Capitolo 3 - CORAGGIO E SENTIMENTO-

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Il sole iniziava lentamente a tramontare lungo il promontorio di Dover, quando Matt e Mike raggiunsero in tutta fretta il baracchino situato all'angolo del porto, per sperare di trovare un paio di biglietti ancora disponibili per il viaggio sullo Smeraldia.

" Sto pensando che non credo di avere dietro molti soldi, ma penso comunque possano bastare per due biglietti di prima classe Mike." Intervenne ad un tratto Matt, e l'amico si girò di colpo, sgranando gli occhi quasi come avesse detto qualcosa di aberrante. " Non guardarmi così, suvvia; è chiaro che te lo offrirò io il biglietto; è il minimo che possa fare dopo averti coinvolto in questa storia in cui non c'entri niente amico... ma quanto costerà? Meno di 22 mila dollari totali, no?" concluse, estraendo di tasca un mazzo di banconote, che però Header nascose prontamente.

" Signore, forse non ci siamo capiti." asserì gravemente l'avvocato, quasi come se volesse rimproverare il signor Bass: " si dimentichi cosa voglia minimamente dire ' viaggio in prima classe'; se non le fosse ancora chiaro, siamo ricercati."

" E quindi? Cosa dovrebbe cambiare?" rispose infastidito l'altro.

" Quindi la prima cosa da evitare è esporsi a visibilità pubblica così elevata; salire in prima classe su una delle navi più importanti di quest'epoca significherebbe compromettere tutto il lavoro di copertura in totale segretezza che stiamo svolgendo; sulla Smeraldia troverai alcuni degli imprenditori e dei gentiluomini più importanti dei nostri tempi, e, sicuramente, non conviene mischiarci tra di loro perché risalirebbero subito a ciò che è accaduto e la incastrerebbero velocemente."

Matt parve rassegnato : " Allora giustamente saliamo travestiti da poveracci, no? Nascondiamo tutto ciò che possediamo e infiliamoci di nascosto nel carro merci, già che ci siamo." rispose celando un discreto velo di amaro sarcasmo.

L'avvocato, tuttavia, rispose in modo serio: " Ehm... mi spiace contraddire la sua vena ironica ma credo sia proprio da fare così... ci imbarcheremo sulla terza classe, e dovremo quindi adeguarci di conseguenza..."

"Sentiamo, tanto ormai non mi stupirebbe più nulla" commentò sbuffando Bass.

" Semplicemente dovrebbe togliersi qualsiasi indumento ed accessorio costoso e non adeguato al rango sociale che ci apprestiamo a frequentare; ad esempio, quel bellissimo Patek Philippe da 160 mila dollari le chiederei di sfilarlo... e quegli anelli tempestati di oro e diamanti pure... si sfili anche il frac, la giacca la cravatta e tutto..." continuò Mike Header piuttosto imbarazzato e risentito nel dire ciò, mentre Matt, nell'angolo in fondo alla via che conduceva al porto, si sfilava prontamente i vestiti.

" Ora indossi questi abiti che sono riuscito a procurarmi prima... dovrebbe ringraziarmi sa? Ho pensato proprio a tutto... adesso faccio anche io lo stesso" terminò, allungando all'amico un paio di pantaloni beige con bretelle, una semplice maglietta bianca e una giacca verde consunta dall'usura. Poi iniziò lui stesso a spogliarsi indossando abiti analoghi.

Terminato il travestimento, Header e Bass infilarono tutti gli abiti e gli oggetti di lusso in un sacchetto che Mike disse avrebbe custodito gelosamente fino alla fine del viaggio, arrotolandolo ripetutamente.

" Ma cosa mi tocca fare, assurdo" iniziò a ripeter sbigottito Matt, mentre i due ripresero a camminare verso il baracchino che fungeva da biglietteria. I nuovi abiti lo facevano sentire a disagio; lui, che era abituato ad indossare completi dai 20 mila dollari in su; lui, che faceva dell'apparenza un tratto determinante ed incisivo di sé, non sopportava minimamente l'idea di essere nei panni di un qualunque plebeo dei viottoli malfamati di Dover. Sentiva che non avrebbe potuto reggere 5 giorni in quelle condizioni, e il nervoso iniziava ad ottunderlo sempre di più.

Le brevi pagine del tempoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora