Un sogno che si realizza

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Quando ho proposto ad Anne di vendermi la sua libreria ne è stata a dir poco entusiasta, mi ha detto che ci aveva pensato a chiedermi se per caso la volessi comprare io, perché gli dispiaceva troppo chiuderla definitivamente, ma che poi gli era sempre mancato il coraggio per farlo. Oggi siamo state dal notaio e ora è mia a tutti gli effetti. Ne sono felicissima e ho una gran voglia di festeggiare, vorrei poterlo fare con il mio Freddie ma temo proprio che non sia possibile, almeno non per il momento. Così decido di invitare a cena da me Anne con suo marito, i miei genitori che sono felicissimi per me e molto orgogliosi, Brian e Roger che sono stati contentissimi quando gli ho comunicato la novità e hanno accettato con piacere di venire stasera, infine jim con sua moglie. Trascorriamo tutti insieme una bellissima serata, tra cibo, risate e chiacchiere e vorrei tanto che ci fosse anche il mio uomo, mi manca immensamente. Le settimane successive le passo a rimodernare la libreria, le mie giornate sono molto impegnate, tanto che la sera sono stanchissima e crollo appena mi metto a letto, mi rimane davvero poco tempo per pensare. Il moro è un bel po' che non si fa vedere, ma per fortuna il lavoro mi tiene occupata. Il tempo scorre veloce, ormai ci siamo quasi, manca ancora qualche piccolo dettaglio e la mia nuova attività è pronta per partire. Domani ci sarà l'inaugurazione, alla quale ho invitato le persone a me più care e mi auguro che potranno esserci tutti. Quella sera, sto sistemando le ultime cose, quando sento la sua voce alle mie spalle

<<Questo posto adesso è davvero fantastico>>

Mi volto e gli corro praticamente incontro abbracciandolo forte

<<Fred, amore mio>>

<<Qualcosa mi dice che sei felice di vedermi, dolcezza>>

Lo sento sorridere tra i miei capelli mentre mi stringe a lui e non vorrei mai sciogliermi da quell'abbraccio, me lo godo il più possibile, mi è mancato talmente tanto

<<Non immagini quanto, era un po' che non tornavi e iniziavo a preoccuparmi>>

<<Se fosse dipeso da me sarei venuto prima, lo sai>>

<<Hai ragione scusa, spesso mi dimentico che non sei tu a decidere quando comparire>>

<<Non hai nulla di cui scusarti, piuttosto, ormai ci siamo eh?>>

<<Già, non mi sembra ancora vero, domani ci sarà l'inaugurazione>>

Mi allontano da lui anche se controvoglia e apro le braccia come a mostrargli tutto quello che c'è intorno a me, chiedendogli

<<Allora che ne dici? ti piace?>>

<<Moltissimo Laura, hai fatto un ottimo lavoro, complimenti, sono orgoglioso di te>>

<<Grazie ma sai a volte avrei avuto bisogno di qualche tuo prezioso consiglio>>

<<Oh te la sei cavata benissimo anche senza di me tesoro>>

<<Probabile ma con te sarebbe stato molto più divertente di sicuro>>

Mi intristisco improvvisamente pensandoci e poi vorrei che Freddie fosse qui quando inaugurerò questo posto, il moro si accorge del mio cambio repentino d'umore, si avvicina e mettendomi un dito sotto il mento per farmelo sollevare mi chiede

<<Ora che c'è piccola? A cosa stai pensando?>>

<<Al fatto che molto probabilmente non potrai essere qui domani e mi piacerebbe talmente tanto che invece tu ci fossi, non sarà lo stesso senza di te>>

<<Ma io ci sarò vedrai, in qualche modo ci sarò>>

<<Cosa vuoi dire Fred?>>

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