Different /Newtmas' AU/

Capitolo 23

Thomas

Era quasi mezzanotte, quindi di lì a poco ci sarebbe stato il Babbo Natale segreto, eppure in quel momento era la cosa che mi interessava di meno.

Gally piangeva al mio fianco, ubriaco perso; Newt, quello che a quanto pare era il mio ragazzo, era affianco al ragazzo in lacrime e cercava di rassicurarlo e, infine, Mihno che stava entrando nella stanza in quell'esatto momento.

Teneva in una mano un piccolo sandwich e, mentre aveva un boccone in bocca, appena notò la scena davanti ai suoi occhi fece cadere il piccolo panino a terra.
«Ma che cazzo è successo qui?!- Chiese come se fosse caduto dalle nuvole solo in quel momento.

Con gli occhi pieni di preoccupazione si inginocchiò davanti al suo amico e, cercando di parlargli, alzai lo sguardo, notando il viso di Newt anche quello preoccupato.
-Hey amico, perchè piangi?» Chiese l'asiatico, abbracciando poi il suo amico che usò la sua spalla come appoggio.

Gally di aggrappò alla sua maglia mentre Mihno gli accarezzava il capo dai capelli corti.
Newt, vedendo la scena, decise di alzarsi e, spazzolandosi i pantaloni, mi fece segno di uscire. Annuii, concordando con lui e, avvertendo Mihno con un gioco di sguardi, li lasciammo soli.

Newt si passò una mano tra i capelli biondi e, sbuffando, guardò a terra.
«Che serata incasinata...» Disse sospirando, prima di voltarsi verso di me. Squadrai il suo viso, prima di sorridergli e prendergli la mano.
«In realtà io volevo finire la nostra conversazione di prima.» Dissi malizioso, sussurrandogli queste parole all'orecchio con voce roca.

Quando mi staccai vidi un leggero ghigno sulle labbra e, intrecciando le sue dita con le mie, si avvicinò al mio viso.
Eravamo sul punto di sfiorarsi, quando la voce squillante di Chris ci richiamò.
«Ragazzi è mezzanotte! È ora del Babbo Natale segreto!»

Sbuffando entrambi, prima di ridacchiare notando le nostre reazioni simili.
In seguito, andammo a controllare Gally e Mihno e, per fortuna, trovammo il biondo tranquillo e un asiatico che continuava a fare battute deprimenti per far ridere l'amico.

Insieme ci dirigemmo verso il salotto e, per fortuna, trovammo i tre posti liberi sul divano ancora liberi. Mihno quasi si lanciò sul mobilio per occupare i posti, prima che un paio di ragazze si sedessero.
Io mi sedetti sul bracciolo del divano, affianco a Newt il quale aveva a sua volta al fianco di Mihno e, per ultimo, Gally. In seguito nella stanza entrarono anche Brenda e Sonia e, la loro entrata, fu inevitabile da notare per Gally che, quasi come un cane bastonato, abbassò il capo ed evitò lo sguardo della ragazza che si sedette al suo fianco.

Fu inevitabile per tutti e tre non notare gli occhi di Gally tornare lucidi, ma per fortuna il coreano intervenì prima dell'inevitabile. Cinse le spalle del suo amico e fece una battuta su un ragazzo poco più lontano, che sembrava zoppicare e tenere le gambe leggermente chiuse, quasi come se qualcuno gli avesse tirato un calcio nelle parti intime.

Ad attirare l'attenzione dei presenti fu la padrona di casa, la quale teneva nelle mani una sorta di piccolo vaso circolare in vetro, dentro al quale erano racchiusi dei piccoli fogliettini ripiegati e di color rosso.

«Bene, ora uno alla volta verrete qui a pescare un bigliettino. Su di esso troverete un numero che indica il vostro regalo! Venite a prenderlo e poi lo scarterete qui davanti a tutti! iniziamo, chi vuole andare per primo?» Disse entusiasta Chris, mentre al suo fianco una sua amica sorrideva ai presenti. Con la coda dell'occhio, notai Charlie affiancarmi e, appoggiandosi alla mia spalla con il gomito, sospirò: «Pronto per una mezz'ora più noiosa della lezione di storia musicale?»

Risi alle sue parole, prima di annuire e sorriderle. Sotto di me, seduto sul sofà, sentii Newt irrigidirsi un attimo e, abbassando lo sguardo, lo vidi guardarsi le punte dei piedi in silenzio. Sorrisi, credendo di capire il suo stato d'animo e, in seguito, portai una mano dietro la sua schiena e iniziai a fare dei movimenti circolari. sembrò rilassarsi leggermente.