Romantéi

Capitolo 9

Kail p.o.v
Incredibile...non mi ero mai aperto tanto con qualcuno conosciuto da così poco tempo. Persino con le mie migliori amiche avevo impiegato un po' prima di raccontare la storia della mia vita...ma con Haru...con lui è stato tutto così semplice e spontaneo... a quel punto,però ero io a voler conoscere qualcosa di lui.
- Parlami un po' di te ora.-
-E che vorresti sapere?-
-Beh un po' tutto insomma...della tua famiglia,della tua vita...-
-Bene. Io sono nato in Giappone e sono cresciuto lì. Poi i mei genitori cominciarono ad avere problemi economici e quindi mi mandarono da mio zio...praticamente ho passato la mia infanzia a casa sua ed è lì che mi sono appassionato alla cucina. Mio zio era un cuoco ed io volevo assolutamente essere come lui. Poi un giorno mio zio si innamorò di una donna italiana e loro due insieme decisero di trasferirsi in Italia e aprire il loro ristorante giapponese...quello che poi sarebbe diventato il Romantéi.-
- E tu?-
-Come ho detto il mio sogno era quello di diventare un cuoco e l'occasione mi si presentò con l'aspirazione di mio zio di aprire un ristorante e così lo seguii. Ed eccomi qua! Per ora lavoro come cameriere,ma prendo regolarmente lezioni di cucina giapponese e un giorno forse sarò lo chef principale del Romantéi.-
-E i tuoi genitori? Non ti mancano?-
-A volte sì,ma poi penso che,grazie ai soldi che gli inviamo a casa io e mio zio,hanno una vita migliore, vita che non potrebbero avere se io fossi rimasto in Giappone! E poi li vado a trovare almeno quattro volte l'anno.-
-E che rapporto hai con loro?- chiesi quasi ansioso. Che cosa sta succedendo? Non ci capisco più niente! Com'era possibile che mi fottesse qualcosa dell'inutile vita del cameriere!? A che cazzo mi serviva sapere che rapporto aveva coi suoi genitori se dovevo solo metterglielo in culo?
-Penso che siano i migliori genitori del mondo! Hanno sempre voluto il meglio per me e mi sono stati affianco nei momenti più difficili...ancora adesso che ho ventitré anni se sono in difficoltà chiamo mia madre per ricevere uno dei suoi consigli!-
-Che mammone!-Lo canzonai.
-Ha parlato il figlio di papà!-Rispose lui a tono.
-E quindi hai ventitré anni?-
-Eh già!-
-Però! Sei vecchietto!-
-Perché tú quanti ne hai?-
-diciannove-
-Allora devi portarmi rispetto! Sono il più grande e tu sei sottomesso!-disse ironico.
Quel suo doppio senso involontario era il pretesto perfetto per sganciare la mia bomba ad orologeria...finalmente il mio pene si sarebbe sistemato dentro di lui.
-Ma zitto che si vede lontano un miglio che sei passivo!-
-Ancora con questa storia?- le sue guance erano paonazze dall'imbarazzo.
-Beh...non mi sembra che l'ultima volta che ne abbiamo parlato tu mi abbia dato una risposta soddisfacente!-
-Hai ragione ma...-
-Allora!? Mi rispondi una buona volta! Non c'è nulla da vergognarsi. Si sta solo parlando di gusti sessuali e del ciclo naturale della vita di un cazzo!-
-Hahhahah!!!-Haru non riuscì a trattenere una risata,gli lacrimavano persino gli occhi. - solo a te possono venire in mente certe perle! Comunque sì...sono passivo!contento adesso?-
- Ahhh! Lo sapevo! La tua è proprio una faccia da passivello!-
-E tu invece? Sei attivo o passivo?-
- Ti sembra la faccia di un passivo questa?-
-No...direi proprio di no...-
-Bene! Io sono sazio e tu?-
-Sì anche io sono a posto.-
-Che ne dici di visitare il resto della casa?-
- Mi sembra davvero un'ottima idea!-
Detto questo mi alzai e lo presi per mano.

Jerry p.o.v
Quando andai in sala da pranzo con il vassoio del dolce,una prelibata mousse al cioccolato, vidi che il tavolo era vuoto. Non mi pagano abbastanza per tutto questo...ma dove cazzo sono andati i piccioncini? La risposta arrivò quando sentii dei rumori sospetti provenire dal piano di sopra. Incredibile! Kail era riuscito ad avere anche quel ragazzo dall' aria così innocente! Quel pezzo di merda non meritava tutto ciò che aveva!
Chissà cosa penserà suo padre quando gli dirò che il suo pupillo é un frocio ed è pure una puttana! Sento l'odore di un consistente aumento in arrivooo!
A quel punto mi sedetti trionfante e mi mangiai tutta la mousse al cioccolato. Da solo.