Londra
16 agosto 2016CAP 3
Il ritorno a Londra fu traumatico sotto vari punti di vista.
Il primo fra tutti fu per Lyudmila che riprese a lavorare subito in agosto ed io rimasi in studio di registrazione con i ragazzi per tutto il mese.
L'album Made in the AM ci stava portando ancora in giro per il mondo e nel settembre del 2016 saremmo partiti per l'ultima parte del tour, due mesi fra Australia, Indonesia, Malesia e Nuova Zelanda.
Così in agosto cercai il più possibile di stare assieme a Lyudmila dato che ero al corrente che poi, per circa due mesi, non l'avrei rivista frequentemente.- Senti Niall per quella questione ho trovato dei documenti e ci sarebbe una pista da seguire – la voce del mio avvocato risuonò in quella camerata in stile antico tipica della Londra per bene, con fare abbastanza speranzoso.
- Ti ascolto – dissi, era una questione delicata ma avevo al mio fianco l'avvocato più bravo di tutta Londra, sarebbe riuscito a trovare qualcosa.
- Allora mi hai dato tutti i documenti dell'adozione di Lyudmila e insieme a due agenti investigativi abbiamo trovato sua madre. E' ancora viva insieme a due sorelle – disse aprendo una busta contenente delle foto e vari documenti.
Mi mostrò le fotografie ritraenti tre donne, una in particolare era uguale a Lyudmila.
- Dimmi cosa avete scoperto -
- La madre, Irina, è un operaia di Volkhov, a 136 km a est di San Pietroburgo.
La sorella più piccola Ada frequenta l'università e siamo riusciti a trovare contatti grazie a lei. Quella più grande invece, Vladlena, è impiegata in un azienda tessile.
Inutile dirti che vivono di stenti -
Mi mostrò la casa in cui vivevano, una catapecchia che stava in piedi per miracolo.
La cittadina dove vivevano era fredda, buia e senza speranza, come d'altronde ogni paesino Russo.
- Come vuoi procedere? – la voce del mio avvocato tentennava, e onestamente non lo sapevo nemmeno io.
- Posso parlarne con Lyudmila ma c'è la possibilità che non voglia saperne della sua famiglia, oppure il caso contrario. C'è qualche modo di mettersi in contatto con la madre? – domandai, sospirando.
Lui annuì. – Stai spendendo una patrimonio Niall ma se è ciò che vuoi si può fare tutto -
- Si voglio farlo per lei, ha il diritto di sapere le ragioni per cui l'hanno abbandonata no? -
Lui annuì fissandomi con aria severa. - Nessuno dovrebbe essere abbandonato dai propri genitori e il gesto che stai facendo tu è pazzesco, lo comprendo - esclamò sorridendo.
Rimasi in accordo con l'avvocato che ci saremmo rivisti tre giorni dopo e nel frattempo ne parlai con Lyudmila che fu felicissima della notizia, proprio quanto speravo.
- Tu hai trovato la mia mamma? – mi domandò inizialmente, incredula.
- Si amore, ho cercato di farlo, non so se ti faccia piacere o cos'altro ma il mio avvocato ci ha messo l'anima. -
- Ma è davvero la mia mamma? – il suo sguardo innocente mi fece tenerezza, se la guardavo attentamente riuscivo a vederla da bambina, mentre correva in mezzo al prato vestita di niente, con lo stesso sorriso bellissimo che l'accompagnava tutt'ora.
Poi la vedevo adolescente, in una Terra lontana, l'Inghilterra, dove aveva trovato pace ed era cresciuta, diventando la donna che vedevo.
L'amavo come si amano le cose belle, quelle che sai che non se ne andranno mai.
L'amavo perché sapevo che era il mio tutto, nonostante avessi già tutto.
Lei sapeva darmi quella carica, quella spinta in più che necessitavo.
Lei era vita e amore al tempo stesso.
- Si amore, vuoi vedere le foto? -
Non mi diede risposta, mi venne incontro abbracciandomi forte.
Le lacrime le bagnarono il volto nel giro di pochi secondi e non captai nell'immediato se era un buon segno o un cattivo segno.
Era una faccenda fragile da trattare con i guanti, volevo avere il massimo riguardo in ogni cosa.I giorni passarono velocemente e Lyudmila era entusiasta all'idea di poter finalmente conoscere di persona la sua vera mamma.
Avevamo avuto diversi appuntamenti con il mio avvocato per tutto il mese di agosto.
Lei si mostrava forte ma io sapevo che nel profondo era amareggiata e delusa perché l'ignoto la spaventava, come spaventa tutti del resto.
Per quel motivo le rimasi accanto, per tutte le visite con l'avvocato.
I genitori adottivi di Lyudmila, Michelle e Edward Collins, si erano mostrati favorevoli alla ricerca della figlia e mi ero stupito dell'amore che provavano nei confronti della mia ragazza.
Erano due genitori stupendi, l'avevano cresciuta in un modo spettacolare ed erano pronti a sostenerla in quel passo che avrebbe potuto essere doloroso oppure estremamente gratificante.
- Niall grazie mille davvero. So che era un suo sogno fin da ragazzina scoprire il suo passato e le sue radici ma sai, non è una cosa semplice – la voce di Michelle, così apprensiva e sottile mi fece credere che stavo facendo la cosa giusta.
L'abbracciai forte.
Era una donna sulla sessantina, capelli biondo cenere, occhiali da vista e abbastanza robusta di corporatura.
L'avevo vista altre sei o sette volte perché Lyudmila era originaria di Birmingham e non di Londra, quindi andavamo a trovarli a Birmingham solo per Natale e le vacanze estive.
- Non preoccuparti, farei di tutto per lei e so anche che avendo un minimo di popolarità riesco ad ottenere qualcosa in più. Volevo saperne di più anche io onestamente – le confermai e lei mi sorrise.
Le ero sempre piaciuto.
Una volta mi confidò di essere il miglior ragazzo che Lyudmila avesse mai avuto e ciò mi frullava nella testa sempre.
- Quindi quando pensi che potrà incontrarla? – si riferiva alla madre naturale di Lyudmila.
- A dirtela tutta non ne ho idea, gli avvocati stanno accordando una visita ma le autorità Russe sono severe sulla questione. Lyudmila dovrà compilare diversi documenti e la procedura burocratica prima di partire sarà lunga e tortuosa – affermai, purtroppo era l'amara verità ma non avevamo fretta, il tempo avrebbe sistemato ogni cosa – Comunque sia credo che con l'anno nuovo si potrà procedere -
Michelle mi guardò con aria fiduciosa.
Era ottimista quanto me nel poter trovare delle risposte.
- Spero davvero che vada tutto a buon fine. Tu l'accompagnerai vero? – mi domandò.
- Si certamente ma è probabile che dobbiate venire in Russia anche voi in quanto siete i tutori legali di Lyudmila dall'anno in cui l'avete adottata. Ad ogni modo vi spiegherà tutta la procedura l'avvocato quando sarà ora – risposi, mostrando la mia sicurezza.
Quella fu una delle ultime volte in cui vidi Michelle così serena.
Una delle ultime volte in cui chiacchierammo spassosamente con leggerezza convinti del fatto che le cose sarebbero andate per il verso giusto.
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Mirrors
RomanceEstratto dal capitolo due: ''Non avrei immaginato che quel momento sarebbe arrivato. Non sapevo dove andare e cosa guardare perché tutto, ogni cosa, mi ricordava lei. Il tavolo della cucina, dove avevamo fatto l'amore più di una volta. Il divano...