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LEGGETE LO SPAZIO AUTRICE ALLA FINE, PER FAVORE. È IMPORTANTE. BUONA LETTURA❤️

"Potresti smetterla di far tremare quella dannatissima gamba?" Sbottò Grace, guardandomi torva.

"Dovresti essere preoccupata anche tu!" Replicai, sospirando.

"È un compito, non un esame universitario."

"Un compito?" Ribattei, guardandola con occhi sbarrati. "Questo compito determinerà chi può accedere agli esami e chi no. Ne sei consapevole, giusto?" Le dissi, e la vidi alzare gli occhi al cielo per la millesima volta.

"Lo so, ma hai studiato un'intera settimana per superare il test, credo tu sappia svolgere il test alla perfezione." Mi rassicurò, e stetti per ribattere, ma Mr. Clairmont fece il suo ingresso in aula, tenendo dei fascicoli stretti in una mano.

"Sto per consegnarvi i test. Sapete come funziona, giusto? Avete un'ora e mezza per svolgerlo, non voglio sentirvi fiatare e se becco qualcuno a parlare, sappiate che vi ritirerò il test e rimarrete un altro anno qui. Sono stato chiaro?" Disse, passando tra i banchi e consegnando ad ognuno il proprio test.
Quando fu il mio turno, buttai fuori tutta l'aria che non mi ero nemmeno resa conto di star trattenendo, e rivolsi una silenziosa preghiera a qualunque entità fosse lì a guardarmi.

Esattamente un'ora e mezza dopo, consegnai il fascicolo al professore, proprio come fecero Grace e Jared.
Uscii dall'aula e sentii la mia migliore amica borbottare qualcosa, probabilmente riferitasi agli esercizi che, dovevo ammetterlo, erano stati abbastanza tosti.

"Pensavo peggio." Mormorai, sentendomi più rilassata rispetto a qualche ora fa.

La mia amica sbuffò. "Ti avevo detto di stare tranquilla! Piuttosto, spero davvero di accedere agli esami. E tu, Jar? Come pensi che sia andata?"

Jared alzò le spalle. "Bene, credo? Anche se gli ultimi due esercizi mi hanno tolto tutte le mie forze."

Risi. "Già, quelli erano davvero tosti. Ehy, ma Davis e Brayden?" Domandai, quando mi resi conto che non erano con noi.

"Sono con il coach, sai, per la partenza e quant'altro." Mi spiegò Jared ed annuii.

"Ci pensate? La settimana prossima, se abbiamo passato i test, accederemo alla consegna dei diplomi. Mi sembra assurdo, sono già passati quattro anni!" Esclamai, avviandomi verso il cortile con i miei due migliore amici al mio fianco.

"Già." Sospirò Grace. "Voi andrete al college ed io sarò impegnata tra pappe e biberon."

Le misi una mano sulla spalla, sorridendole incoraggiante. "Sarai una mamma fantastica, 'sta tranquilla."

"Lo spero. Mi sembra di impazzire, ultimamente. Io e mia madre stiamo andando da una parte della città all'altra per comprare le varie cose. Ha insistito per regalarmi la culla, anche se io le avevo detto che avrei tranquillamente potuto utilizzare quella che avevo usato io da bambina." Mi raccontò, mentre mi sedevo sull'erba fresca e ne accarezzavo i ciuffetti.

"Vuole solo farti un regalo, è comunque la nonna." La giustificai, e vidi Jared annuire, mostrandosi d'accordo.

"Già, anche io lo avrei fatto se stessi per diventare nonno." Aggiunse, e Grace scoppiò a ridere.

"Immagino te come nonno e, oddio, l'immagine è troppo divertente." Rise ancora, fino a quando non si ricompose e prese un bel respiro. "Okay, sto bene!"

La guardai sorridendo, vederla così felice mi faceva bene.
All'improvviso, la mia vista si oscurò a causa di due mani che si posarono sui miei occhi.

AGAINDove le storie prendono vita. Scoprilo ora