Pov's Alec
Per lei non significa niente... Cazzo per me invece significa qualcosa eccome. Mi sono promesso che non l'avrei più importunata, mi sarei dovuto staccare ma è più forte di me tutta questa storia. Non posso lasciarmi trascinare da tutto questo. Improvvisamente mi appare nella mente l'immagine di Roxy.
Senza pensarci ulteriormente prendo il telefono e componendo il suo numero la chiamo.
"Ehi bellezza come te le passi?" chiede lei con una voce stridula e molto fastidiosa.
"Stasera a casa tua per le otto" dico conciso senza aggiungere i dettagli. Non ce n'è bisogno, lei mi serve solo per sfogarmi.
"Con piacere tesoro. A stasera" dice lei. Io riattacco senza salutarla e guardo fuori dal finestrino. Ellen è lì, accucciata vicino ad una sagoma inerme, mentre scatta foto e rileva sostanze circostanti. Scendo dall'auto e mi dirigo verso il gruppo che ha già iniziato ad investigare.
"Dottor Morgan. Che piacere rivederla. Ha qualche novità per noi?" chiedo notando il dottore che sta esaminando il cadavere.
"Beh detective da quel poco che posso vedere senza l'autopsia posso assicurare che è morta tra le cinque e le sette di ieri pomeriggio." dice non togliendo lo sguardo dal cadavere.
Seguo anche io lo sguardo e noto la vittima. Giovane, più dell'ultima che abbiamo ritrovato. Occhi chiari, quasi cristallini, che ormai non hanno più alcuna traccia di vita. Capelli rossi fuoco, molto probabilmente tinti.
"Guarda qui" dice Ellen girando il polso della vittima. Un segno fatto con il pennarello nero sul polso della giovane donna, spicca in modo evidente sulla pelle chiara: una stella.
"Perchè la stella? che significa?" dice Max. Nessuno risponde. Come fai a capire ciò che passa per la mente di uno psicopatico?
"Non lo so, ma qualcosa sta cambiando. Lo chiamavamo Killer della notte perchè agiva sempre nell'ombra, a notte fonda. Ma qualcosa è cambiato, ha agito molto prima" dice quel Bryan. Non mi piace.
"La retata" dice Ellen.
"Cosa?" chiede Max.
"La retata. Ecco cosa è cambiato. Ci siamo avvicinati e ha dovuto anticipare le sue mosse. Ciò vuol dire che si è agitato e che potrebbe aver commesso degli errori" dice Ellen continuando a fissare la povera donna distesa a terra.
"Ok voglio le analisi e l'autopsia il prima possibile. Prima abbiamo i referti, prima prendiamo questo bastardo. Andiamo" dico prima di girarmi per andare verso la mia auto. Questa storia deve finire il prima possibile.
***
E' tutto il giorno che sono piegato su questi documenti. Foto, referti e analisi sparsi ovunque.
"Deve esserci un nesso tra le vittime. Insomma capelli e occhi identici. Deve voler dire qualcosa per non parlare delle stelle sul polso" dico esasperato.
"Trovato. Il nesso tra le vittime. Erano tutte attrici di basso livello. Hanno partecipato a diversi provini ma nessuna di loro è mai stata presa per un vero ruolo" dice Bryan. Questo può essere una buona scoperta per mettere in guardia molte donne.
"E guardate qui. Ogni volta che viene uccisa una donna la 'house and building construction' ha un evento più o meno importante. Gala, cene, grandi riunioni. Tutti gli omicidi coincidono" dice Max.
"Quando è il prossimo?" chiedo allarmato.
"Fra cinque giorni" risponde Max.
"Ok ora è tardi. Gli agenti sorvegliano gli edifici in costruzione per ora. Domani andremo dal capo dell'azienda. Ci deve spiegare giusto due cose" dico afferrando la giacca.
"Andiamo a casa, è stata una lunga giornata" dico salutando tutti. Sto per uscire quando una Ellen agitata entra entra nel distretto. Indossa un camice da laboratorio che nasconde bene le sue forme. La guardo come fosse un allucinazione, una visione divina di tutto ciò che desidero.
Alec ma che dici? riprenditi. Mi schiaffeggio mentalmente mentre lei mostra dei fogli agli altri.
"Cos'è?" chiede Bryan.
"DNA" dice lei sorridendo.
"Stai scherzando? E' grandioso. Questo da una svolta al caso." replica Max sbalordito.
"Si hai ragione. Ma nel database non è presente" dice lei.
"Ottimo lavoro piccoletta. Per ora basta. Andiamo a bere qualcosa?" chiede Bryan, rivolto esclusivamente a Ellen. Mi irrigidisco mentre la guardo mordersi il labbro. No non può farlo.
"No, Bryan. Non mi va. E' stata una lunga giornata e sono stanca. Rimandiamo ok?" chiede lei sempre molto gentilmente.
"Certo piccola El" dice quel coso scompigliandole i capelli. Quello non mi piace neanche un po'. Ha troppa confidenza con Ellen.
"Ok. Bel lavoro Ellen. Buona serata a tutti" dico in generale prima di voltarmi verso la porta del distretto ed andandomene.
La mia serata sarà sicuramente ottima, penso mentre mi dirigo verso casa di Roxy.
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innamorata di te
Storie d'amoreEllen White è da poco entrata nella scientifica. Tenta in tutti i modi di dimenticare il passato ma non sa ancora che presto la raggiungerà. Alec Johnson detective della polizia, uno degli uomini più belli che Ellen abbia mai visto, ma il suo cuore...