Capitolo undici.

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Vigilia di Natale, dicembre 2016 
Pimlico, Londra

CAP 11

Indossava un paio di slip aderenti in pizzo correlati con il reggiseno che erano sicuramente di Victoria's Secret da quanto le stavano a pennello.
Le sue curve, il seno prosperoso e i suoi addominali ben scolpiti facevano da protagonisti allo sfondo di cui lei era partecipe.
Avevamo deciso di passare la vigilia di Natale da soli e la mattina di Natale ci saremmo divisi: lei a Birmingham e io tornavo in Irlanda finalmente, per una decina di giorni.
Ma quella sera, dopo aver cenato e scartato i regali, mi avrebbe fatto impazzire col suo essere così donna, così sensuale e sexy solo per me.
Presi a baciarla immediatamente e quel completino di Victoria's Secret si volatilizzò nel giro di qualche minuto.
L'amavo talmente tanto che vederla godere era l'unica cosa che mi appagava.
La toccai nel punto più delicato ed era bagnata, calda e quando infilai un dito in lei iniziò a mugolare di piacere.
- Dimmi amore – la incitai, in tutta risposta si morse il labbro inferiore.
- Sei così .. – cominciò la frase ma si fermò subito, non riusciva a parlare da tanto che era sopraffatta.
- Così come? Parlami – le sussurrai all'orecchio.
- Sei così bravo cazzo, continua -
La sentivo calda, bagnata da morire e iniziai a non capire più nulla.
Mi si chiuse la vena della ragione, ero eccitato e la volevo mia.
Quel corpo tutto per me.
Entrai in lei delicatamente e poi aumentai il ritmo quando capii che le piaceva.
Tra di noi il sesso era sempre stato fantastico, fin dai primi mesi avevamo avuto una sintonia tale da desiderarci ogni volta, come fosse la prima.
Adoravo la nostra intimità. Così aggressiva e delicata al tempo stesso.
Con lei avevo capito cosa significava avere un rapporto sessuale puro, avere delle effusioni e di creare quell'affettività, quel calore che solo quando sei cotto di una persona riesci a regalare.
Le altre ragazze di cui mi ero ''innamorato'' non mi avevano mai fatto sperimentare ciò che lei, senza saperlo, era stata in grado di fare.
- Lyudmila cazzo – urlai mentre lei era sopra di me e si muoveva forte senza tregua. Era micidiale.
- Cosa? -
Venni nel giro di qualche secondo, venni dentro di lei e lei fu pronta a tranquillizzarmi quando notò il mio sguardo leggermente ansioso - Tranquillo, prendo la pillola, non ho mai smesso -
La baciai subito appena ci staccammo.
Sulle labbra, il collo, poi più giù sui seni e il ventre. Era così bella.
Ogni notte che passavo al suo fianco, mi innamoravo sempre di più.
Quando mi stava affianco ogni cosa la sentivo giusta e perfetta. 

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