Stavo aspettando Marta che finisse l'esame. Ero agitata e avevo finito di guardare tutti i post possibili ed immaginabili su Instagram, quindi non mi restava altro che concentrarmi sulla gente che mi passava davanti.
Lo facevo spesso quando aspettavo qualcuno, o ero annoiata e non volevo stare da sola con la mia mente.Feci di tutto per cercare di non pensare all'episodio del giorno prima nello studio di Davide, alla grande perfomance mia e di Marco. Alla fine forse le foto non si erano rivelate così male, ma di certo il nostro capo si sarebbe aspettato di più da noi. In quel momento non mi importava però ciò che pensasse lui, o la gente quando sarebbero uscite le foto sui social. Ciò che mi tormentava era la tensione inspiegabile che c'era tra me e Marco. Quell'orribile situazione tra me e lui stava a significare che il bacio di venerdì sera non era stato solo un piccolo errore fatto da ubriachi. Piuttosto un qualcosa che aveva suscitato in me e in lui una miriade di domande.
Per la prima volta in due mesi mi ero chiesta che tipo di rapporto fosse realmente il nostro. Si trattava davvero solo di antipatia reciproca? E allora da dove veniva fuori quella complicità e serenità che ogni tanto ci accorgevamo di avere? Quando ballavamo in quei vestiti costosi, in quei palazzi maestosi, con gli occhi di tutti i presenti puntati addosso? E quando sorridevamo spensierati di fronte ai mille flash dei fotografi, come se fossimo nati per fare quella vita? Con Marco sembrava di essere in una favola, come Cenerentola: dopo la mezzanotte l'incanto finiva a tornava tutto come prima. E quel maledetto bacio fu un po' come la scarpetta di cristallo perduta: aveva lasciato un segno che la mezzanotte non si era portata via.
Ad interrompere il flusso dei miei pensieri disordinati, fu Marta, che uscì dal cancello correndo verso di me.
Io allargai le braccia e lei ci si fiondò, con un grade sorriso.– Beh? È andata bene? – chiesi sorridendo, sapendo già la risposta.
– 28! So che di solito prendo anche di più, ma sono contenta così. Questo esame me lo sono proprio sudato, quindi è andata più che bene! – esclamò contenta, ed io le diedi un bacio sulla guancia.
Finalmente si era tolta dai piedi quel benedetto esame, quello che non aveva passato la prima volta.Mi sentii sollevata, perché voleva dire che almeno aveva seguito il mio consiglio di allora. Si era rimessa sui libri, anche se comunque a casa di Tommaso passava la maggior parte del tempo. Questa cosa non mi faceva stare per niente tranquilla, ogni volta che usciva e andava da lui mi saliva il cuore in gola. Quando poi tornava a casa, tutta intera, tiravo sempre un sospiro di sollievo.
– Lo devo dire a Tommaso! – disse, prendendo il telefono per scrivergli un messaggio.
– Deve essere molto fiero di te. – mormorai, cercando di mantenere il sorriso anche quando parlavamo di lui.
– Sì... anche se in cuor suo sperava che non lo passassi, questo esame. – disse ridendo, intenta a digitare sulla tastiera.
– Eh? – feci, sperando di aver capito male.
– Beh perché se non lo avessi passato avrei probabilmente dato di matto, e quindi avrei lasciato l'università. Il che significa che sarei stata definitivamente tutta per lui, senza dover preoccuparmi di studiare. – disse quelle parole con un sorriso ingenuo, e innamorato.
Le disse come se si trattasse di una cosa divertente, una cosa senza importanza che lui aveva detto solo per risultare carino e dolce. Sarebbe potuta essere una semplice battuta, ed io non avrei obbiettato, ma nel caso di Tommaso niente era solo una semplice battuta. Perché ciò che le aveva detto, sommato a tutte le altre cose che non mi convincevano, mi dava ancora più la conferma che lui non fosse sano di mente.Un ragazzo innamorato, innamorato in modo puro e genuino, non desidererebbe mai il fallimento della ragazza, per nessun motivo. Se però avessi detto una cosa del genere a Marta lei mi avrebbe cacciato di casa. Ormai era in uno stato di incondizionata adorazione per Tommaso, anche solo una piccola avvertenza lei l'avrebbe concepita come una critica infondata verso di lui.
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Odi et amo
Romance"Odio e amo. Forse mi chiedi come io faccia. Non lo so, ma sento che ciò accade, e ne sono tormentato." - Catullo "Sentivo qualcosa dentro il petto, come un corpo estraneo che si muoveva nello sterno, andando verso le costole e poi risalendo verso...