(35) - the P.E. teacher

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la serie del prof parte 3

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Presi i leggings dalla borsa che portavo sempre con me quando ginnastica era nel mio programma.

Era qualcosa che non avevo mai trovato divertente, ma non qualcosa che disprezzavo o non vedevo l'ora di fare.

Erano le ultime due ore di un lungo venerdì e non vedevo l'ora di tornare a casa e saltare nel mio letto con i miei vestiti comodi.

Per tutto il giorno, il professor Styles continuava a mandarmi occhiate.  Avevo la sensazione che ciò che era accaduto tra noi, non potesse essere ignorato e che a un certo punto avrebbe fatto un passo ulteriore.
Conoscevo il tipo di uomo con cui avevo a che fare: orgoglioso, sicuro di sè, intelligente, interessante e attraente.
E sapevo benissimo che la sua azione non sarebbe stata la sua ultima e non sapevo come sentirmi a riguardo.

Mi tolsi i jeans e li sostituii con i leggings e presto un reggiseno sportivo e una maglietta mi coprirono il busto.

Dopo aver sistemato i capelli in una coda di cavallo, guardai le altre ragazze che si stavano vestendo.
Tutti nei loro minuscoli pantaloncini (che trovai una decisione solo da delle persone sicure di sè) e magliette attillate, molto probabilmente per attirare l'attenzione del loro professore.

"Andiamo", disse una ragazza e tutte e 20 le ragazze camminarono nella palestra della scuola.
Il signor Styles era seduto su una panchina a scrivere qualcosa su alcuni fogli. Tutti gli occhi si spalancarono alla vista dell'inchiostro scuro che adornava la sua pelle. O ancora di più alla vista dei suoi grandi muscoli in quella maglietta così stretta.

Mi chiesi se le ragazze fossero felici che anche Harry ci stesse provando come facevano loro.

"Benvenuti alla prima lezione di ginnastica, signore.", disse Harry e si alzò, sfregandosi le mani.

"La prima cosa che vi lascerò fare sono sei giri di corsa. Appena avete finito, presentatevi qui.", alzai gli occhi al cenno del numero.

I miei polmoni non erano i migliori e la corsa mi fece capire ancora di più di quanto avessi bisogno di un dottore.

Tutte scuse. Ero troppo pigra.

Non era nemmeno il secondo giro e stavo morendo. Anche tutte le altre ragazze stavano lottando, ma lo mostrarono nel modo più attraente che esista. Che a quanto pare sia ridere leggermente e smettere di correre per fare qualche passo.

Dopo sei giri incompleti, corsi anche verso le ragazze che avevano finito.
Erano tutti sfiniti e quello era solo l'inizio.

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"Altri 20 squat, ragazze. Spero che a tutti piaccia avere delle gambe belle e toniche.", Harry ci incoraggiò miseramente quando quasi cademmo a terra alla menzione del nuovo obiettivo.

"20?! Ne abbiamo già fatti 40!", sbuffò Jenny, ma obbedì comunque.

Tutti sbuffavarono e tennero le mani davanti al busto.
Stavo lottando mentalmente e fisicamente. Ero l'unica che non riusciva a fare uno squat tenendo i talloni a terra.

Harry notò il mio piccolo problema e si avvicinò a me. Un'azione che mi fece prendere dal panico.
"Tienili giù", ripetè e mi guardò.

"Ci sto provando.", risposi e con tutta la mia forza, cercai di tenere giù i miei maledetti piedi, ma fallii miseramente.

Harry Styles Imagines (ITA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora