(23) - the bad boy that liked pink

211 12 0
                                    

the bad boy that liked pink parte 2

______________

Harry pianse quella notte. La pressione e il senso di colpa lo divorarono vivo.
La camicia aperta fu gettata sul pavimento e i suoi jeans attillati incontravano il morbido tessuto della coperta che copriva il letto.
Lacrime di rabbia gli uscirono dagli occhi mentre si lanciava rabbiosamente un maglione rosa sul busto e pantaloncini bianchi gli coprivano le cosce.

Pensò a come Olivia difese quella ragazza, come se lui non fosse nessuno. E lo era. Era solo Harry.  Il cattivo ragazzo che amava maglioni, morbidi, rosa e pantaloncini di cotone. L'unica cosa che avesse mai desiderato era l'uguaglianza tra le persone. Perché non poteva rispettare le sue stesse regole?
Lasciare che altre persone puniscano quelle che non lo rispettavano, solo perché temeva la solitudine.
Harry era stanco dello stile di vita che aveva scelto di seguire. Era stanco e stava per cambiare.

______________

Olivia si svegliò la mattina seguente con un incredibile mal di schiena.
Pensava che fosse per lo stress - e anche il dolore dal materiale duro e metallico doveva essere colpevole.

Quella mattina, sentendosi incredibilmente esausta e non volendo preoccuparsi di nessuno o niente, decise di indossare uno dei suoi maglioni caldi e jeans neri. Delle volte andare in bici a scuola era un massacro, ma poi si ricordò rapidamente che faceva bene alla salute - anche all'inizio dell'autunno.

Lo zaino sulle spalle e gli studenti vicino ai loro armadietti. Quando arrivò al suo, afferrò rapidamente tutte le sue necessità e lo chiuse rumorosamente.
Quando Olivia stava per entrare in una delle aule insieme ad alcuni studenti sconosciuti, sentì la stessa voce che aveva sentito il giorno prima.

"Harry, che cazzo porti?!", era di nuovo Jase. Quel giorno, il suo tono non sembrava arrabbiato o irritato.  Va bene, forse un po' arrabbiato, ma soprattutto sorpreso.
"Amico, non essere ridicolo.", continuò e Olivia si voltò a guardare da vicino la scena.

"Lasciami andare" mormorò una voce debole; Harry. I suoi occhi si spalancarono leggermente alla scelta dei vestiti, non perché non le piacesse, ma perché non era abituata a quella vista.
Le mani di Harry tennero saldamente lo zaino, mentre camminava lentamente attraverso il corridoio.

Non c'erano occhiali scuri sul naso, ma un grazioso orecchino a goccia copriva il suo lobo quasi inesistente.
I suoi pantaloni sono di un colore azzurro, larghi, ma non al punto in cui le sue gambe erano irriconoscibili.
Il suo busto era coperto da un maglione rosa chiaro e i suoi piedi con stivali luccicanti.

Mozzafiato. Pensò Olivia.

Jase continuò a spingere Harry, cercando di ottenere parole da lui. Il giovane scosse la testa, sfiorando la spalla con la sua.
Olivia era vicina al suo armadietto mentre lo fissava senza vergognarsene, Harry si avvicinava, finché improvvisamente si voltò per guardare un'ultima volta Jase.

"Questo sono io. E se non vuoi accettarmi come sono, per favore non parlarmi.", disse l'uomo dai capelli ricci, facendo aprire la bocca di Jase e spalancare gli occhi.

Harry superò Olivia, poi improvvisamente si fermò per guardarla.

"Grazie per avermi dato il coraggio di accettare me stesso."

E se ne andò, dopo averle offerto un piccolo sorriso.

______________

Questo è l'ultimo capitolo prima dell'inizio della scuola, quindi buona #DomenicaDiHarry.

E logicamente si inizia il countdown per Natale. :)  108 giorni a Natale. :)(

Spero che il capitolo di oggi sia stato a vostro gradimento, mi farebbe piacere una stellina ed un commento!

Buona scuola a tutti gli studenti! xx

Vi voglio bene,

belle. xx

. . .

Pubblicato l'8 Settembre 2019.

Harry Styles Imagines (ITA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora