L'attesa

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Per parecchi giorni Freddie non viene da me, inizio a preoccuparmi di nuovo, non vorrei che gli avessero impedito ancora di tornare, ma se così fosse penso che probabilmente avrebbe trovato il modo di avvisarmi, almeno credo. Quella sera ho ospiti a cena, ho invitato Brian e Roger con le loro famiglie, siamo a metà della serata, io indosso per l'occasione una camicetta un po' leggera e dato che inizio a sentire freddo, mi scuso e mi allontano un attimo per andare in camera a prendere un golfino, appena entro nella stanza, trovo il moro alla finestra che sta guardando fuori

<<Fred>>

Si volta al suono della mia voce, è scuro in viso e ha una faccia che non mi piace affatto, mi chiedo cosa sia successo

<<Ciao tesoro mio>>

Ci incontriamo a metà strada e lui mi attira a sé, stringendomi convulsamente, lo abbraccio a mia volta, troppo contenta di rivederlo, mi ero abituata alla sua presenza quasi costante e ho sentito davvero molto la sua mancanza ma mi rendo conto che mi sta stringendo un pelino troppo

<<Amore, lo capisco che sei contento di rivedermi, lo sono anch'io di rivedere te, anche perché mi sei mancato parecchio ma mi stai praticamente stritolando>>

Allenta leggermente la presa su di me

<<Scusami Laura, mi sei mancata tanto anche tu>>

<<Fred va tutto bene? hai una faccia>>

<<Sono qui perché devo parlarti>>

<<Ogni volta che esordisci in questo modo non sono mai belle notizie>>

<<Mi dispiace>>

<<Non devi anche perché non dipende da te, solo che abbiamo un problema, ci sono Brian e Roger con le loro famiglie di sotto che mi stanno aspettando, sono salita per prendere un maglioncino perché avevo freddo e non posso assentarmi molto>>

<<Lo so, vai pure da loro, prima che si insospettiscano e ti vengano a cercare magari, io ti aspetto qui>>

<<Non sopporto doverti lasciare>>

<<Lo so piccola ma devi tornare giù, non puoi restare qui con me adesso>>

<<Si, odio doverlo ammettere ma hai ragione>>

E finalmente mi sorride e sorrido anch'io, prendo il golfino nel cassetto, lo indosso, do' un bacio veloce a Freddie e scendo di sotto, mentre stiamo finendo di mangiare e stiamo chiacchierando, il moro compare nella stanza, si siede poco distante da noi e ci osserva tutti, è difficile per me fare finta che non ci sia, ma non ho scelta, gli sorrido senza farmi scorgere dagli altri, noto il suo sguardo nostalgico mentre guarda i suoi amici e mi viene da piangere ma devo per forza di cose trattenermi. Poi non so come me ne esco dicendo

<<Sapete ragazzi, Freddie è qui>>

A quel punto mi guardano tutti come se fossi appena impazzita e non posso dargli torto, anche il moro è preoccupato per quello che potrei eventualmente dire, Brian mi fa

<<Laura in che senso è qui?>>

<<Intendo dire che il suo spirito è qui in mezzo a noi, sono certa che sia così e sarà sicuramente felice che voi siete con me stasera>>

Roger prende la parola

<<Hai ragione Laura, sono sicuro anch'io che sia qui con noi>>

Poi iniziano a raccontare una serie di aneddoti divertenti, ridiamo tutti, anche il mio Fred e per un attimo penso che sarebbe davvero bello se i ragazzi potessero vederlo. Giungiamo alla fine della serata, dopo che se ne sono andati, vado in camera, anzi andiamo. Una volta finalmente soli gli domando

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