Chapter 2

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Ed eccomi qui, seduta sul marciapiede come una barbona, a tremare per il freddo, in attesa che James esca da scuola.

L'edificio non é particolarmente grande, ma ricompensa con il giardino, che devo dire è a dir poco enorme!
È tinta di un colore che non riesco a distinguere, tra il giallo morto e il verde vomito, chissà che entusiasmo trasmette agli studenti.

Sbuffo per quella che dovrebbe essere la decima volta. Il cellulare l'ho scaricato mezz'ora fa per quanto l'ho usato, stavo cercando di superare un livello difficilissimo di un gioco che ho scaricato pochi giorni fa, ma niente! Non riesco a passarlo!

Mi sono rotta le scatole e l'ho disinstallato. Da allora non ho fatto altro che girarmi i pollici in attesa che quel deficiente esca da scuola, devo dire che ci sta mettendo davvero un sacco, ma quanto durano queste lezioni?

- hey hey hey! Tu!!- sento qualcuno gridare alle mie spalle, sobbalzo per lo spavento e mi giro di colpo verso colui che stava per provocarmi un mezzo infartino.

-Tu sei colei che sto cercando da secoli ormai- grida un'altra volta facendomi sgranare gli occhi dalla sorpresa mista a confusione.

Ripeto: come ci sono finita in questo buco nero?

- Ho passato anni, sperando di poter incrociare i tuoi dolci occhi, che sprigionano tutta la tua soavità e gradevolezza- urla ancora facendomi inarcare le sopracciglia, mi alzo dal marciapiede, con le chiappe ormai congelate dal freddo e gli vado incontro.

Se é questo il modo di corteggiare le ragazze in questo posto, penso che rimarró single a vita.

- Guarda che ti sento lo stesso, non serve che urli in questo modo! - gli dico gridando a mia volta, per poi fermarmi a pochi passi da lui.

Il ragazzo in questione è decisamente alto, sarà 1.85 cm se non di più, ha i capelli chiari con qualche sfumatura di color rosso sulle punte, mi sembra ben piazzato di fisico, gli occhi marroni e un viso ovale li conferiscono un aria elegante ma allo stesso tempo delicata. Bel ragazzo tutto sommato.

- buongiorno, fiorellino- mi dice sogghignando, per poi squadrarmi da cima a fondo, cosa che non cerca nemmeno di nascondere.

Tutto ciò che riesco a fare è scoppiare a ridere di gusto.

ahh i ragazzi i oggi....

- Non sono stato abbastanza convincente??- mi chiede grattandosi la nuca con aria stranita. Abbassa lo sguardo per poi rivolgermi un sorriso sghembo, che non fa altro che far aumentare le mie risate - Il fatto é che sto seguendo delle lezioni di teatro per migliorare le mie, eccezionali qualità, non per tirarmela, ma penso di essere sensazionale a recitare- mi dice con aria convinta, gonfiando il petto con orgoglio. Lo guardo aggrottando le sopracciglia visibilmente confusa -okay okay, mi serviva anche qualche credito extra e, piuttosto che stare con quei psicopatici del club di scacchi, preferisco il teatro- mi dice passandosi una mano tra i capelli
-Ma non me la cavo male, vero?-

- L'ho potuto constatare personalmente, mi congratulo con te, un esibizione eccezionale- gli dico applaudendo. - Ma toglimi una curiosità, per caso sei impegnato?- gli domando incrociando le braccia al petto.

- Perché? Ti interesso forse?- mi chiede ghignando.

- tu rispondi- insisto, reprimendo un sorriso.

- No, non sono impegnato- mi dice infine scrollando le spalle con disinvoltura.

-Ahn ecco, e capisco anche il perché- borbotto a voce bassa, ma sembra aver percepito comunque ció che ho detto.
- che intendi dire?- mi chiede assottigliando gli occhi in due fessure per poi lanciare uno sguardo fugace alle sue spalle.

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