Capitolo 12 - IL GIOCO DEL DESTINO-

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Matt e Jess, seguiti da Mike e Andrew, furono subito investiti dal suono allegro e festaiolo delle fisarmoniche nel locale, e un intenso odore di birra e fumo li avvolse totalmente.

" Signori, prendetevi tutto il divertimento di cui avete bisogno" esclamò Andrew con voce quasi solenne, avvicinandosi subito ad un tavolo dove si stava giocando a carte, e iniziando lui stesso ad urlare e tifare per uno dei partecipanti. Header si sedette ed ordinò una birra, mentre Matt e Jess andarono direttamente al banco per prenderla.

Impossibile non notare come gli occhi indiscreti di gran parte della sala puntavano nella direzione dei due amanti, stupendosi in parte dell'eleganza che essi sfoggiavano, reduci dalla galante sera precedente, e in parte nel vedere un personaggio come Jess, figlia del grande proprietario Setterfal, entrare in un simile ambiente.

" Ora sono io ad essere in imbarazzo..." sussurrò Jess all'orecchio di Matt, accorgendosi di come fosse fissata dalle persone attorno le quali passava.

" Normale direi, ma non badarci troppo, anzi; non hanno niente di contrario nel vederti qui a mio parere" rispose tranquillizzandola.

Alcune persone, nel frattempo, avevano riconosciuto il Signor Laws, lo stesso che era stato in grado di salvarli dal possibile affondamento della nave del giorno prima, e si avvicinavano salutandolo e stringendo la mano a quell'uomo.

" Sei popolare, complimenti... e pensare che mio padre non voleva si sapesse in giro" esclamò Jess sorridendo.

Notando la vergogna e la timidezza che sembrava avere, Matt decise di rompere il ghiaccio: " Ragazzi lei è Jess; suvvia non siate timidi anche voi, è una brava ragazza" disse alla gente che gli si era radunata intorno: " e concorderete che è anche molto bella " concluse ridendo e suscitando una risata divertita e affettuosa anche al suo uditorio, che sembrò ascoltare l'invito di Matt presentandosi poco a poco a Jess.

Qualcuno addirittura osò scambiarci qualche parola, e dovette osservare che non era poi così male parlare con gente della prima classe.

" Ora sei tu ad avere fatto una bella figura, visto?" sussurrò Matt infine all'orecchio di Jess, accarezzandole i capelli soddisfatto.

Ad un certo punto Matt sentì una voce alle sue spalle urlare: " Signore buono!", e girandosi vide corrergli incontro il bambino che aveva aiutato la prima sera, seduto di fianco al suo tavolo.

" Campione, che bello rivederti!" esclamò sollevandolo in braccio e scompigliandogli i capelli arruffati: " come state tu e la mamma?"

" Bene, grazie a te tutto bene! la mamma era molto contenta e voleva ringraziarti con tutto il cuore diceva! e poi piangeva anche, non so perchè, quando le ho fatto vedere quello che ci hai regalato!" esclamò soddisfatto il bambino, mentre Matt premurosamente intervenne:

" non le hai detto chi è stato vero?"

" No no, ho detto che è stato un gentile signore, solo questo; e lei ha detto che ti vuole tanto bene e che dio ti proteggerà, ne è sicura, perchè aiuta sempre le persone buone come te"

Matt sembrava commosso e inorgoglito da queste parole; lo avevano fatto stare bene, e la consapevolezza di aver potuto salvare due povere vite gli dava un senso di soddisfazione e felicità. Guardò dolcemente il bambino, mentre quest'ultimo aveva girato lo sguardo verso jess, anch'ella con uno sguardo interrogativo e desideroso di capire a cosa il bambino si stesse riferendo.

" Che cosa intende il piccolo?" chiese Jess a Matt, il quale, volendo evitare che il bambino potesse intervenire e rivelare l'accaduto, rispose di colpo: " dopo te lo racconto bene, è una lunga storia... ma molto bella".

Le brevi pagine del tempoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora