suo essere così semplice ma allo stesso tempo estremamente complicata.
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Mirrors
RomanceEstratto dal capitolo due: ''Non avrei immaginato che quel momento sarebbe arrivato. Non sapevo dove andare e cosa guardare perché tutto, ogni cosa, mi ricordava lei. Il tavolo della cucina, dove avevamo fatto l'amore più di una volta. Il divano...