Capitolo 11

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Un uomo alto e brizzolato uscì dalla sala in cui avevano portato Sadie precedentemente.

"Mi scusi potrebbe darci delle notizie sulla ragazza in rianimazione che ha avuto un incidente poche ore fa?" Matty si alzò e andò verso il medico.

Io rimasi seduta immobile, non riuscivo neanche a parlare. Piangevo, piangevo e piangevo. Non riuscivo a fare altro, la tristezza dentro di me aveva preso il sopravvento e non potevo fare altro che aspettare. Aspettare una buona notizia possibilmente.

Matty parlò a lungo con il medico per avere qualche informazione e quando tornò scosse la testa.

"Cassie tesoro, non ci sono miglioramenti. Sadie è in coma."

"Ho assolutamente bisogno di vederla" mi misi ad urlare piangendo. Non potevo immaginarmi la mia vita senza di lei, senza la mia migliore amica. Mi alzai di scatto e iniziai a correre verso la sala da cui era uscito il medico pochi minuti prima. Spinsi la porta e andai verso la stanza in cui Sadie era sul letto. La mia migliore amica sembrava un'altra, non era più come prima.

Il suo viso era segnato da moltisimmi tagli e da un ematoma in testa. Per operarla avevano dovuto tagliarle un po' i capelli.

Aveva anche la gamba rotta.

Era ridotta proprio male.

Alla vista di Sadie crollai a terra, non riuscii a rimanere in piedi.

Le mie gambe tremarono e senza forza le mie ginocchia sbatterono sul pavimento.

Mi sentii afferrare da dietro, qualcuno mi avvolse con le sue braccia e mi tirò su facendomi voltare.

Era Tayler. Finalmente riuscii a vedere qualcuno di familiare oltre a Matty, qualcuno che poteva capire come stavo in quel momento, qualcuno che aveva condiviso con me e Sadie tutti i momenti più belli.

Avvolsi le mie braccia in torno a lui.

"Ti prego Tayler dimmi che andrà tutto bene" mormorai il lacrime.

"Andrà tutto bene" rispose accarezzandomi dolcemente il viso.

Eravamo in ospedale già da sei ore, eravamo tutti distrutti ma continuammo a stare li comunque, tutti insieme, solo per Sadie.

"Emmh ragazzi" sentii una voce.

Aprii gli occhi e vidi una donna bionda davanti a me. Era un infermiera del reparto.

"Il dottore voleva parlarvi per aggiornarvi della situazione della ragazza in rianimazione".

Mi alzai di scatto.

Davanti la porta del reparto ci stava aspettando il dottore.

"Voleva parlarci? Ci sono novità?"

chiesi con le lacrime agli occhi.

"Si, beh.. La vostra amica si sta leggermente riprendendo, ma respira ancora con molta difficoltà quindi dobbiamo tenerla attaccata ai macchinari finché non riinizia a respirare bene"  rispose lui.

Certo non era guarita del tutto, ma il fatto che il dottore ci aveva detto che c'era qualche miglioramento mi fece stare leggermente più tranquilla.

"Posso vederla?" chiesi.

Nella stanza trovai la mamma di Sadie appoggiata sul letto che singhiozzava, quando mi sentì entrare alzò lo sguardo e mi corse incontro.

La strinsi in un forte abbraccio. Cercai di controllare le lacrime, non potevo mostrarmi triste ai suoi occhi, aveva bisogno di conforto e io dovevo essere forte e andare avanti e sperare, soltanto sperare.

Dopo circa trenta minuti io e Tayler uscimmo dall'ospedale. Matty era già andato via perché doveva fare un lavoro per sua madre.

Durante il viaggio di ritorno non parlai completamente, non ero proprio in vena perché ancora non avevo certezze sulla salute di Sadie e poi era stata una giornata pesantissima e avevo mal di testa e gli occhi gonfi per quanto avevo pianto.

"Cassie adesso vai a dormire, stai tranquilla che andrà tutto bene. Domattina ti passo a prendere alle dieci e andiamo a trovare Sadie. Ho lasciato il mio numero all'infermiera dell'ospedale e se durante la notte ci dovessero essere complicazioni mi chiamerà. Noi continuiamo a starle vicini comunque vada." disse Tayler.

"Sai mi sento un po' in colpa per ciò che è successo, perché mentre stavo guidando aveva la testa totalmente da un'altra parte e avrei potuto evitare benissimo questa disgrazia. Non vorrei che per colpa mia-" aveva le lacrime agli occhi "senti Tayler non è colpa tua. Ogni cosa è destino sarebbe successo  comunque in qualsiasi altra situazione. Non perdiamo la speranza. Sadie è forte e ce la farà" lo abbracciai rassicurandolo.

"Adesso vado" sussurrai.

"Buonanotte Cassie, grazie" mi stampò un bacio sulla fronte ed io uscii dalla macchina andando verso casa.

-La ragazza dal finto sorriso-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora