La lettera

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Voglio pensare che Freddie sia partito per un lungo viaggio e che presto tornerà da me. Nel frattempo anche se non è facile, vado avanti giorno per giorno, inutile dire che mi manca ma so che lui è sempre con me, in tutto quello che faccio. La mattina dopo essermi preparata e aver fatto colazione, mi reco al lavoro. Quando torno a casa, mangio qualcosa e poi nel pomeriggio, quando il tempo di Londra lo permette vado a fare delle lunghe passeggiate. Oppure resto in casa a leggere o ad ascoltare musica, nei week-end molto spesso vado a pranzo dai miei. Ogni tanto invito Brian e i ragazzi a pranzo o a cena da me, amo stare in loro compagnia. L'unica cosa che è cambiata nella mia vita è che non frequento più i miei amici, dopo quello che è successo con David, non me la sento proprio. Ovviamente poi continuo a prendermi cura dei nostri gatti e a proposito di questo c'è una novità. Un sabato pomeriggio mentre sto tornando da un pranzo con i miei genitori e sta piovendo, noto davanti al cancello di Garden Lodge, un batuffolo di peli rossi tutto bagnato e impaurito, cautamente mi avvicino a lui che all'inizio è molto diffidente ma poi piano piano si lascia avvicinare, riesco in qualche modo a sollevarlo e a prenderlo in braccio, mi guarda con due occhi verdi curiosi e timorosi allo stesso tempo. Lo porto in casa, dopo averlo asciugato per bene, gli metto davanti una ciotola di latte che lui si beve avidamente, povero doveva essere davvero affamato. Poi inizia a curiosare per la casa, naturalmente i miei gatti insospettiti dall'ultimo arrivato, si mettono tutti intorno a lui che è terrorizzato da loro, così lo sollevo tra le braccia e dico alla ciurma

<<Ragazzi comportatevi bene, su da bravi, vi presento Tom, il vostro nuovo compagno di giochi>>

Ho deciso di chiamarlo Tom, gli si addice molto come nome, gli altri animali lo guardano altezzosi e poi ognuno se ne va nel suo luogo preferito, decido di far dormire il gattino con me almeno per le prime notti, finché non si abitua all'ambiente e ai suoi amici appena conosciuti, non vorrei che gli facessero qualcosa, conoscendoli, non si sa mai.

E' davvero adorabile, lo metto sul letto con me, mi si accoccola vicino e dorme beato per tutta la notte. La mattina lo trovo che mi guarda con i suoi occhioni belli, lo prendo e scendo di sotto, gli altri mici sono lì che aspettano la pappa, riempio le loro ciotole e do' a Tom un po' di latte, gli altri continuano a guardarlo con sospetto ma è una cosa normale, si abitueranno alla sua presenza o almeno lo spero. Fortuna che oggi è domenica e quindi non devo lavorare, lascio il micio girovagare per la casa in modo che prenda confidenza. Io vado di sopra, dopo aver fatto colazione, ho voglia di concedermi un rilassante bagno caldo. Mentre sono nella vasca formulo un pensiero che può sembrare assurdo ma considerando gli avvenimenti dell'ultimo periodo della mia vita non lo è affatto. Ho pensato che Tom me lo abbia mandato Freddie, si lo so abbiamo già i nostri gatti, ma sento che è così, per farmi sentire meno sola e avere qualcuno di cui occuparmi e prendermi cura. Nei giorni successivi il micetto diventa praticamente la mia ombra, mi segue ovunque vada, ovviamente non posso portarlo con me in libreria e quando lo lascio a casa con gli altri spero sempre di ritrovarlo tutto intero al mio ritorno. Per fortuna non succede nulla e gli altri gatti, piano piano si abituano alla sua presenza. Anche perché per la maggior parte del tempo lo ignorano, credo che siano alquanto gelosi, ma cerco di non far mancare a nessuno di loro una razione quotidiana di coccole. Li amo tutti allo stesso modo, ma Tom mi ha conquistato in maniera particolare e ora occupa un posto speciale nel mio cuore. Ha preso l'abitudine di dormire con me e la sera gli parlo sempre di Freddie e di quanto vorrei che lo conoscesse, anche il mio uomo si innamorerebbe subito di lui, ne sono certa. Mi sono ridotta a parlare con un gatto, so che non è normale, ma ultimamente nella mia vita c'è davvero ben poco di normale. Comunque da quando c'è questa piccola peste le mie giornate sono più allegre, ogni tanto ne combina una delle sue e mi fa troppo ridere. L'ho portato anche dai miei per farglielo conoscere e se ne sono innamorati anche loro. Il moro mi manca ogni giorno e anche se è brutto dirlo mi sto quasi abituando alla sua assenza, certo ovvio che darei tutto quello che ho per averlo qui, ma la solitudine non mi pesa più come prima, sto bene con me stessa e poi ho sempre i ricordi a cui aggrapparmi, ne ho talmente tanti. Molto spesso me ne viene in mente qualcuno, come questa sera che ripenso alla lettera che Freddie mi aveva scritto prima di andarsene, lettera che io ho letto solo dopo, perché lui aveva voluto così. Vado a cercarla ma non la trovo dove rammento di averla lasciata l'ultima volta che l'ho presa in mano. Così inizio a cercarla dappertutto e finalmente eccola. Mi siedo sul letto e con mani tremanti la apro, è sempre un colpo al cuore rileggerla

"Laura, amore mio, approfitto del fatto che stai dormendo per scriverti questa lettera, sei qui di fianco a me, sei talmente bella e io ti amo così tanto che al solo pensiero che non potrò più vedere il tuo meraviglioso viso mi si stringe il cuore. Se ora la stai leggendo significa che io non ci sono più. Ho voluto buttare giù queste parole perché, anche se so di avertelo detto tante volte, voglio che tu sappia che cosa hai rappresentato per me. Ti ho amato con tutto me stesso, come probabilmente non ho mai amato nessuno nella mia vita. Tu per me sei stata quanto di più bello mi potesse capitare, sei stata il sole in una giornata di pioggia, sei stata l'arcobaleno dopo un temporale, sei stata tutti i miei sorrisi, sei stata la mia forza, sei stata tutto per me. Sono stato veramente un uomo fortunato, non solo ti ho incontrato ma ti sei addirittura innamorata di me e mi chiedo come tu abbia fatto, con questo carattere terribile che mi ritrovo, eppure tu sei riuscita a vedere il meglio di me. Mi hai conosciuto come forse nessun'altro ha fatto ma nonostante tutto mi sei rimasta accanto, ti sei presa cura di me e non finirò mai di ringraziarti per questo. Se ti conosco come credo che sia, ora starai piangendo, ma ti prego tesoro mio non farlo anzi promettimi che d'ora in poi sorriderai ogni volta che penserai a me. Sappi che anche se non sarò più lì con te fisicamente, io non ti lascerò mai ma ti sarò sempre accanto. Vai avanti con la tua vita, ora ti sembrerà impossibile, ma vedrai che ce la farai, sei sempre stata tu quella più forte tra noi due. Non so se un giorno ci ritroveremo, voglio credere e sperare che sia così, ma nel frattempo tu sii felice anche senza di me e vivi. Abbi cura di te, dei nostri gatti e della nostra casa, ti affido tutto, mi fido solo di te, lo sai. Con amore, Freddie"

Lacrime silenziose scendono sulle mie guance, da quando il moro ha iniziato a venirmi a trovare non l'avevo più letta, mi ricordo perfettamente la prima volta che l'ho fatto, non riuscivo a smettere di piangere, Tom è qui accanto e come se sentisse che ho bisogno di essere confortata si accoccola ancora più vicino a me, accarezzo la sua morbida testolina a lungo e poi con la lettera ancora stretta tra le dita, scivolo in un sonno profondo.  

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